"Bakayoko, Bakayoko, lotta per la curva e per il diavolo". E' più o meno qui che eravamo rimasti. Bakayoko è rimasto un anno al Milan, nell'annata 2018/2019, e ha comunque lasciato il segno, anche se a livello comportamentale ha avuto delle scivolate di stile che al Milan non possono essere consentite, come quando rispose malamente a Gattuso, all'epoca coach del Milan. Tuttavia qui le versioni tra i due protagonisti della vicenda divergono e non sono sulla stessa lunghezza d'onda. Vi ricordate cosa successe? Vi do una rinfrescata alla memoria per chi non ricordasse cosa accadde tra Gattuso e Bakayoko. 

L'episodio nefasto avvenne durante il match tra Milan e Bologna, match che tra l'altro il Milan vinse e che consentiva al club rossonero di rimanere in scia per il raggiungimento di un posto in Champions league, che a fine anno non si riuscì ad ottenere per un maledetto punto. Ma andiamo al punto cruciale, non al maledetto punto di cui ho accennato poco fa, di questa vicenda. Al 25esimo minuto di questo Monday Night tra Milan e Bologna valida per la 35esima giornata del campionato 2018/2019, Gattuso chiama un cambio poichè Biglia per l'ennesima volta si è infortunato. Chiede quindi a Bakayoko di riscaldarsi. Ad un certo punto, con Bakayoko seduto in panchina si nota un alterco tra il francese e l'ex leggenda rossonera. Scambio di parole e gesti tra i due con Gattuso che si porta il dito alla tempia ed esclama a Bakayoko: "tu sei pazzo". Dopodichè rincara la dose dicendogli: "ci vediamo dopo e parliamo". Le telecamere riprendono Bakayoko che rivolto a Gattuso dice: "Fuck off man", un po' come a voler dire "va a farti fottere". Alla fine al posto dell'argentino Biglia, non entrerà Bakayoko, ma l'argentino José Mauri. A fine partita fu Gattuso a dare la sua versione dei fatti cercando di chiarire la vicenda dichiarando: " Io ho detto a Bakayoko di scaldarsi, ci ha messo tempo in più e ho scelto Mauri. Nella mia carriera ho mandato a quel paese tanti allenatori, poi ci si è sempre guardati negli occhi ed è finita là"

Poco più tardi arriva la replica di Bakayoko sul suo profilo ufficiale di Twitter che recita così: "Sono molte settimane che si parla di me sulla stampa, ma non ho mai avuto niente da dire e ho continuato a lavorare. Non accetto che mi si faccia passare per un giocatore che si rifiuta di entrare in campo quando l'allenatore glielo chiede e che non rispetta il suo club e i suoi compagni. Anche partendo dalla panchina ero pronto a dare il 200%, anche per soli 5 minuti. Quando Lucas (Biglia ndr) si è fatto male, mi è stato chiesto di prepararmi in caso di cambio e l'ho fatto subito, sono andato a scaldarmi per 2-3 minuti. Successivamente sono stato richiamato in panchina: questo è avvenuto tra il 23′ e il 26′ minuto del primo tempo. Quando sono tornato a sedermi in panchina, l'allenatore si è rivolto a me con dei termini che non mi aspettavo, io non ho fatto altro che ripetere le sue parole. Niente di più. Che le cose siano chiare.Non mi sono mai rifiutato di entrare o di andarmi a scaldare. Le immagini parlano chiaramente. Il mio unico obiettivo era quello di poter aiutare i miei compagni e la squadra, come ho sempre fatto finora e come faro' fino alla fine della stagione. Forza Milan".

