Non so se il designatore, la Federazione o chi per loro siano più incapaci o più in malafede. 
Partite chiave del Milan sono sempre state affidate ad arbitri discutibili con pessimi ricordi per la squadra rossonera. 
I casi più clamorosi sono stati: Supercoppa, partita con la Roma e quella con la Sampdoria. 
Pensavo fosse finita. Che avessimo già dato. Invece cosa viene fuori per l'anticipo con l'Udinese? Banti! Non basterebbe un foglio intero per raccontare gli scempi di questo arbitro con il Milan. Lo riassumo in un dato. Il Milan non vince da quattro anni una partita con questo signore.
Se avessero mandato un esordiente con la lezioncina spiegata prima di andare in campo avrebbero fatto più bella figura.

Invece sono proprio senza vergogna. Il potere calcistico italiano ricorda la fase decadente della prima repubblica. Quando i politici rubavano senza ritegno considerandosi intoccabili. 

Fra questo e facezie varie, tipo lo stadio in comproprietà, mi sta passando veramente la voglia e la passione di va spegnendo. Di conseguenza anche i soldi che spendo per il calcio saranno meno. Domani non ce la farò ad essere allo Stadio, ma ahimé non sto pensando di fare acrobazie di ogni genere pur di arrivare. Dopo aver visto che arbitra Banti mi è proprio passata la voglia.

Manterrò inalterata la mia agenda di lavoro. Il calcio non è uno spettacolo come qualcuno inopinatamente dice. È la cosa più importante fra le attività umane non essenziali. Il gioco per eccellenza. Se qualche ignorante nel senso lessicale della parola, si sforzasse di capire che uno dei fattori chiave dell'evoluzione umana è il gioco forse capirebbero la sua reale portata. D'altronde tutti gli animali ad elevato quoziente intellettivo dai delfini agli scimpanzé giocano. Ecco se un delfino fosse il designatore ed uno scimpanzé il presidente della Federcalcio, probabilmente le cose andrebbero meglio.