8 Gennaio un freddo giorno invernale, come tanti altri, le notizie di mercato si susseguono, si sente parlare di dove può andare il Papu Gomez, o di quanto Simakan sia vicino al Milan, oppure dell’interesse dell’Inter su Damsgaard, io, oggi voglio fare gli auguri di compleanno a un ex calciatore che, per anni è stato considerato il “Nuovo Maldini”.

Francesco Coco!
Nasce in Sicilia a Paternò l'8 gennaio 1977. Francesco ha dovuto fare sacrifici enormi per realizzare il suo sogno di diventare un calciatore professionista, ma quel sogno, si interruppe troppo presto, trasformandosi in un incubo.
La sua Carriera è un saliscendi tra momenti di gloria e buio totale, tra gossip e accuse infamanti, non meritava il destino calcistico che la vita gli ha riservato.
A soli 30 anni infatti Coco si ritirerà dal mondo del calcio giocato per i troppi infortuni.

ESORDIO:
Cresce a Legnano, in Lombardia, ed entra giovanissimo nella Primavera del Milan.
Viene schierato abitualmente da esterno sinistro, in grado di giocare sia nelle difese a 3 che a 4 uomini. Brucia le tappe grazie alla sua qualità e duttilità tattica con cui interpreta il ruolo di terzino alla perfezione. Nella stagione 95/96 viene aggregato alla prima squadra rossonera. Debutta in Serie A a 18 anni il 27 agosto 1995 in Padova-Milan 1-2 accanto a Baresi e Costacurta. Quell'anno vincerà da debuttante il suo 1° Scudetto e avrà modo di esordire anche in Champions League.

La sua sembra la carriera di un predestinato.
Il Milan però è alla fine di un ciclo di grandi vittorie.

VICENZA:
Dopo alcune stagioni negative, la società, per non bruciare il ragazzo e fargli fare esperienza, decide di mandarlo in prestito.
Nella stagione 97/98 vestirà la maglia del Vicenza allora guidato da Francesco Guidolin.
La squadra aveva vinto l’anno precedente la coppa Italia e, partecipa alla Coppa delle Coppe.
La stagione di Coco sarà in chiaroscuro: giocherà in tutto 27 gare, ma in Europa, il suo allenatore gli preferirà colleghi più esperti.
La stagione successiva, quella del 98/99 il giocatore torna al Milan.
l'8 novembre 1998 durante il Derby contro l’Inter, subentra dalla panchina subendo il primo infortunio grave della sua carriera facendosi male al ginocchio.
Il verdetto sarà: lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro e deve star fuori 6 mesi.
Vincerà comunque il suo 2° e ultimo scudetto, ma allora non poteva saperlo.

TORINO:
Nel 99/00, viene mandato in prestito al Torino per giocare con regolarità e ritrovare la miglior condizione. Con Emiliano Mondonico non manca qualche incomprensione, Coco disputa in tutto 22 gare e la formazione granata retrocede in Serie B.

L’ESPLOSIONE CALCISTICA IN ROSSONERO:
Nel 2000 vince gli Europei Under 21 sotto la guida dell’allora Ct degli azzurrini: Marco Tardelli.
Il Milan assume come allenatore Alberto Zaccheroni e sotto la sua guida arriverà l'esplosione definitiva del ragazzo.
La stagione 2000/2001 vedrà il Milan passare dal 4-4-2 al 3-4-3 con Maldini spostato come difensore centrale e Coco si dimostrerà perfetto come terzino nel 3-4-3 adottato dall'allenatore romagnolo.
Giocherà 44 gare in tutte le competizioni e realizzerà 4 goal, di cui 2, in Serie A e saranno gli unici della sua carriera.

Il 26 settembre del 2000 al Camp Nou, vivrà la sua serata magica prima segnando di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione e poi servendo un assist perfetto a Bierhoff che andrà in rete di testa.
Il Milan diventa la prima squadra italiana a vincere in casa dei catalani.

