Quando vedi che la tua squadra sta tornando come un tempo, gradino dopo gradino da un obitorio dal quale neanche tu credevi potesse riuscire, ai ricordi di quando vinceva tutto e batteva tutti, il tuo sorriso era diventato una arrabbiatura ad ogni partita fosse anche contro l'ultima della classe.
Da un italiano che ti porta sul tetto del mondo, ad un cinese che ti fa rischiare oltre 100 anni di storia con un bilancio in rosso, ad una rinascita grazie ad un gruppo d'investimento che si mette anima e corpo nel progetto. Arrivano giocatori importanti, cosa che fino a qualche anno prima sentivi acquistare soltanto dalle grandi squadre dalla quale la tua era stata messa fuori, vedi arrivare un attaccante che ogni anno mette dentro una media di 25/30 gol a stagione, adesso rivedi quella luce chiamata qualificazione Champions a portata di mano, tutto sembra ruotare bene. Viene scelto un tecnico che sembra troppo acerbo, ma che alla fine riesce a stimolare quei ragazzi che appena lo vedono al primo allenamento avranno pensato "Ma davvero questo deve essere l'allenatore della rinascita?" Con la speranza che arrivasse a breve un tecnico tanto citato ma che non si vede varcare i cancelli del campo di all'allenamento.

La squadra al presente fa due giri di ruota in avanti e uno indietro, non è sempre esemplare il gioco in campo e molti giocatori non sono ancora stati rimpiazzati, ma c'è tempo, visto che i tifosi hanno attesa tanto e un anno in più o uno in meno non gli cambierebbe la minestra. Ma tutto questo però sembra come sempre portare ad una nuova evoluzione, si proprio di quella panchina che si affida ad un tecnico giovane, ma che non ha quella esperienza che serve ad un grande club che vuole ritornare tra le grandi.
Il giro di nomi c'è, c'è un italiano che in Italia ha vinto tutto e che ha quella cattiveria che è pari al tecnico presente ora sulla sua panchina, ma che può mettere dentro un palmares che sovrasta il tecnico presente. Il nome in questione è quello di Antonio Conte. L'ex tecnico di Juventus e Chelsea è stato il primo nome della società statunitense, il tecnico salenino in questo momento prende ancora la busta paga da parte del Chelsea e quando si libererà avrà un ampio schermo con le offerte, la più importante però metterebbe i rossoneri fuori causa. Infatti sul tecnico pugliese c'è il Real Madrid di Florentino Perez che avrebbe già contattato il tecnico italiano con una proposta, la questione però è stata mal presa dai senatori dei blancos in primis da Sergio Ramos, che non accettano i metodi di allenamento del tecnico e i comportamenti, visto che anche i senatori rischierebbero di rimanere fuori dalla formazione anche per una minima distrazione.

Ma come dicevo sul titolo in testata il Milan ha nell'agenda anche un nome altisonante, uno di quelli che se ci pensi lo associ ad una squadra sola; Arsenal. Il tecnico in questione è Arsene Wenger. Il tecnico francese di Strasburgo di 69 anni sarebbe un tecnico di esperienza mondiale, uno di quelli perfetti a qualsiasi progetto, uno che ha allenato campioni su campioni e sa cosa significa giocarsi una competizione importante. In 22 anni sulla panchina dei Gunners ( 1996-2018 ) è diventata una ossessione per il tecnico che non si vede su altre panchine se non su quella degli inglesi, dove in comune accordo con la società chiuse il suo contratto a fine stagione 2017-2018. Il tecnico francese portò al grande calcio giocatori sconosciuti poi diventati campioni a tutti gli effetti. I nomi di Patrick Vieira, Nicolas Anelka, Cesc Fàbregas, Kolo Touré, Robin van Persie ed Emmanuel Eboué che al solo nominarli fanno venire i brividi e che potrebbe portare tanti tifosi del Milan a sognare qualche campione in erba diventare una stella in poco tempo. Wenger continua comunque a negare contatti con il club di milanello, ma come si dice nessuno svela i retroscena di una trattativa fin quando non c'è l'ufficialità o poco meno. Il Milan continuerà al 100% con Gennaro Gattuso fino al termine della stagione, per poi tirare le somme. L'ombra del francese comincia a farsi largo nei pensieri di società e tifosi.

Sarebbe all'altezza di questo club Arsene Wenger?