Prima Zidane e poi il resto. Si deve cambiare, servono nuovi stimoli. Queste le parole d'ordine che stanno travolgendo il club più titolato nel mondo e più forte del mondo. Nelle cui bacheche non c'è più spazio per i troppi trofei vinti. Ma sorge un dubbio che si espande per i venti europei. Si disse che la rottura tra Ronaldo e il Real Madrid fu dovuta all'impuntarsi anche del suo presidente, che non aveva alcuna intenzione di eguagliare lo stipendio del giocatore più forte del pianeta con quello del suo diretto rivale, più valutato di Ronaldo ma che ha vinto meno trofei, Messi. Niente equiparazione. Si cambia aria.

Servono nuovi stimoli, si disse. E poi uno dietro l'altro. Dal modesto Kovacic, che sarebbe potuto crescere bene in casa del Real, al caso Modric, e ai messaggi di Marcelo. Si parla di simboli fondamentali per questa squadra. E se dietro a tutto ciò ci fosse una strategia ben definita e chiara? Un attacco al Real Madrid, per indebolirlo, o un attacco al suo presidente? E chi c'è dietro a tutto ciò? Insomma, c'è chi griderà al complotto. Possibile.