Il ciclo di Giampiero Gasperini sulla panchina dell'Atalanta è palesemente finito. Questa stagione, la prima senza coppe europee dopo cinque anni consecutivi, doveva essere l'annata della definitiva consacrazione. Doveva essere l'annata in cui l'Atalanta di Gasperini sarebbe finalmente riuscita a vincere un titolo nazionale, che fosse la Coppa Italia sfiorata da vicino in due occasioni, o addirittura lo scudetto. E' stata l'esatto opposto
Una squadra, questa Atalanta, che ha saputo scrivere una pagina di storia del calcio italiano.
Partita dai bassifondi del campionato nell'ormai lontano 2016, ha raggiunto in questi anni traguardi che nessuno avrebbe mai pensato potesse raggiungere, neppure nelle più rosee aspettative. Spinta dallo stile di gioco strabordante trasmessole dal tecnico, si è prima qualificata in Europa League e poi in Champions League per ben tre stagioni di fila, arrivando una volta agli ottavi e una persino ai quarti. Era impensabile che una piccola del nostro calcio, quasi dal nulla e nel giro di pochi anni, diventasse una delle squadre più forti in Italia e una delle più belle realtà di gioco al mondo. L'Atalanta di Gasperini è riuscita in qualcosa di storico.

Purtroppo, tutto ha una fine e l'Atalanta ha confermato in questa stagione l'involuzione in termini di gioco e di risultati mostrata nella scorsa. Se vuole restare ai livelli ai quali è stata nelle ultime sette stagioni, ha assolutamente bisogno di aprire un nuovo ciclo.

Il nuovo allenatore dell'Atalanta sarà Rafael Benitez. Un tecnico di caratura internazionale, che nel corso della sua trentennale carriera ha vinto tredici titoli in tre nazioni diverse. Tra gli allenatori in attività, sapete in quanti hanno vinto più di lui? In tre. Guardiola, Mourinho e Ancelotti. Parliamo di uno che ha vinto la Champions, due volte la Coppa UEFA, due volte il campionato spagnolo (sottolineiamo, con il Valencia). Parliamo di uno che ha saputo affermarsi tra i migliori allenatori del mondo per più di un decennio. Negli ultimi anni è indubbio che la sua carriera sia stata segnata da una drastica parabola discendente, ma gente, tredici titoli non li vinci per caso.
A Bergamo e in Serie A, dove ha già allenato per due anni il Napoli vincendo Coppa Italia e Supercoppa, avrebbe tutto per riscattare gli ultimi infelici anni di carriera e tornare il grande allenatore che è sempre stato.
Con Benitez l'Atalanta non sarà più una piccola tra le grandi, sarà a tutti gli effetti una grande squadra degna del profilo internazionale di colui che la guiderà.

Successivamente la rosa andrà sfoltita. Verranno venduti:

  • Giorgio Scalvini per 40 milioni. Futuro fuoriclasse, per lui si scatenerà un'asta della quale l'Atalanta non può non approfittare.
  • Juan Musso per 15 milioni. Punteremo su Carnesecchi.
  • Matteo Pessina per 15 milioni. Se il Monza l'ha fatto pure capitano. 
  • Mario Pasalic per 15 milioni. Non rientra nel modulo di Benitez.
  • Aleksey Miranchuk per 12 milioni. Penso il Torino voglia riscattarlo.
  • Ruslan Malinovsky per 10 milioni. Vale lo stesso con il Marsiglia.
  • Berat Djimsiti per 10 milioni. Punteremo su Okoli e Cittadini.
  • Duvan Zapata per 5 milioni. Pilastro dell'era Gasperini, ormai ha fatto il suo tempo.
  • Luis Muriel per 5 milioni. Giocatore discontinuo e visibilmente a fine corsa.
  • Hans Hateboer per 5 milioni. Calato sensibilmente dopo due stagioni da vero top.
  • Davide Zappacosta per 5 milioni. Non da grande squadra.
  • Roberto Piccoli per 3 milioni.
  • Nicolò Cambiaghi per 3 milioni.
  • Ebrima Colley per 3 milioni.
  • Nadir Zortea per 2 milioni.
  • Victor Kovalenko per 2 milioni. 

In totale l'Atalanta andrà ad accumulare dalle cessioni 150 milioni di euro. Investiremo questa cifra per acquistare:

  • Pedro Goncalves per 40 milioni + 10 di bonus. Il fantasista che manca alla Dea da quando ha perso il Papu.
  • Wilfred Ndidi per 30 milioni. Un muro davanti alla difesa.
  • Dusan Tadic per 10 milioni. Trequartista di qualità tecnica e visione di gioco straordinarie.
  • Mats Hummels a parametro 0. Quando si parla di profilo internazionale.
  • Adama Traoré a parametro 0. Un treno sulla fascia.
  • Dodi Lukebakio per 10 milioni. Ala destra, autore di un'ottima stagione in Bundes.
  • Andrea Belotti a parametro 0. Riserva adeguata per Hojlund. 
  • Ramy Bensebaini a parametro 0. Terzino sinistro di grande completezza, da anni uno dei migliori in Germania.
  • Salvatore Sirigu a parametro 0. Ottimo come portiere di riserva.

In totale la campagna acquisti costerà 90 milioni. A fronte di un incasso dalle cessioni di 150 milioni, nelle casse della Dea entreranno ben 60 milioni.
La formazione titolare che l'Atalanta schiererà nella prossima stagione sarà un 4231 con:

  • POR Marco Carnesecchi (Salvatore Sirigu)
  • TD Joakim Maehle (Brandon Soppy)
  • DC Merih Demiral (Rafael Toloi)
  • DC Mats Hummels (Caleb Okoli)
  • TS Ramy Bensebaini (Matteo Ruggeri)
  • MED Wilfred Ndidi (Marten de Roon)
  • MED Teun Koopmeiners (Ederson)
  • AD Adama Traoré (Dodi Lukebakio)
  • TRQ Ademola Lookman (Dusan Tadic)
  • AS Pedro Goncalves (Jeremy Boga)
  • PUN Rasmus Hojlund (Andrea Belotti)
  • All. Rafael Benitez

Una rosa profondamente migliorata in tutti i ruoli rispetto a quella attuale, sia per quanto riguarda il piano tecnico, sia sul piano dell'esperienza.
Sotto la guida di Rafa Benitez, questa Atalanta avrebbe tutto per coronare il traguardo mai raggiunto finora: vincere.