Dio esiste?
Non sono io a doverlo dire, ma se questo signore viene eletto il 'Salvatore', allora qualcuno ci sarà, altrimenti perché direbbe "Padre perdona loro, perché non sanno quello che fanno?".
La voce veniva fuori da un quarantenne attempato, che in procinto di veder la crocifissione di chi implorava al cielo, si chiedeva se davvero quel signore, che sarebbe stato appeso sulla croce, avesse le allucinazioni o davvero chiedeva risposte dal cielo. Si chiamava Andrea, era proprietario di un piccolo villaggio, dove tentava di mandare avanti i suoi guadagni con la vendita di caciotte e bestiame.
Ma se lui era intento a vedere un 'miracolo', nel suo villaggio, chiamato Juventus, scelto da quel latino che si era portato dietro, dopo aver incontrato un antico romano molti anni prima, che lo chiamava così perchè significava 'Gioventù', che a Roma era addossato a chi era di giovane età.

Oramai aveva superato la quarantina, quindi di quella gioventù oramai non era rimasta la ben che minima ombra. Come dicevamo in quel villaggio, c'erano i suoi dipendenti, comandati da un suo quasi pari età: Gianluigi, egli aveva varcato l'Europa Occidentale, e dopo essere arrivato in Gallia, decise di fare ritorno all'ovile, dove si sentiva addosso tutta l'autorità, che non percepiva fuori dalla sua terra. Sotto il suo sguardo vigile e attento, si aggiravano i lavoranti, quelli più laboriosi, come Leonardo e Giorgio, che continuavano a dire sempre "Sì, signore", con la testa china, di chi gli dava il pane, e per il quale non avrebbero mai dato una sola delusione, nemmeno per errore.
Poi c'erano, gli agnellini: Rodrigo, Dejan, Weston, Gianluca, che ancora intenti a scoprire la loro maturità, scalciavano zolle di terra, seguendo con lo sguardo un agnellino poco più vivace e comprensivo come Matthijs, che portato da una Gallia Belgia appena un anno prima, sembrava spesso in un recinto poco distante, dove passava il tempo ad essere medicato e curato, era un pò fragile, ma dalla struttura forte, qualcosa andava e qualcosa no, ogni tanto lo andava a trovare il vecchietto Giorgio, lui anche aveva lo stesso problema, ma oramai sembrava davvero sul viale del tramonto, anche se non lo dava a vedere, almeno sotto il profilo fisico dal busto in su.
Tra i tanti c'era un agnello che se la godeva e dava consigli, si chiamava Carlo. Bhe, Carlo stava benone, era lì senza dover fare poi tanto, dispensava consigli e se la godeva, senza doversi mai sporcare le zampe. Ma se per la maggior parte del gregge tutto era tra bassi e alti, in un recinto poco distante c'era un grande montone, arrivato da un lontano popolo che era spesso in viaggio: i lusitani. Lui venne pagato a peso d'oro, era maestoso e pieno di sé, e nel suo recinto poco distante c'era un agnello che ancora non riusciva a diventare montone, anzi, si metteva in un angolo ed era sempre con il grugno. Già prima che il montone lusitano, lui era l'attrazione più bella da vedere, venivano da ogni continente per ammirarlo, tutti si fecero avanti per strapparlo al pastore Andrea, che si rifiutò sempre di cederlo, perchè credeva in lui. Intanto dal Golgota, Andrea era preso a guardare quel ragazzo che pian piano veniva eretto da una croce, già, ma ancora si domandava se davvero quel 'Padre' che egli chiamava era pronto ad accogliere le sue parole. Così, quando si vide di botto arrivare al suo cospetto due suoi amici, il fido braccio destro Pavel, detto Paolo, e il mezzo-braccio sinistro Fabio, entrambi di fretta: "Padrone, deve accorrere al recinto. L'agnello Paulo non sembra contento della sua balla di fieno e vuole attingere a quella di Cristiano, che però non lo lascia avvicinare, anzi, è pronto a far di esso un suo nemico. Dovete accorrere, presto, prima che sia troppo tardi". Così, il pastore Andrea, prima di prendere la strada del ritorno, si avvicinò alla croce, dove era eretto quel signore. E così una volta al suo cospetto gli disse: "Come vi chiamate, volete un aiuto?", dalla croce egli gli rispose "Io sono Gesù, il figlio di Dio". Andrea non capendo che fosse Dio, gli richiese: "E dove posso cercarlo? Ditemi, potrei fare una corsa", Gesù, pieno di dolore gli rispose "Mio padre è in cielo", Andrea continuò "Quindi è morto?", e Gesù spazientito gli disse: "Mio padre non è morto, mio padre è tutto quello che vedi e che non vedi, è quello che governa il mondo e l'universo". Andrea allora pensò "quasi, quasi, gli chiedo se vuole entrare in società, sai quanti soldi avremmo?". Andrea gli disse "Scusi signor Gesù, le dispiace se passo più tardi che devo tornare a casa?", Gesù, però chiuse gli occhi e non rispose, forse si era stancato più a sentire le sciocchezze di Andrea, che di quelle che si sentiva intorno. Andrea accorse al villaggio, così tentò di convincere il fattore Wojceck a dare un misto di fieno, immischiandolo con qualche fascio di quello di Cristiano, e vide che Paulo lo mangiava, così decise insieme al mezzo braccio Fabio di protrarre il cibo smezzandolo, e facendogli credere che alla fine anche quel che mangiava era lo stesso di Cristiano. Che furbo è!

