E' sbocciata un'altra rosa nel giardino fiorito del reparto difensivo bianconero.
Fino a ieri l'altro, Daniele Rugani era il "Calimero della difesa", il "pulcino bagnato", il "brutto anatroccolo", definitelo come meglio volete. In sostanza era un elemento della difesa, esemplare per comportamento ed impegno, ma che faceva fatica ad emergere al cospetto della BBC, quando, insieme a Bonucci e Chiellini, anche Barzagli era "ne' su' cenci" (espressione toscana usata per dire di una persona ancora nel pieno del suo vigore fisico).
In seguito con il passare delle primavere del Barza, ecco l'inserimento in organico di un difensore di livello internazionale come Benatia.

Il buon "Acciuga", ha sempre sostenuto di credere in lui, uno dei migliori difensori centrali in circolazione, ma le volte che lo rispolverava, finiva poi per riporlo nuovamente in naftalina, poiché non aveva convinto appieno.
E molti non si spiegavano perché un certo Sarri, prima da Napoli e poi da Londra, ne chiedeva insistentemente l'acquisto. Non si spiegava nemmeno perché invece di cedere alle lusinghe del "Dio quattrino" non solo non è stato ceduto, ma addirittura gli è stato proposto un rinnovo del contratto, con consistente ritocco dell'ingaggio (quasi il doppio), di cui le parti si sono dette soddisfatte e che nelle prossime settimane dovrebbe essere sottoscritto da entrambe.

Devo ammettere, onestamente, che anch'io iniziavo a pensare di essermi sbagliato su di lui, quando lo vidi giocare ad Empoli. Quindi la convinzione che fosse un gran bel giocatore, con ottime possibilità di diventare un Top player, stava lasciando il posto alla sensazione di un'ennesima eterna promessa, come si sono viste da sempre nel mondo del calcio. E addebitavo verosimilmente il fatto che non riuscisse a mostrare le sue doti e a mettersi in evidenza, ad una sorta di insicurezza, a livello di personalità ed autostima. Sappiamo tutti come sia importante credere in se stessi per emergere in qualsiasi settore nella vita, in particolare in un club di calcio di livello internazionale qual è la Juve.

Io me lo ricordo Rugani, quando giocava ancora in Toscana, con minori pressioni, e da subito ho avuto la sensazione di un predestinato. Grande atleticità, eleganza nel portare la palla, disimpegno senza mai buttare via il pallone ecc.ecc.

Poi addirittura me lo ritrovo con grande gioia nella mia squadra del cuore

Purtroppo però, come per un maligno incantesimo, tutte le caratteristiche che avevo ammirato in lui quando giocava in provincia erano svanite... Ma com'era possibile una cosa del genere? Mi raccontano che quando gli amici del suo paese gli chiedevano, "...ma Daniele... ora che sei alla Juve, ma quand'è che giochi?", lui rispondeva "...ehhh... prima o dopo verrà il momento, sai com'è.... non sono mica alla Pecciolese" (ndr, lui usava il nome di un'altra squadra toscana del campionato toscano di Promozione, da me sostituito per ovvi motivi, giusto per far capire il tenore della risposta e con tutto il rispetto per la squadra di Peccioli).

Forse solo adesso e forse non ancora tutti capiscono perché Sarri lo corteggiava così serratamente e, di rimando, perché la Juve se lo è tenuto stretto.

Dai tempi di Empoli questo ragazzotto ne ha fatta di strada, quasi sempre a fari spenti e per quanto lunga e tortuosa si sia rivelata, credo sia stata fondamentale per permettergli di completare un percorso di crescita e maturazione più lungo del previsto.
Io credo che i recenti accordi che porteranno alla firma del rinnovo di contratto, nonostante l'utilizzo col contagocce, e la fiducia accordata da Allegri, non nell'affidargli il ruolo di titolare della difesa in un quarto di finale, (praticamente erano solo 2 i centrali non poteva che giocare), ma soprattutto quello di farlo partecipare al suo fianco alla conferenza stampa di presentazione della partita, dove vengono chiamati a parlare "QUELLI IMPORTANTI", gli abbia fatto scattare quella scintilla dell'autostima dentro di sé che forse ancora mancava.

Sono pronto a scommetterci: è nata una nuova STELLA nel firmamento bianconero.

 

Anima_bianconera