L’Atalanta ha perso perché non è scesa in campo. Questo è il motivo del debutto da incubo e anche il motivo che ci fa pensare che le prossime partite saranno sicuramente diverse. 

L’emozione ha completamente tagliato le gambe ad un gruppo di ragazzi che si trovava quasi totalmente per la prima volta sul massimo palcoscenico del calcio per club. Non ci sono stati errori nella formulazione della squadra che doveva scendere in campo, sono gli stessi calciatori che fanno sognare da tempo i supporter della Dea e che mostrano un calcio tra i migliori in Italia. I ragazzi sono entrati in campo e si sono speccchiati nella vera Atalanta rimanendo a guardarla per almeno un tempo. Perché la vera Atalanta ieri è stata la Dinamo Zagabria che ha giocato appunto da Atalanta: padrona del gioco, aggressiva, veloce, devastante sulle fasce, poderosa nella difesa della palla e prontissima sulle seconde palle.

Il presidente Percassi aveva dichiarato che ora l’Atalanta era all’università e il primo esame ha mostrato limiti caratteriali. Gasperini non deve arrabbiarsi né con se stesso né con i suoi, deve agire da buon psicologo per aiutarli a essere se stessi già dalla prossima di campionato e per scendere realmente in campo nella seconda  di Champions.

E un piccolo segnale si è visto sul 3-0. Da un lato un calo naturale della Dinamo, dall’altro gli inserimenti positivi di Malinovsyi e Pasalic hanno mostrato un pizzico dell’Atalanta che conosciamo. Certo, è arrivato anche il quarto, ma l’Atalanta ne ha sfiorati almeno due che avrebbero lenito la ferita. Ma quando non è giornata nulla gira nel verso desiderato.

Un elemento però merita una riflessione tecnica, perché si è evidenziato anche nelle tre partite di campionato: troppi goal subiti e troppo spesso gli avversari la prima la mettono a segno nel primo quarto di gara. Essendo la difesa invariata nei suoi elementi il problema non possono essere i meccanismi di gioco da mettere a punto. Vi è sicuramente un tema riguardante la concentrazione da un lato e dall’altro probabilmente anche di forma negli elementi della linea difensiva e nei centrocampisti che devono dare copertura, probabilmente anche a causa di una preparazione in parte diversa dal passato, visto gli impegni da sostenere in questa annata.

La serietà della società, le capacità di Gasperini, la professionalità e la passione dei giocatori della rosa, oltre alla loro qualità ci rende ottimisti.