Sono sincero, viaggio molto, difficilmente sono a casa; Italia in lungo e largo, Europa unita e traversate oltre oceano, mi manca solo di andare nello Spazio e posso dire di conoscere anche gran parte dell'universo infinito. Ma ora vi porto indietro nel tempo, e dopo avervi raccontato in sequenza la mia vita da ragazzino ad adolescente a poco meno che maggiorenne nei testi di; Pozzangheraccia, Biciclette Volanti, I Montarozzi, La Figlia della Baronessa, oggi vi porto ad una esperienza storica e casuale per dirla tutta, che mi ha segnato nel percorso della mia maturità.

Era il 1999 quando conobbi a Roma una ragazza di Torino, si chiamava Claudia, ed era di Moncalieri. Era a Roma perchè stava facendo un master di Scienze-Giuridiche alla Sapienza di Roma, ci conoscemmo grazie ad una ragazza che conoscevo e studiava con lei. Ricordo che quando la conobbi era agli sgoccioli della sua esperienza romana, ma bastò per entrare in sintonia con lei e passarci insieme poco meno di quattro mesi. Così quando scoccò l'ultimo giorno, lei mi scrisse il suo indirizzo e mi chiese di promettergli che la sarei andata a trovare. Io in quel momento ero ancora alle superiori, e gli promisi che in  estate avrei fatto di tutto per andare da lei. Passò l'invernata e a sorpresa una Domenica sera arrivai alla stazione Termini, non ricordo quante ore ci misi, intorno alle 5-6 ore. Ero partito da Roma alle 14:30 alle 20:30 ero alla stazione di Porta Nuova (Torino) e presi un Taxi per arrivare al suo indirizzo. Così quando arrivai fuori dalla porta di casa, sentii che con lei c'era qualcuno, suonai e quando mi aprì, lei rimase senza parole, non si aspettava che facevo una improvvisata e soprattutto non mi aveva avvisato, sempre che la persona che era in casa fosse stato un suo nuovo fidanzato o un conoscente. Rimasi in silenzio, perchè davvero non sapevo cosa dire, nella speranza che lei mi dicesse qualcosa. Rimanemmo per almeno un minuto fermi a guardarci negli occhi, davvero se non mi avesse detto di entrare non avrei fatto un passo di più. Così sentii "Chi è?", lei rispose continuando a fissarmi "E' il ragazzo delle consegne, hai 5 Euro?", così dopo avermi dato i 5 Euro, nel chiudere la porta mi disse "Mi dispiace...". Così mi trovai davanti ad una porta chiusa, i cellulari in quel tempo si usavano e no, quindi pensai di andare via, ma non senza aver riposto i 5 Euro sotto la sua porta. Presi il mio bagaglio e pensai "E adesso dove vado?", presi una stanza in una pensione, ma rimasi nel silenzio più totale, le mie uniche parole furono...Una stanza...singola....solo per questa notte...E poi il silenzio più assoluto per tentare di digerire tale delusione. La mattina dopo scesi e feci una corsetta, dovevo scrollarmi di dosso tale delusione, girai in lungo e largo tutto il posto limitrofe, tornai in stanza e ripreparai i bagagli. La 'fortuna' volle che quel giorno ci fu lo sciopero dei conducenti di Autobus e Treni, quindi avrei dovuto restare lì oppure prendere un taxi, che per la tratta verso la stazione di Porta Nuova viaggiava sulle 15-20 mila Lire, ed ero uno studente che ancora non lavorava, e che quei soldi li avevo ricevuti per il mio compleanno dai miei genitori/nonni. Così mentre pensavo a cosa fare in quella giornata, e dove avrei potuto andare a mangiare....HA-UU-HA!!!...il