Anche l'Atalanta di mister Gian Piero Gasperini, si prepara ad affrontare un'altra stagione di Serie A ma la grande novità all'alba della nuova annata è un'altra: la Dea per la prima volta nella sua storia prenderà parte alla Champions League.
L'Atalanta è stata la grande sorpresa dello scorso anno; squadra in grado di esprimere un grande calcio e rivelatasi vera e propria mina vagante del campionato. Chiude la Serie A al terzo posto, miglior piazzamento di sempre che vuol dire Champions League. Un anno incredibile; dall'eliminazione dall'Europa League ai preliminari e un improbabile diciassettesimo posto dopo le prime otto giornate, ad una cavalcata senza precedenti sino al terzo gradino del podio. Senza dubbio, l'artefice della favola Atalanta, è Gasperini. Dal 2016 sulla panchina nerazzurra, ha ottenuto un quarto, un settimo e un terzo posto, sempre tra le prime dieci negli ultimi tre anni. Ha ripagato la fiducia posta in lui dal presidente Percassi con un calcio propositivo e incentrato sui giovani talenti.

Oggi, l'Atalanta è in ritiro a Clusone, in provincia di Bergamo. Ha già disputato due amichevoli una delle quali con la squadra locale, il Clusone, vinta per 5-1 e la seconda con il Brusaporto, archiviata con un sonoro 9-0. La squadra di Gasperini concluderà la pre-season il 10 agosto contro il Leicester City, terza ed ultima amichevole in terra inglese dopo Swansea e Norwich City. La Dea si è già resa protagonista sul mercato ingaggiando dal Genk Malinovskyi e dal Siviglia Luis Muriel, reduce dal prestito alla Fiorentina. L'ucraino ha grande qualità, piedi buoni e può rivelarsi un buon assistman che ha in aggiunta il senso del gol (16 gol, 16 assist la scorsa stagione in Belgio). Il colombiano Muriel offre, invece, grande esperienza in Serie A, velocità, tecnica e gol. Insomma, due ottimi acquisti. Si puntano diversi nomi per rafforzare la rosa soprattutto in una difesa orfana di Mancini, ceduto alla Roma. 

Ma su cosa puntare per un'altra stagione da favola?
Innanzitutto sul gioco che, negli ultimi anni, ha contraddistinto l'Atalanta, quello del Gasp, che troverebbe fortuna anche sul palcoscenico europeo. In secundis sugli uomini, quelli che hanno avuto voce in capitolo lo scorso anno: dalla corsa della coppia Hateboer-Castagne alla duttilità in mezzo al campo del duo Freuler-De Roon, dalla qualità della trequarti con Gomez-Ilicic-Malinovskyi ai gol dei colombiani Muriel e Zapata. Proprio i gol, la squadra che ne ha fatti di più lo scorso anno (ben 77 in Serie A) e che grazie ai giocatori che ho appena citato può, deve continuare a fare. Giocatori irrinunciabili sotto porta, durante i novanta minuti e che hanno dimostrato di avere un ottimo rendimento durante tutta la stagione, da non cedere, bisogna puntare ancora su di loro.
Già, il rendimento, fondamentale in una stagione con tre competizioni. Non sarà facile per una squadra alle prime armi in Europa essere costante su ogni fronte, servirebbe un turnover massiccio e di conseguenza una squadra ampia, in grado di offrire più di una scelta in ogni reparto. E in ultimo, ma non per importanza, il tifo, il calore di Bergamo nel nuovo stadio, la Gewiss Arena. Progetto importantissimo che accresce d'importanza l'Atalanta e l'Italia tutta, povera in termini di impianti sportivi nuovi.
La Champions la Dea la giocherà a San Siro, alla scala del calcio, per vivere notti indimenticabili, notti europee nell'atmosfera unica del Meazza. 

Atalanta, si può fare. Puoi vivere un'altra stagione da protagonista, puoi ancora stupire, divertire e farci sognare. Una stagione che comunque andrà, rimarrà per sempre.
Forza Dea, a tutto... Gasp.