Era esattamente un mercoledì, quello del 5 dicembre di 60 anni fa, quando nelle sale cinematografiche veniva proiettato il film capolavoro di Dino Risi "Il Sorpasso", magistralmente interpretato da Vittorio Gassman e Jean Louis Trintignant.
Nell'occasione di questa ricorrenza, Marco, il figlio del maestro del cinema, ha rilasciato una intervista a "La Repubblica,  nella quale ha amato ricordare alcuni aneddoti legati alla pellicola girata nel culmine del boom economico italiano, ma soprattutto ha voluto sottolineare una rivelazione confidata da Sua Santità Papà Francesco in persona nell'occasione di un loro recente incontro.
Queste le testuali parole del Pontefice in risposta alla domanda riguardante la visione di quel film e proferite senza esitare e con il suo solito sorriso simpatico e solare: “Eh!..come no!. Certo che l'ho visto!... Con tutte quelle curve sulle strade!!" (in Argentina non ce ne sono n.d.r.).

Sempre il figlio Marco rivela un altro inedito che praticamente suggerì la genesi del film "Il Sorpasso" e di conseguenza la sua sceneggiatura.  Sembra che l'idea fosse nata da un viaggio in auto che il padre e regista Dino avrebbe compiuto con un personaggio molto stravagante,  un certo Gigi Martello, suo amico e produttore lombardo che una mattina a Milano gli disse di accompagnarlo in Svizzera per comperare una stecca di sigarette ed invece a furia di scherzare, conversando in auto, finirono con lo sconfinare nel Liechtenstein e a pranzare alla corte del Principe con la scusa addotta da Martello dell'esibizione di una tessera di abbonamento tranviario in luogo di quella giornalistica, un geniale escamotage per cercare di farsi rilasciare un'intervista. 
E questa burlesca storiella viene rivissuta, anche se in un diverso contesto tipicamente legato al felice periodo del boom economico italiano, partendo da una Roma nella calda mattinata del Ferragosto 1962 a bordo di una bella spider Lancia Aurelia, guidata dall'eccentrico ed esuberante Bruno Cortona (Vittorio Gassman), vagabondante nella capitale semideserta alla ricerca di un telefono pubblico e di un pacchetto di sigarette quando per caso s'imbatte' con lo studente in Legge Roberto Mariani (Jean Louis Trintignant), prossimo alla laurea e rimasto in casa proprio per preparare la sua tesi. Bruno chiedera' a Roberto di fargli compagnia e dopo numerose lusinghe lo convincerà ad intraprendere un lungo viaggio in auto percorrendo la via consolare Aurelia a velocità sostenuta che li condurrà, attraversando le coste laziali e toscane, alla vacanziera meta della turistica cittadina di Castiglioncello. 
Ma il laureando Roberto si troverà più volte in procinto di abbandonare Bruno, ma vuoi per il caso, vuoi per la sua timidezza ed arrendevolezza, l'appena nata coppia di amici se pur così diversi, rimarrà saldamente unita fino alla tragica conclusione che si materializzerà durante l'ennesimo ed avventato sorpasso tra le interminabili curve dell'Aurelia, dove d'improvviso sbucherà l'imponente mole della cabina di un camion e Bruno per evitare il crash frontale sterzera' rovinando violentemente su di un paracarro. Verrà così sbalzato fuori dall'auto rimanendo praticamente incolume, mentre Roberto, intrappolato nella scocca, perderà la vita dopo che la spider in una serie di rocamboleschi ruzzoloni terminerà la sua folle corsa in un dirupo di scogli a pochi centimetri dal bagnasciuga del ridente litorale maremmano.
Ironia della sorte, la scena finale del film vedrà un Vittorio Gassman, dal volto distrutto dal dolore, riferire agli agenti di Polizia intervenuti, di non sapere neppure il cognome del povero Roberto, avendolo conosciuto soltanto una manciata di ore prima!  

Questa in breve sintesi è la trama del film "Il Sorpasso", che rividi per due volte di seguito in una domenica pomeriggio di 60 anni fa... avevo 14 anni e mi sto commuovendo al solo ricordo di quei mitici anni!...
I
l Sorpasso non identificava solamente lo stereotipo incarnato in quella mitica pellicola, ma costituiva il leitmotiv della nostra Nazione reduce dal disastro della seconda guerra mondiale e che in poco più di un quindicennio sarebbe riuscita a riconquistare un posto importante in Europa, partendo dalla ricostruzione interna ed arrivando con passi da gigante a traguardi importanti, sia come prodotto interno lordo con le industrie di ogni settore che tornarono a marciare a pieno regime, sia in termini di vita qualitativa per le famiglie. 
Chi non ricorda in quegli anni l'arrivo dei primi frigoriferi seguiti dalle lavabiancherie, dagli ingombranti televisori a tubo catodico, per non parlare della gioia dei nostri padri che abbandonarono i loro motorini per acquistare le nuove 600 e 500, insomma era l'epoca del vero boom economico dove il "nuovo" italiano aveva effettuato "Il Sorpasso" sul fratello più "vecchio"!

Sicuramente quel periodo potrebbe essere un modello da seguire in questo tormentato periodo... ma purtroppo in questo ultimo sessantennio troppe cose sono cambiate, molte in meglio, grazie ai progressi della scienza, ma tal altre purtroppo in peggio... e la saggia prudenza è maestra di vita e dunque... meglio effettuare "Il Sorpasso" sul rettilineo... e mai in piena curva! 

Un caro abbraccio.
Massimo 48