Voglio dire la mia sulla situazione attuale (ma non solo) della Juventus. Mi metto in coda a tutti gli altri scontenti senza aggiungere probabilmente nulla al fiume di critiche che ormai si sentono provenire da ogni dove.

Premetto che non sono un "Contiano" né un "Allegriano", e nemmeno un "Sarriano"; bensì uno juventino che - come da DNA bianconero - antepone la vittoria ad ogni altra cosa. Se proprio dovessi sceglierne uno questo sarebbe sicuramente Marcelo Lippi, a mio parere l’unico fra quelli che ho visto, che rispecchiasse la tipologia di allenatore adatto per la Juventus. Però... Però a tutto c'è un limite.

Seguo la Juventus dai lontani anni '70, dunque non sono di primo pelo e quindi ho potuto ammirare giocatori e squadre di grande spessore e qualità. Ho assistito a grandi trionfi ma anche a sonore sconfitte.
Tornando a tempi più recenti, devo ammettere che non ho grande simpatia per Antonio Conte. Nonostante la sua comprovata juventinità, non ho mai apprezzato il suo perenne stato di guerra, quel vivere sempre con il coltello fra i denti ed alla ricerca di nemici da cui guardarsi. Forse ha assimilato questo modo di fare osservando Mourinho negli anni della sua formazione come neo-allenatore. Rispetto al portoghese però non vedo in lui l’ironia e la preparazione per poter sostenere confronti dialettici di livello superiore a quelli degli standard calcistici.

Di Conte ho indubbiamente apprezzato la capacità di risollevarci dagli anni bui del post-calciopoli e di averci restituito la perduta cattiveria agonistica che ci ha sempre contraddistinti. Ciò che invece non mi è mai piaciuto dei tre anni della sua gestione è stato il modo di giocare. La squadra giocava sempre, sempre, sempre nella stessa maniera. Assistevo a delle partite di una monotonia devastante con giocate ormai prevedibili per gli avversari che si chiudevano a riccio. Come accade oggi con Cristiano Ronaldo e soci, anche allora le partite spesso venivano sbloccate da calci piazzati o da giocate individuali.

Il gioco di Allegri - inizialmente - mi era sembrato più arioso e meno portato all'attacco a testa bassa che urtava inevitabilmente contro il proverbiale pullman avversario a cui ci aveva abituato Conte. Un gioco più ragionato e portato ad allargarsi sulle fasce e capace di scardinare meglio le difese avversarie. Mister Allegri ha avuto il merito di saperci portare per ben due volte in finale di Champions e questo non va dimenticato. Finali che la Juventus ha puntualmente perso. Va bene che di fronte c'erano Barcellona e Real Madrid però - sebbene la prima finale abbia avuto momenti di equilibrio - il brutto vizio di fallire gli appuntamenti clou non lo abbiamo mai perso. E sono stati falliti in maniera netta. Non solo nel risultato ma soprattutto nell'atteggiamento.
E qui arriviamo al punto nodale - almeno per il mio modo di vedere le cose - attorno a cui ruota la mia critica: io accetto qualsiasi sconfitta: a condizione però che l'atteggiamento in partita sia quello di una squadra che non smetta mai di lottare dal primo minuto fino all'ultimo di recupero. Ad Allegri dunque addebito l'incapacità di dare alla squadra quel gioco aggressivo che le ambizioni europee vorrebbero.

Difficile criticare il mercato: una società che nel giro di due anni acquista Cristiano Ronaldo e De Ligt, come può essere attaccata? Sicuramente si sarebbe dovuto fare di più a centrocampo, dove oggettivamente siamo leggeri. Non penso che Sarri si sarà accorto il 31 Agosto che Emre Can non rientrasse nei suoi programmi. Né voglio credere che ci fosse la certezza che su Rabiot (lontano da mesi dal campo) e Ramsey (anch'egli fermo da mesi per infortunio) si potesse contare al 100% fin dalla prima giornata di campionato. E che Sami Khedira sia soggetto a continui infortuni non lo scopriamo adesso. Quindi un pensierino su come potersi attrezzare meglio in mezzo al campo, quest'estate si sarebbe potuto fare.

Arrivando ai giorni attuali, non è accettabile sentire un allenatore che a febbraio si accorge che la squadra va in crisi - o peggio - subisce gol a causa di atteggiamenti di superficialità, quando sono mesi che questo accade. Ancor peggio non si può sentir dire che spera nell'intervento di qualche big dello spogliatoio (ma questo è un altro discorso). Critico aspramente Pjanic che spesso e volentieri con leggerezze e superficialità mette a rischio la difesa. Altra critica voglio farla a Matuidi, a mio parere inadeguato per una squadra come la Juventus. D'accordo che ci vogliono anche i cosiddetti portatori d'acqua in mezzo al campo, però il buon Blaise, ogni volta che riceve palla sembra che non veda l'ora di sbarazzarsene. Tecnicamente lo trovo a dir poco imbarazzante. Critico il fatto che non si cerchi mai un calcio di punizione dal limite per sfruttare le capacità di Dybala e Pjanic (almeno questo glielo riconosco). Non mi dispiace l'idea di voler dare alla squadra un'identità ed un gioco diversi e di voler raggiungere i propri obiettivi attraverso una manovra più brillante e spettacolare. Riconosco anche che ci voglia del tempo per questo ma quello che critico con maggior forza è l'atteggiamento generale della squadra e questo è diretta responsabilità dell'allenatore, che dovrebbe essere capace di motivare i giocatori, di dargli un gioco e di farli correre al doppio della velocità a cui viaggiano abitualmente. L'impressione che si ha è quella di una squadra presuntuosa e sicura che tanto al 90° i tre punti arriveranno comunque. Questo non è tollerabile: la Juventus nella sua storia ha sempre dimostrato umiltà ed abnegazione, affrontando ogni avversario senza mai sottovalutarne le capacità.

Possibile che le squadre straniere vadano sempre più veloce di noi? Sono forse composte da extraterrestri oppure sono umani anche loro?

Personalmente sono piuttosto scoraggiato per quanto riguarda il prosieguo di questo campionato. Salvo bruschi cambi di rotta, la situazione mi sembra avviata verso una fase di sazietà da tricolore. Diverso - voglio sperare - il discorso sulla Champions: qui si sono viste partite diverse, finalmente. Ma il rischio che le pessime prestazioni in Italia possano ripetersi anche fuori confine non mi lascia tranquillo.
Vediamo cosa ci riserveranno i prossimi mesi…