Ante Coric è arrivato ad agosto nella capitale con tante ambizioni, nella Dinamo Zagabria è stato il capitano più giovane della storia del club, ma fino adesso Di Francesco, a parte qualche sprazzo nelle amichevoli estive in America, non lo vede proprio. In campionato per adesso zero minuti, solo panchina per il croato che scalpita fin dall'inizio della sua avventura alla Roma, nel suo profilo Instagram continuamente scrive di essere sempre pronto, di allenarsi duramente, e che la sua occasione arriverà, ma quando arriverà il fatidico momento.
A Madrid c'è stato l'esordio assoluto di Zaniolo, mentre per Coric neanche la convocazione. Rimasto a Trigoria insieme a Luca Pellegrini, si sta dimostrando paziente nei confronti del suo mister, aspettando con sacrificio che Di Francesco gli dia il semaforo verde ed entri in campo a far valere il suo talento.
Sì abbiamo capito bene: il talento. Il croato ne possiede eccome, fin da piccolo faceva vedere cose incredibili, i suoi genitori si sono trasferiti in Austria per motivi di lavoro, e lui è cresciuto in un centro sportivo all'avanguardia come quello del Red Bull Salisburgo. Il ritorno in patria lo ha consacrato con la maglia della Dinamo Zagabria diventando il leader, il capitano, con la sua classe che lo contraddistingueva. Oggi Ante aspetta lì in quel di Trigoria, dribblando a destra e sinistra, correndo su e giù per il campo in attesa della chiamata del mister, la chiamata che potrebbe svoltare la sua carriera. A Roma è venuto per affermarsi definitivamente, e confermare chi lo ha paragonato ad un mostro sacro del calcio croato e mondiale: Luka Modric.

Buona fortuna Ante