clacson di una macchina mi toglie dal pensiero "Ehi! Sono qua!", mi volto, ed era Claudia, così dopo aver fatto l'accenno di un saluto, parcheggia e arriva di fretta e...Smack...mi stampa un bacio sulla guancia, e mi dice "Vieni, andiamo a fare colazione e ti spiego tutto". Così, nel non saper cosa fare, tra la delusione e il volergli gridare in faccia tutto quel che avevo dentro, prendo la valigia e mi dirigo con lei al bar là vicino. Così una volta seduti, lei mi dice "Ieri non potevo farti entrare e..." io gli rispondo "Potevi dirmelo che eri fidanzata, e non avrei speso tutti questi soldi per venire qui e ritrovarmi questa sorpresa. Non credi?", lei guarda in terra e mi dice "Non era il mio fidanzato, ma mio fratello!". In quel momento tutta la tensione scese, avevo un leggero mancamento, sembrava che quel mostro sullo stomaco che mi stava mangiando il fegato, di colpo si tolse, e feci un sospiro di sollievo "E allora cosa c'era di strano, perchè mi hai fatto passare per un fattorino?". Lei in quel momento mi disse "Loro sanno che sto ancora con il mio vecchio ragazzo, mentre non sanno che l'ho lasciato al tempo e che mi sto sentendo con te", ed io "Ma potevi dirmelo avrei preso fin da subito una stanza senza arrivare alla tua porta ed essere trattato come uno qualsiasi". Così lei mi disse "Stasera verrai a casa mia?", io volevo restare fermo sulla mia decisione "Non lo so...dopo questa nottata di m... che ho passato...penso che prenderò oggi stesso il treno di ritorno e tanti saluti". Lei pianse, non avrei voluto, non immaginavo che si sciogliesse da tante sicurezze in una disperazione in un secondo, ma immaginare la serata di nervosismo che avevo passato, era il minimo, anche se mi dispiace vedere una ragazza o donna in generale versare lacrime. Così prendemmo la nostra colazione...Un Cappuccino e cornetto alla nutella....e per te?....lo stesso! Finita la colazione, salimmo sulla sua auto, una Peugeot 206 nera, e ci dirigemmo a casa sua. Entrai in casa, davvero accogliente, e una sciarpetta bianconera mi riportò un po' di sorriso e soddisfazione, mi disse "Metti qui la tua valigia", e ci sdraiammo sul letto, a parlare, e lei parlava tanto, voleva farsi perdonare tutto, anche se a me era tutto scivolato addosso in quelle poche parole fuori dal Bar. In quel momento suona la porta, lei era in bagno e mi chiede di aprire, apro, era il fratello "Non mi dire che hai comprato di nuovo qualcosa! Quanto ti deve?", in quel momento mentre era intento a pagarmi, lei esce dal bagno e dice al fratello "Lui non è un fattorino, è un ragazzo che ho conosciuto a Roma, perchè è di Roma, e che ieri sera non era venuto a portarmi nulla, ma doveva essere mio ospite", il fratello allora disse "E perchè l'hai mandato via dicendomi che era un fattorino?" e lei "Perchè vi avevo raccontato che stavo ancora con il Giangi", il fratello con la faccia che l'aveva letta in faccia gli disse "L'ho incontrato, e già so che non ci stai più insieme da tempo". Così dopo una chiacchierata e non prima di dirmi "Di che squadra sei? Sei della Roma o della Lazio?", io risposi "Juventino fino al midollo" e rispose "Claudia, ecco tu devi prendere uno juventino e puoi andare avanti tranquilla". Così il fratello se ne andò, e io e Claudia passammo tutto il pomeriggio insieme...

