A volte ritornano. Questo può essere il titolo perfetto per girare un film su Antonio Candreva.

Il 30enne romano, alla terza stagione all'Inter, sembrava essere uscito da ogni progetto del club nerazzurro.
Retrocesso dopo gli arrivi di Keita e Politano nelle gerarchie di Spalletti, era pronto ad essere girato come merce di scambio al Monaco in cambio del senegalese. Candreva ha rifiutato e ha deciso di giocarsi le sue carte in nerazzurro, non volendo lasciare una squadra che quest'anno ha tutte le carte in regola per fare un'ottima stagione.

Nelle prime due partite ha guardato dalla panchina i compagni perdere a Reggio Emilia e pareggiare venendo rimontati in casa dal Torino, sembrava essere l'indiziato numero per l'esclusione eccellente dalla lista Champions.
Poi al minuto 79 di Bologna-Inter entra in campo al posto di Keita con i nerazzurri avanti 1-0 e in questo momento può girare la stagione di Antonio Candreva. Primo pallone toccato e gol dello 0-2 dell'Inter. Non è stato tanto il gol a stupire, comunque molto bravo nel taglio ad attaccare la porta sul servizio di Perisic, ma l'atteggiamento con cui Candreva è entrato. Rabbia, voglia di dimostrare di essere ancora un giocatore di alto livello e che merita la maglia nerazzurra e che la scorsa stagione è stato solo un anno nero che può capitare a chiunque.

Probabilmente con questa prestazione si è guadagnato la convocazione nella lista Champions, a scapito di Gagliardini. Sarà molto importante nella stagione nerazzurra, un giocatore con grande corsa, ottimo piede e grande dedizione al sacrificio per la squadra più che per la gloria personale. Caratteristiche, queste, che servono come il pane ad una squadra che si sta costruendo e che vuole tornare grande.

E allora... avercene di giocatori come Candreva, grandi professionisti, mai una parola fuori posto, dediti al lavoro e che sanno aspettare in silenzio il proprio momento e poi rispondere ai momenti negativi e alle critiche non con le parole ma con i fatti.
Forza Antonio, questa può essere la tua stagione!