Sono senza parole, l'Atalanta di Gian Piero Gasperini elimina il Napoli e vola in finale di Coppa Italia vincendo per tre reti ad uno. Una prestazione da fenomeni per i bergamaschi nonostante una stagione di alti e bassi, con una Champions League da giocare contro il Real Madrid, ormai il Papu Gomez è soltanto un vecchio ricordo.
Andiamo con la sintesi.

Il Napoli cerca di conquistare per il secondo anno consecutivo la finale di Coppa Italia, partendo dallo 0-0 dell'andata. Anche Gasperini è in cerca della qualificazione alla finale (l'ultima nel 2019) e deve mostrare tutti i suoi sforzi per completare già un obiettivo molto importante. La Dea sceglie il 3-4-1-2 con Gollini tra i pali; in difesa Toloi, Palomino e Djimsiti; a centrocampo inserisce Sutalo, de Roon, Freuler e Gosens; Pessina confermato come trequartista; completa l'attacco la coppia formidabile Zapata-Muriel. Gattuso opta il 4-3-3 con Ospina in porta; in difesa Hysaj, Maksimovic, Rrahmani e Di Lorenzo; a centrocampo inserisce Zielinski, Bakayoko ed Elmas; completa la formazione partenopea il tridente d'attacco Insigne-Osimhen-Lozano.

Al settimo minuto arriva il calcio di punizione per il Napoli, Zielinski batte la punizione con il pallone che viene respinta dalla difesa bergamasca, Insigne addomestica il pallone e calcia al volo mandando il pallone non distante dal palo. Tre minuti più tardi, l'Atalanta passa in vantaggio con Zapata con il centravanti colombiano, libero di prendere la mira dalla trequarti, calcia con forza trovando così il goal dell'uno a zero. Sei minuti più tardi arriva clamorosamente il raddoppio della Dea con Pessina, Gosens becca Zapata sulla destra in area di rigore che di prima mette la palla in mezzo per l'ex centrocampista del Verona che conclude velocemente con il pallone che tocca il palo alla sinistra di Ospina prima di entrare in rete. Al 36esimo Muriel riprende palla e calcia rasoterra in diagonale non distante dal palo alla destra di Ospina. Al 42esimo arriva subito il primo cambio per il Napoli, fuori Hysaj e dentro Mario Rui. A due minuti dalla fine, Zapata dopo un rimpallo al limite nell'area piccola, calcia di prima intenzione spedendo la palla alta dopo aver cercato un passaggio con Toloi in area di rigore. Il primo tempo termina per due reti ad uno.

Nella ripresa arriva il secondo cambio dei partenopei, fuori Elmas e dentro Politano. Cinque minuti dopo la squadra di Gattuso trova il goal del 2-1 con Lozano, l'azione è partita da un incursione sulla destra in area di Bakayoko che calcia trovando la deviazione di Palomino, che inventa un assist sul secondo palo per Lozano che conclude trovando la respinta di Gollini, ma l'attaccante messicano rincontrolla la palla e la rimette in porta. Al 56esimo arriva il primo cambio della Dea, fuori Muriel e dentro Josip Ilicic. Cinque minuti più tardi, l'Atalanta prova a segnare la rete del 3-1 con Zapata, il colombiano è stato servito da Ilicic (che ha recuperato il pallone) sulla sinistra in area, il tiro però finisce sul fondo. Al 64' arrivano altri due cambi per la squadra di Gattuso, fuori Bakayoko e Zielinski, dentro Demme e Lobotka. Al 67esimo, Zapata sfiora la doppietta con il colpo di testa dopo un corner battuto da Ilicic, subito dopo arriva un'altra occasione per i bergamaschi con Pessina che controlla la palla al limite dell'area e tira potentemente sul primo palo, Ospina riesce a parare oltre la traversa. Al 72esimo arriva il secondo cambio della Dea, esce Palomino ed entra Mattia Caldara. Due minuti dopo è ancora il Napoli ad attaccare, Diego Demme, lanciato sulla fascia destra, mette la palla per Osimhen sul primo palo ma Gollini ci mette le mani respingendo la conclusione a botta sicura. Al 78esimo arriva finalmente il tris dell'Atalanta, segna ancora Pessina, grazie ad un assist di Duvan Zapata, che suggerito da Ilicic arriva in area che difende la palla alle spalle della porta e premia l'inserimento centrale dell'ex centrocampista del Verona. Il trequartista nerazzurro supera Ospina eliminando anche un rimpallo con l'estremo difensore partenopeo, il pallone termina in rete e per Gattuso è notte fonda. Nello stesso minuto arriva l'ultimo cambio partenopeo, fuori Osimhen e dentro Andrea Petagna e al novantesimo arriva la terza sostituzione dei bergamaschi, esce Pessina autore di una grande partita e dentro Mario Pasalic. Finisce qui!!!
L'Atalanta per la quinta volta nella storia raggiunge la finale della Coppa Italia (per Gasperini è la sua seconda finale raggiunta con i bergamaschi) battendo con grande merito un Napoli in crisi totale. All'ultimo atto troverà la Juventus il 19 maggio.

Che cosa ne penso dell'Atalanta? Innanzitutto, sta facendo una stagione di alti e bassi (intendo in campionato), ma ha raggiunto un primo obiettivo molto importante e sono davvero felice. E sempre una bella squadra, si è aperto un ciclo davvero bellissimo iniziato nel 2016 con un maestro, chiamiamolo così va, di un allenatore che ha cambiato totalmente le gerarchie, sta regalando un sogno a tutta Bergamo e nel 2020 hanno provato ad andare in semifinale di Champions League, persa sul più bello. Questo lo chiamerò il ciclo gasperiano e lo racconterò ai miei figli di questa squadra incredibile, una storia magica e sorprendente. Ora ti voglio dire una cosa caro Gian Piero: vinci questo trofeo e dedicala a tutta la popolazione, perchè è stata la città più colpita dal Coronavirus, regala almeno una notizia positiva in questo anno che stiamo vivendo.

Napoli, che vogliamo fare? Se fossi in De Laurentiis darei le dimissioni a Rino Gattuso, come ho detto nell'articolo precedente è arrivata l'ennesima sconfitta sul campo in un match molto importante dove poteva raggiungere la seconda finale consecutiva e questa sera hanno subito l'ennesima umiliazione. Sabato si gioca l'ultima carta per restare sulla panchina partenopea contro la Juventus (tra l'altro una bella sfida in attesa del recupero) altrimenti sarà ufficialmente esonerato. Mi dispiace perchè, è una bella squadra e ne ha viste delle belle, lo scudetto sfiorato con Maurizio Sarri, la Coppa Italia vinta l'anno scorso, quando con Mazzarri hanno raggiunto la Champions League dopo 21 anni con una squadra da grandi campioni, sto parlando di Lavezzi e Edinson Cavani, hanno sfidato le grandi d'Europa senza successo, ma l'amore di tutti i tifosi napoletani resta sempre. Avanti Napoli, rialzati immediatamente e cerca di rilanciarti verso la Champions partendo dal mister.
Un abbraccio Il Tifosino.