La verità in queste ultime giornate di campionato di Serie A è che il Milan è avversario di se stesso. 

Con un andamento nelle ultime 5 giornate con 2 sconfitte, 1 vittora e 2 pareggi: 5 punti su 15 a disposizione, la squadra di Gattuso si troverebbe in zona Europa League, invece è aggrappato al 4° posto. 

Le avversarie, che atrettanto lottano per poter partecipare alla prossima massima competizione europea, non si dimostrano all'altezza di poter raggiungere questo risultato, "giocando", dunque, a favore del Milan.

La squadra allenata da Gattuso non dimostra di possedere la personalità, alla luce delle prestazioni con Inter, Udinese, Sampdoria e Parma, non eccelsa anche quella contro la Lazio, per ottenere l'importante obbiettivo della Champions League.

Le stanze e i corridoi di Milanello e di Casa Milan emanano sapori di Champions League così forti che è difficile rimanere indifferenti eppure, di questo, i calciatori del Milan sono i soli a non percepirlo. 

A Parma tutto il settore ospiti era di colore rossonero, tanto entusiasmo tra i supporter del Milan, come ai tempi della cavalcata trionfale del diciassettesimo scudetto, per stare a fianco dei propri colori e dare sostegno a Donnarumma e compagni per un unico obbiettivo.

Gli uomini di Gattuso nella trasferta del Tardini si sono palesati assenti, assopiti, come se non comprendessero l'importanza della gara e della stagione intera, sportiva e societaria.  

A poche giornate dal termine del campionato i calcatori del Milan sono, dunque, chiamati ad una celere svolta nel gioco ma soprattutto nella determinazione di vittoria per ridare ai colori rossoneri lustro e tutto ciò che la sua storia ha reso indelebile.