La maggior parte della stampa sportiva italiana durante quest'estate spesso dava per scontato il passaggio di Badelj dalla Fiorentina al Milan del suo ex allenatore Montella.

Milan Badelj nasce ventotto anni fa a Zagabria, così l'amore e la dedizione per il calcio lo intraprende fin dalle prime partite con le giovanili del NK Zagabria, dopodiché all'eta di 17 anni inizia a far vedere il suo piccolo talento nelle giovanili della Dinamo Zagrabria. Dopo il prestito per un anno al Lokomotiv Zagabria, Badelj torna nella società di appertenenza, la Dinamo di Zagabria, per sostituire un certo Luka Modric. Era il 2008. Il centrocampista croato prende confidenza con il gioco del calcio in modo meraviglioso disputando quattro anni in Croazia, inoltre giocando con professionalità e competenza crescendo sempre di più oltremisura mostrando una personalità non indifferente collezionando 113 presenze con la bellezza di 25 reti, arrivando a vestire per la prima volta la maglia della Croazia il 10 maggio contro il Galles, così nel 2012 i tedesci dell'Amburgo lo acquistano per un campionato tedesco molto più impegnativo rispetto a quello croato: Milan Badelj rimarrà in Germania per due anni dopo aver collezionato 62 presenze e solo 2 reti per poi essere ufficialmente acquistato dalla Fiorentina alla chiusura del calciomercato del 2014. Dopo il trasferimento dalla Germania in Italia, Badelj disputa tre campionati con prestazioni non sempre convincenti. Molti tifosi a Firenze lo stimano per come tocca la palla o nei suoi passaggi spesso precisi, ma altri fans della Fiorentina lo criticano per lo scarso impegno in campo e a volte per non essere totalmente lucido per tutta la partita mancando così di concentrazione. Nonostante la sua non continuità di rendimento, Milan Badelj  in tre stagioni con la Fiorentina ha collezionato 81 presenze siglando 4 reti. Alla fine dell'ultimo campionato, il centrocampista croato della Fiorentina era uno dei sicuri partenti della nuova gestione alla guida del nuovo allenatore Stefano Pioli, destinazione certa Milan perché stimato tanto da Vincenzo Montella che ha avuto l'esperienza di allenarlo nel 2014, al contrario Badelj vestirà ancora una volta la maglia viola per la stagione 2017/18.

Milan Badelj è un giocatore multiforme, duttile che ogni allenatore vorrebbe avere perché si può adattare a ricoprire diversi ruoli a centrocampo: il playmaker difensivo e offensivo, o l'interno di centrocampo. La sua tecnica calcistica non si discute poiché sa giocare con entrambi i piedi e prevalentemente gli riesce bene giocare a testa alta in più ha talento nel capire il gioco con inserimenti da dietro rendendosi pericoloso in fase offensiva. Nonostante non sia un calciatore che possa garantire tanti gol e spettacolo in una stagione (tipo alla Pogba per intendersi), il centrocampista della nazionale croata e della Fiorentina vanta di avere un tiro da lontano niente male, anche se non ha il vizio di provarci spesso; probabilmente, perché il giocatore ama da caratteristica fare assist anziché provare più frequentemente a calciare dalla distanza. Di contro, in campo, il giocatore spesso sembra apparire svogliato e disorientato con delle pause spaventose. Se Badelj lavorerà su questo suo difetto di lucidità quasi certamente vedremo un giocatore migliore nel centrocampo della Fiorentina.

Con il Rinascimento Viola, ancora in via di costruzione, (sono arrivati ieri i giovani Dias dal Monaco e Pezzella dal River Plate e con l'immente arrivo di Simeone dal Genoa oggi, n.d.r) Milan Badelj ha scelto di rimanere come leader e faro guida per i giovani calciatori approdati a Firenze per cercare da subito di centrare un piazzamento europeo, almeno ritornare all'Europa League, competizione centrata negli ultimi anni dagli allenatori Vincenzo Montella e Paulo Sousa. Badelj ha conquistato il neo allenatore Pioli di cui oggi ha tutta la sua fiducia, nondimeno questa fiducia sembra altrettanto ricambiata dal giocatore che era convinto di volersene andare. Infatti, dalle prime indiscrizioni, sembra che sia proprio Stefano Pioli ad aver convinto il giocatore croato a rimanere a Firenze concedendogli la responsabilità di essere più uomo leader aiutando i giovani arrivati a inserirsi: il croato sembra aver gradito le lusinghe nel nuovo allenatore della Fiorentina.

Il calcio mercato si chiude il 1 di settembre e tutto ancora potrebbe succedere in un calcio sempre più lontano dallo scorso millennio in cui giocatori promettono la riconferma il giorno prima smentendo tutti lasciando il club di appartenenza con partenze da cifre capogiro accettando nuove società calcistiche senza considerare di diventare bandiere nei club di cui sono cresciuti (vedi l'ammalato immaginario Bernardeschi che manda un certificato medico alla società per ritardare il suo arrivo in ritiro mentre si era già accordato con la Juventus, quando quasi tutta Firenze pensava che potesse diventare quel simbolo come Giancarlo Antognoni o Higuain il pepita ricoperto d'oro quando lo scorso anno quando aveva promesso di voler diventare un idolo di Napoli per essere ricordato almeno come Maradona, addirittura le bizze di Borja Valero dopo che per anni aveva spruzzato prufumi d'amore e fedeltà per la Fiorentina). Milan Badelj ha detto sì e la Fiorentina rimane nelle certezza che il suo nuovo allenatore avrà  per la prossima stagione un leader che non avrà bisogno d'inserirsi in più potrebbe aiutare quei giocatori che ha Firenze cercano gloria. Ci saranno colpi di scena da qui alla chiusura del mercato tra Badelj e la Fiorentina? Pensiamo proprio di no. Nonostante le partenze inizialmente importanti come quella di Valero e Vecino andati a vestire la maglia neroazzurra dell''Inter, Badelj, insieme al capellone colombiano Sanchez e al trottolino cileno Mati Fernandez (partente?) con il ragioniere uruguaiano Cristorforo, farà parte di un centrocampo con alcuni volti nuovi come il francese Veretout, l'italiano Benassi e l'urugaiano Schettino.

Milan Badelj ha detto sì e la sua risposta affermativa mette quasi tutti contenti. I tifosi viola sono divisi a metà: una parte sostiene Badelj un campione mentre l'altro schieramento preferiva il suo allontanamento da Firenze. Il giocatore croato dovrà dimostrare durante tutto il campionato il suo valore confermandosi giocatore leader con più continuità e più personalità visto che le doti non gli mancano per diventare un giocatore top. Alla fine di questo tormentone estivo nel capire se il giocatore centrocampista regista della Fiorentina e della Croazia rimanesse o no a Firenze, l'enigma sembra finalmente giunto al termine perché domenica alle 20:45 con la maglia numero 6, il centrocampista viola Badelj contro l'Inter ci sarà!

Piero Posillico