In quell'annata, dove tutto sommato Bakayoko fece bene, c'è sicuramente da menzionare il gol che il centrocampista francese fece contro l'Inter di testa in un derby che il Milan comunque perse tre a due. Ma lasciamo da parte il passato e torniamo al presente, non prima di ricordare che a febbraio Bakayoko tornò al Milan a salutare i suoi ex compagni, segno che, eccezion fatta per il rapporto con Gattuso, con l'ambiente rossonero è rimasto in buoni rapporti.
Rumors che si susseguono raccontano di un Tiemoué Bakayoko che vuole tornare al Milan e strizza l'occhio al club rossonero. Finita la stagione in anticipo con il Monaco è tornato al Chelsea, proprietario del suo cartellino. Tuttavia i blues non sono interessati a tenere il centrocampista francese che non rientra più nei loro piani e vogliono cederlo a titolo definitivo. Bakayoko guadagna circa 7 mln di euro netti a stagione. Dovrà impegnarsi molto se vuole che il suo ritorno al Milan si concretizzi. Per prima cosa Bakayoko dovrà quantomeno dimezzarsi l'ingaggio. Il Milan potrebbe rilevare Bakayoko in prestito con obbligo di riscatto. Nessuna possibilità questa volta di averlo in prestito senza impegnarsi a tenerlo definitivamente. Tuttavia il Chelsea potrebbe venderlo anche per una cifra sui 20 mln. Può essere conveniente per il Milan prenderlo in prestito con obbligo di riscatto. Se Bakayoko si impunterà e vorrà tornare davvero al Milan può riuscire nel suo intento. Il suo contratto con il Chelsea scade nel 2022.

Ma Bakayoko può piacere a Rangnick? Cominciamo con il dire che per il gegpressing del manager tedesco Bakayoko è una pedina che può starci. Ovviamente se c'era ancora Gattuso sulla panchina del diavolo rossonero, non sarebbe stato possibile un ritorno di Bakayoko al Milan. Il calcio di Rangnick è dinamico, fatto di corsa e velocità nel giocare la palla. Bakayoko è forte fisicamente, instancabile, è un centrocampista bravo ad inserirsi, forte fisicamente, bravo nei contrasti e nel recuperare palloni. Potrebbe giocare al fianco di Bennacer, liberando così il centrocampista francese naturalizzato algerino dai compiti di interdizione e copertura. Bennacer è un centrocampista dotato di tecnica, anche offensivo, tuttavia al Milan ha dovuto esercitarsi più nei compiti di interdizione, cosa che ha fatto anche in maniera egregia, che però lo ha portato a snaturarsi. Di Bennacer vanno valorizzati anche altre caratteristiche, specie quelle qualità tecniche offensive. In 20 presenze in Serie A al Milan, Bennacer non ha fatto nessun gol e nessun assist pur avendo fornito delle buone prestazioni. Con un gioco più articolato e dinamico, e con un centrocampista fisico, bravo in interdizione a suo fianco come Bakayoko, Bennacer potrebbe trovare un prezioso giovamento.
Bakayoko in questa annata disgraziata terminata anzitempo per via della pandemia del Covid 19, con il Monaco in Ligue 1 ha collezionato 20 presenze con un gol fatto e 2 assist decisivi. Inoltre legandomi alla domanda precedente, ovvero se a Rangnick possa piacere Bakayoko, ricordiamo sempre che il manager tedesco guarda molto al mercato francese e ai calciatori francesi in generale, che lui considera molto interessanti. Quindi potrebbe essere assolutamente un profilo gradito al tecnico tedesco. L'ipotesi ritorno di Bakayoko al Milan sembra essere una ipotesi credibile e anche possibile, se il francese farà i sacrifici di riduzione di ingaggio essenziali perchè possa tornare ad abbracciarsi con l'universo rossonero.

Bakayoko corteggia il Milan. Il club rossonero sembra non disprezzare le avances. Il Chelsea non lo vuole tenere e a Rangnick è un profilo che può essere gradito. Le condizioni per innamorarsi di nuovo ci sono. Bakayoko al Milan può essere una ipotesi concreta. Bakayoko return: il diavolo lo veste di Milan. Il centrocampista francese può ricolorarsi di rossonero.