Vorrei esprimere la mia opinione su alcune dichiarazioni di giornalisti che hanno etichettato la Juventus come l'anticalcio.

Essi sostengono che la squadra bianconera ed altre, quali Chelsea, Manchester United ecc... non avendo un gioco votato all'attacco, al dribbling, al possesso palla, siano portatrici sane di ciò che annoia il tifoso. "Non emoziona lo spettatore, se la Juventus dovesse perdere una partita sarebbe subbissata di fischi perchè le sue vittorie non sono accompagnate da un'idea di gioco spettacolare". 

E' vero che alcune tra le maggiori squadre europee non praticano un gioco spumeggiante, ma la vittoria "nonostante" questo, sembra sorridergli.

"Ma vincere non è l'unica cosa che conta...", l'importante è competere. Ma competere per che cosa? Qual è l'obbiettivo finale? La risposta alla domanda che subito si è illuminata nelle vostre menti è il bel gioco, l'emozione? Forse quest'ultima , si , l'emozione, ma quella generata da una vittoria sofferta, all'ultimo istante.

La partita di Londra contro il Totthenam, che alcuni descrivono come il match di svolta della stagione della Vecchia Signora, altri la considerano un' ingiustizia nei confronti degli Spurs. Ma analizzando i 180 minuti non credo che i bianconeri abbiano demeritato. Riguardo al pathos,all'adrenalina, la partita di ritorno è stata tra le più belle, un'altalena emotiva anche per lo spettatore  neutro.

Non ritengo che il bel gioco sia inutile, ma fine a se stesso, eretto come un muro costituente l'alibi delle sconfitte è contropruducente ed inutile.