Era il 1996 ed io, affetto da una ereditaria passione per la F1 e per la Ferrari, ero felice. Ero felice perchè Schumacher aveva firmato per la Ferrari e perchè a 18 anni puoi permetterti di essere felice per stupidaggini come questa. il bello di avere 18 anni, quantomeno era così nel 1996, è che sono poche le cose che ti rendono triste e ti basta un niente per essere felice. Essere innamorato della Ferrari e sapere che il più forte pilota della F1 dell'epoca, che col tempo diventerà, per alcuni, il più forte pilota di sempre, quantomeno il più vincente, mi rendeva felice. Adoravo Schumacher, il suo modo di guidare, di saper migliorare la macchina, di fare squadra attorno a lui e per lui con l'unico obiettivo di vincere. Ma io sono un romantico, io amo Ibra assai più di Messi e Cristiano Ronaldo, per me, in effetti, Ronaldo è uno solo, parla la stessa lingua di Cristiano ma viene da oltre ocenao. Io amo George Best, Zidane, Ronaldinho, Riquelme, Juninho Pernambucano. Per questo finii per innamorarmi anche di Jaques Villeneuve, per il suo nome, lo ammetto, ma anche per il suo modo diguidare e di vivere la F1, così quando Schumacher provò a buttarlo fuori pista a Jerez per vincere il mondiale, la mia passione rossa venne messa nell'armadio, a malinquore, perchè quel tedesco freddo e distaccato che a Monza aspettai per ore solo per vederlo dal vivo salvo poi scoprire che era uscito dall'autodromo nascosto in un van, mi aveva ferito. A 18 anni ci si può arrabbiare anche per queste cose. Ma quel cruccaccio maledetto, così lo chiamavo a casa per fare arrabbiare mamma, la più malata di Ferrari, era troppo grande. Batteva tutti. Vinceva sempre. E quando non vinceva...aveva quasi vinto. Non lo tifavo, ma lo stimavo enormemente. Quando seppi dell'incidente sugli sci, quel mio rispetto un po' freddo per quel grande campione si sciolse. A distanza di anni Schumacher, nella malattia, è rimasto fedele a se stesso: riservato, circondato dalla sua squadra (la famiglia e gli amici), combattendo la battaglia più difficile, magari anche a sportellate come con Jaques. Oggi lo tifo, con tutto il cuore. Buon compleanno campione!