La sera lei mi disse "Andiamo al ristorante ****** (non ricordo il nome) , si mangia benissimo", così dopo esserci preparati via in direzione ristorante. Entrammo e ci sedemmo al tavolo, un luogo al quanto signorile, pensavo "Pensa che mazzata che ci danno qui per mangiare", riuscivo a malapena ad avere una cinquantina di mila Lire, e pensai "Qui mi tocca lavare i piatti, vedi che fine è!". Mentre lei faceva tutte le sue 'ciciate' (coccole a parole), dalla porta vedo entrare una faccia conosciuta, lì per lì pensavo fosse un somigliante, poi la voce inconfondibile mi fece esclamare "Del Piero? E' Del Piero?", Claudia mise un dito davanti la bocca e disse "Si è proprio lui, ma parla a bassa voce...". Così venne accompagnato ad un tavolo, era con la fidanzata Sonia Amoruso, che poi sarebbe divenuta in futuro la moglie e madre dei suoi figli. Ero impaziente, ma facevo la parte della persona più ligia possibile, restando composto, mentre avrei voluto alzarmi e andarlo a salutare. Claudia disse "Ehi ci sono anche io!" ed io "Siii....certo, ma vedere uno dei miei idoli a due passi dal tavolo è davvero una cosa che non si vede tutti i giorni". Tutti lo salutavano dal proprio tavolo, alcuni erano 'amici' e lo conoscevano da più tempo, e poi c'ero io, un romano juventino a Torino, che voleva alzarsi e andargli a stringere la mano. Così iniziammo a mangiare "Cosa prendete?" stilavo il listino prezzi e cercavo qualcosa di basso costo, certo fare un primo e un secondo sotto quella cifra, tanto ai tempi si faceva alla 'Romana' ognuno pagava per se, avessi avuto uno stipendio avrei pagato per tutti e due, ma non era ancora il tempo, quindi da romano in trasferta presi una porzione di Agnolotti, e per secondo un fritto misto alla piemontese, se non erro erano carni, frattaglie, frutta e dolci fritti in olio, acqua naturale, e un dolce della casa. Claudia mi disse "Allora ti sei deciso a rimanere?", io gli risposi "Claudia sono partito per un paio di giorni, qui la moneta scarseggia", lei mi rispose "Sei mio ospite, quindi non devi spendere una Lira", rispondevo un po' a vanvera. Poi a cena finita gli dissi "Senti resto, ma adesso vado a salutare il mio idolo, ok?" lei "Aspetta...no....non andare....", mi alzai e mi diressi verso il tavolo è dissi inventando "Sono partito da Roma, per trovare quella splendida ragazza lì, che ieri sera mi ha lasciato fuori di casa e mi ha mandato in una pensione. Oggi lo sciopero di Autobus e Treni mi ha costretto a restare qui, l'ho rincontrata per la strada, si è fatta perdonare, mi ha portato in questo ristorante dove trovo il mio idolo....E ti pare che non mi alzavo per stringergli la mano e ringraziarlo in primis per la Coppa Campioni che abbiamo vinto e per tutto quello che fa per la mia squadra?", allora Del Piero, che gli piaceva parlare il romano grazie all'amicizia con Totti mi risponde "A, ce sei partito da Roma? Allora damoce sta stretta de mano, e famose pure na foto!". Ci facemmo una grossa risata, e mi misi tra lui e la fidanzata e Claudia ci scatto due o tre foto, poi tornai al tavolo "Ehi! Svegliati dal sogno. E' tutto reale", ed io "Si, ma non è cosa da tutti i giorni". Così dopo essersi alzato e salutato tutti con un sorriso  mi fa il pollice e gli rispondo con un saluto. Così torniamo a casa di Claudia, così che appena entrati gli dico "Ah, dimenticavo!", apro il borsone e tiro fuori un pacchetto, dentro c'è un quadretto con la nostra prima foto insieme e dietro una poesia che gli avevo scritto, e nel finale c'era scritto...Non so come andrà a finire, ma sappi che sarai sempre nel mio cuore...

Rimasi là per altri tre giorni, mentre ai compagni di scuola avevo rifilato che stavo con l'influenza, e che sarei rientrato soltanto il giovedì. Claudia, si era affezionata tanto, addirittura mi disse che prima o poi mi avrebbe fatto una sorpresa a Roma, con la speranza che non mi fossi trovato una nuova fidanzata, ma alla fine da quel saluto alla stazione di Porta Nuova, non ci vedemmo più. Mi scrisse un paio di lettere, al tempo la cosa bella era proprio quella senza cellulari, e gli risposi i entrambe le volte, mi spedì anche delle foto che avevamo fatto insieme in quei giorni e quella di fatta con Del Piero e Sonia. Oggi sono passati ben 21 anni da quel tempo, eppure mi basta chiudere gli occhi e ritrovarmi in quel tempo. Poi quella amica in comune mi raccontò che si era anche lei formata una famiglia, ma che spesso ricordava quelle giornate con me, e che avrebbe voluto fossero più di quelle che poi ci siamo goduti insieme. Resterà sempre un bel ricordo, anche perchè in quel piccolo tempo conobbi una ragazza fantastica e uno degli idoli di gioventù, nonchè la storia della Juventus in persona.