Ho sempre pensato che per quanto siano i calciatori personaggi famosi la vita calcistica deve stare fuori dalle faccende personali. La sua carriera è stata minata da accuse, gossip e scandali, e per questo sono costretto a citarli, ma lo farò in modo molto veloce giusto per darvi un’idea.

ACCUSE, GOSSIP E SCANDALI:
L’estate 2001 per il terzino, segnerà indelebilmente la sua carriera.
Due paparazzi, scatteranno delle foto al calciatore mentre prendeva il sole nudo su una barca insieme ad un gruppo di amici. Adriano Galliani allora Amministratore Delegato del Milan, non consentì la diffusione delle foto incriminate. Nella vita privata Francesco, avrà relazioni con famose attrici e soubrette del mondo dello spettacolo. Prenderà parte a feste e party finendo spesso sulle copertine dei giornali e, negli anni la sua professionalità da atleta verrà messa in discussione, divenendo bersaglio di accuse infamanti che rispedirà con forza ai mittenti.

Tornando al Calcio giocato…

BARCELLONA E INTER:
Nel 2001 la panchina rossonera viene affidata a Fatih Terim, Coco decise di trasferirsi in prestito al Barcellona diventando il primo italiano a vestire la maglia blaugrana. A differenza di Terim che verrà esonerato dal Milan, Francesco colleziona una stagione molto positiva in cui giocherà 33 gare in tutte le competizioni ma la stampa spagnola con lui non è mai stata gentile apostrofandolo “il siciliano”.
Finito il prestito torna al Milan, che nel gennaio 2002 lo scambia con l’Inter per Seedorf. Giocherà all’Inter fino al 2005 con alterne fortune. Inizialmente sotto la guida di Hector Cuper la sua avventura va bene, ma alla fine sarà costellata da molti infortuni, tra cui uno gravissimo, un vero dramma che lo porterà a soli 30 anni ad un ritiro anticipato…

COREA 2002:
Come possiamo scordarci di Byron Moreno, quell’anno in Corea avevamo la nazionale più forte che l’Italia avrebbe mai visto in campo, favoriti sulla carta da ogni pronostico… A Coco toccò difendere la fascia sinistra, ma, quell’arbitraggio a dir poco sciagurato, costò agli azzurri la qualificazione. In quella nazionale c’era Francesco, che 4 anni dopo avrebbe guardato da casa Grosso alzare la coppa del Mondo al suo posto. L’ultima apparizione con la maglia azzurra di Coco è stata nel 2002 contro l’Azerbaijan.

LIVORNO, TORINO E RITIRO:
L’avventura di Coco con la maglia nerazzurra si chiude con 41 gare all’attivo in 3 stagioni. Resta formalmente di proprietà dell’Inter che lo gira in prestito al Livorno allenato da Donadoni suo ex compagno al Milan. Francesco supera i problemi fisici e rientra in condizione, ma si romperà il crociato del ginocchio sinistro. Torna all’Inter nel 2007 che lo rigira nuovamente in prestito al Torino dove giocherà solo 3 gare prima di ritornare in nerazzurro dove non troverà più spazio. Rescinde il contratto e cerca fortuna all’estero. Viene rifiutato da Manchester, QPR e Saint Etienne.

E così colui che poteva essere il “Nuovo Maldini” a 30 anni si ritirò dal calcio giocato.
Non mi voglio dilungare su cosa faccia ora o su dove sia finito.

Voglio solo ricordarlo nel giorno del suo compleanno come è giusto ricordarlo… 
Come in quella notte magica del 26 settembre 2000.
Prima aprì la partita allo scadere su colpo di testa al 45 minuto e poi...

Scatterei l'istantanea della sua vita, immortalandolo mentre corre sulla fascia dalla quale dipingerà il cross perfetto con cui Biehroff insaccherà il 2 a 0 finale alle spalle del portiere del Barcellona! Auguri Francesco.

Axmar