Se fosse stato fra noi, l’Avvocato avrebbe trovato un appellativo più originale. Ma in sua assenza, non resta che attingere al nutrito repertorio di soprannomi che lui stesso aveva affibbiato ai suoi campioni. Non se la prenda Del Piero, ma oggi la Juventus è in attesa dell’altro Godot, Paulo Dybala.

La Juventus è quinta in Serie A per numero di gol (41) e sesta in Champions League (15 gol), e la gara contro il Porto ha confermato la sterilità della sua fase offensiva. Con un Ronaldo non al 100% e un Morata lontano dalla versione Re Mida, quando ogni pallone si trasformava in gol, la Juventus ha creato troppo poco. E non solo per demerito degli attaccanti. Senza le geometrie di Arthur e l’estro di Cuadrado (entrambi fuori per infortunio), alla squadra di Pirlo sono mancati gli uomini capaci di creare gioco. Il recupero di Dybala si fa dunque sempre più urgente.

Aspettando Godot. Con questo appellativo l’Avvocato Agnelli aveva pungolato Alex Del Piero che, al rientro dall’infortunio al crociato, aveva faticato a ritrovarsi. Oggi come allora, la Juventus aspetta il suo 10, Paulo Dybala. L’argentino in questa stagione non è mai riuscito a giocare con continuità a causa di continui problemi fisici. I bianconeri, però, non possono più prescindere da lui. Dybala resta infatti il miglior goleador della squadra bianconera dal ritorno in Serie A (98 gol), e uno dei pochi a saper segnare da ogni zona del campo: su azione, su punizione, dal dischetto, quasi dalla bandierina (v. il gol contro l’Atletico). E negli anni Dybala ha raggiunto la piena maturità anche come assistman (40 assist): da calcio piazzato, bucando la difesa in verticale, dall’esterno verso il centro dell’area e dialogando con i compagni nello stretto. Proprio quella varietà di soluzioni di cui ha bisogno Pirlo che, però, avrà il compito non facile di reinserire l’argentino nei suoi schemi. Se nell’immediato il suo rientro ha il vantaggio di far rifiatare uno dei tre attaccanti, nel lungo periodo si ripresenterà il solito rompicapo tattico. Data per scontata l’inamovibilità di Ronaldo, si porrà infatti la questione di come far convivere i due (senza svuotare troppo l’area di rigore) o di come impiegarli nel tridente con Morata (senza scoprire troppo la squadra).
Oltre alle questioni fisiche e tattiche, resta da sciogliere il nodo del rinnovo: la società pensa ad una cifra intorno ai dieci milioni di euro, ma tutto sta nelle mani dell'argentino che spera invece di avvicinarsi ai 14.

Sebbene poco originale, l’accostamento a Godot sembra azzeccato. Il recupero di Dybala, al netto degli infortuni, non è poi così scontato: dipenderà dalla capacità di Pirlo di integrarlo nella sua idea di gioco e dalla determinazione della società nel puntare su di lui.

Chiara Saccone