Durante l'ultima sessione di mercato i tifosi bianconeri hanno accarezzato per poco tempo l'idea di vedere Luis Suarez indossare la camiseta numero 9 della Juventus.

Una trepidante ansia, una corsa sfrenata contro il tempo affinchè il Pistolero superasse l'esame di italiano al fine di diventare comunitario e poter essere finalmente tesserato, privo ormai di vincoli contrattuali con il Barcellona. Tra un intoppo burocratico ed una smentita da prassi di Paratici, la punta uruguaiana si è accasata all'Atletico Madrid, con buona pace dei supporters bianconeri che hanno accolto nuovamente Alvaro Morata.

Proprio per far spazio a Suarez, il Cholo ha salutato volentieri Alvarito il quale, grazie ad una trattativa lampo condotta dal ds bianconero, è tornato a rivestire i colori bianconeri dopo la prima esperienza nel biennio 2014-2016.

Tra lo scetticismo generale e la poca fiducia nei confronti degli uomini mercato bianconeri, dovuta anche alla malgestione della trattativa con la Roma per Edin Dzeko, Morata ha incominciato a lavorare silenziosamente, presentandosi al suo "vecchio" pubblico come un calciatore diverso, più maturo rispetto al passato.
Ebbene, dopo quattro anni trascorsi in club di livello europeo (Real, Chelsea, Atletico), Alvaro si è preso definitivamente la Juve in mano, risultando decisivo nei risultati e nell'economia del gioco della squadra. Con la doppietta di stasera in Champions, sono 6 reti in 6 tra campionato e coppa, condite da un assist per il suo ex compagno al Real Madrid, Cristiano Ronaldo.
La Juve ha scommesso bene sul suo nove perchè Alvaro Morata è diventato il top player che serviva a questa giovane ed entusiasmante squadra.
Attingendo al gergo calcistico inglese, Morata is on fire... fuorigioco permettendo.