Anche se probabilmente meditata da molto più tempo di quel che si crede, il divorzio tra l'ormai ex tecnico del Napoli, Maurizio Sarri e la società partenopea è stato un fulmine che ha squarciato in due sia il valzer allenatori che il prossimo calciomercato.
E' stato scelto Ancelotti, tecnico che non ha mai guidato "provinciali" ma vere e proprie corazzate che lottavano più su fronti, il Napoli ha in programma di diventare una di queste. Cosa potrebbe cambiare e chi esce peggio da questo cambio di rotta?

Fermiamoci ad analizzare la situazione; Sarri ha appena chiuso la stagione facendo il record di punti in campionato per la società azzurra, cosa non facile e soprattutto difficilmente eguagliabile nel breve periodo. Certamente non con la stessa squadra. Il Napoli quest'anno ha speso tantissime forze perchè, pur avendo una rosa nettamente più corta della Juventus, le è stato dietro fino alla fine. I giocatori sono stremati e già nelle ultime partite di campionato questo appariva chiaramente. Il Napoli dovrà rinforzare la panchina, perchè i titolari ci sono o quantomeno rimpiazzare solo coloro che partiranno (Hamisk? Mertens?).

Ma il problema è che per ora, Ancelotti si trova una panchina che era stata plasmata ad opera d'arte per il modo di intendere il calcio di Sarri, basti vedere i suoi fedelissimi fin dai tempi dell'Empoli, quali Mario Rui, Tonelli, Hysaj, Zielinski e Sepe. Come opererà il tecnico emiliano? Ci sarà una grande fuga da parte dei giocatori oppure Ancelotti troverà i giusti incastri nel mercato per non snaturare del tutto la rosa? E se la situazione Napoli è interessante, interessantissima è la situazione Sarri. Un Sarri che potrebbe approdare in una squadra estera, come il Chelsea o lo Zenit, senza i suoi fedelissimi e con un sistema di gioco nuovo per il campionato in cui andrà, o meglio, il suo stesso sistema di gioco si troverà contro modelli di gioco differenti da quelli del nostro calcio. Inoltre con la variabile coppe, che se a Napoli erano bypassabili, qua di certo no. Coppe che Ancelotti ha mostrato che sa vincere e che vuole vincere.

Sarri/Ancelotti è stato ben più di un cambio di allenatori, è un cambio di filosofie, di idee, di progetti e di possibilità. Lo spettacolo del calcio è anche questo e nei tre mesi a venire potremo vedere molti di questi nostri dubbi risolversi, mentre noi ci godiamo lo sport più bello del mondo, in prima fila.