Sono passati ormai 6 anni da quando il Milan è rimasto orfano di un vero bomber stellare. L'ultimo di una lunga dinastia, passata da Andriy Shevchenko, Filippo Inzaghi, Marco Van Basten per citarne alcuni, è stato un certo Zlatan Ibrahimović, che con i suoi 56 goal in 85 presenze, fece sognare masse di grandi e piccoli tifosi e scrisse le ultime pagine di un romanzo ormai al termine. Con la partenza dello svedese, infatti, il Milan inizierà una delle epoche più buie e tristi del club, ma soprattutto inizierà una disperata ricerca di un altro vero bomber da piazzare e far sognare la folla. Da questo momento inizierà un valzer di nomi e attaccanti a non finire dai più blasonati come Torres e Balotelli, alle giovani promesse come Destro e Bojan. Si dovrà aspettare il 2015 per veder tornare un attaccante segnare 20 reti in casa Milan, e quell'attaccante è proprio Bacca! Già ma a distanza di 3 anni (due passati col Milan collezionando 34 reti in 77 presenze) la tifoseria rosso-nera sembra abbia divorziato completamente col colombiano.

Si sa, il calcio si vive di odi e amori e probabilmente tra la tifoseria e Bacca non è mai scoppiata la scintilla, eppure il colombiano alla prima stagione colleziona più goal di Kalinic, Silva e Cutrone messi assieme e la seconda stagione realizza 14 reti con una tripletta a San Siro la prima giornata di campionati. Inoltre è incomprensibile la valutazione estremamente bassa per un attaccante che è sempre andato in doppia cifra, con i prezzi folli che il mercato odierno ti chiede per una punta di spessore.

Non so cari lettori, forse scrivere col senno del poi è sempre troppo facile e inutile, ma se Bacca fosse rimasto come attaccante titolare avremmo risparmiato 60 milioni per 8 reti in due e avremmo risparmiato 5,5 milioni di ingaggio netti, e magari salutato Carlos Bacca in maniera più rispettosa. 

 

Mattia Ruscelli.