Gesù, nel frattempo vedendo a distanza il ritorno di Andrea, affannato e pronto a dirne un'altra delle sue, chiese al Padre "Padre, per favore, preferisco che tu mi prenda subito con te, che l'ascoltare un altra idiozia di questi". Il Padre, così gli rispose "Figlio mio, sei sulla terra per aiutare il prossimo, Andrea è una delle tue penitenze", "Ma Padre!" implorò il figlio "Ma proprio a me questo?". Così Andrea dopo essere tornato sotto ai suoi piedi gli disse "Possibile trovare un accordo, tra me e suo padre? Sa, purtroppo i denari cominciano a scarsegguiare, e se il mio agnello Paulo, scoprisse che quel fieno che mangia non è uguale a quello di Cristiano, potrebbe decidere di non mangiare più....Mi diceva che suo padre è il padrone di tutto il mondo e l'universo, vero?", "E quindi...", rispose Gesù, "Quindi, che ne dice se gli chiede se vuole entrare in società con me?", "In società?Ma che vuol dire?", Andrea gli rispose "Ehi, come che significa, che gli cedo una parte della mia attività", e Gesù che poco tempo prima aveva ascoltato un predicatore napoletano rispose "Quant s scem", tanto che Andrea rispose "Ah Capito. Quindi il 50% sarebbe..." contando sulle sue dita e pastrocchiando tra una cifra e l'altra, quando Gesù gli disse "Mio padre non è terreno, e aria, e terra, e tutto quel che vedi e non vedi", Andrea "Quindi è trasparente, potrebbe sfuggire al fisco? Cavolo, ma che favola...". Gesù sempre più disperato, rialzò gli occhi al cielo e disse "Padre, ma quando creasti l'uomo, non hai pensato di togliere la parola 'soldi' dalla sua testa? Questo vuole fare affari con te". Da cielo si apri una grossa nuvola, dal qual una luce forte e persuasiva si focalizzò su Andrea "Figlio mio", Andrea "Papà, ma come fai a parlarmi se non ci sei più?", e la voce "Figlio mio, sono tuo padre, ma non padre in terra, ma tuo creatore", Andrea "Quindi, mio padre mi ha messo al mondo, ma non era mio padre, perchè se tu sei mio padre, lui chi è? Non ci sto capendo niente". La luce insisteva "Non voglio dirti quel che penso, ma sappi che quel che fai è sbagliato. Se tu dai al montone il fieno migliore, il tuo montone sarà sempre un tuo fedele amico e alleato, se invece ad un agnello, che deve crescere per diventare montone, gli fai credere che quel che mangia sia per diventare un vero montone, allora ti troverai ad avere un nemico lavativo. Quindi se tu vuoi il meglio devi dare il meglio". Andrea fece due calcoli "Allora se do il meglio al meglio, questo mi rende meglio. Mentre se faccio credere al meglio di dargli il meglio, ma questo capisce che non è quel che dò all'altro, allora mi rende meno. Ok, ho capito!", la luce e Gesù in coro "Era Ora!", la luce tornò sparì, e Gesù appena che essa si chiuse, disse "Basta, non voglio più sapere nulla, ok? Mi lasci andare in pace...".


Parto dal presupposto che essendo di fede Cristiana, ho scritto questa specie di favoletta simpatica mettendo Nostro Signore, che ha sofferto nella realtà, in una gag simpatica, che essendo mandato sulla Terra per far conoscere la Parola di Dio, si è trovato davanti ad uno che nemmeno lui sapeva come fargli capire determinate cose, quindi non proprio un tarato, ma quasi.

Sappiamo tutti che nella realtà Andrea Agnelli è una persona intelligentissima  ma forse nel suo piccolo anche davanti all'evidenza, che lo porta a fare il presidente, sembra volersene sempre lavare le mani, mettendo sempre il peso ai suoi sotto intendenti. Quando lo scorso anno, la Juventus si ritrovò a cambiare Max Allegri, la scelta ricaduta su Maurizio Sarri venne fatta passare per una colpa solo ed esclusivamente di Fabio Paratici, ma come ben sappiamo se un presidente non è d'accordo con tale scelta blocca tutto e sceglie altro in base ai canoni che egli preferisce, ma facendo ciò avrebbe sminuito il lavoro dell'Amministratore Delegato.
La situazione che invece è stata affrontata oggi, invece, è quella del contratto di Paulo Dybala, che come ben sappiamo tarda ad arrivare con il suo rinnovo, perchè da una parte c'è la richiesta del giocatore che vorrebbe ben 15 milioni, e la società che invece non molla di un centimetro e gli offre molto meno. Qui come sappiamo le redini sono ancora una volta in mano a Fabio Paratici, che sta tentando di districarsi, con le risorse a sua dipsosiozione. La situazione vuole che un rinnovo di Paulo Dybala a cifre richieste, potrebbe, anzi quasi certamente, porterebbe a richiesta anche molti altri giocatori, che sono ben sotto la cifra che il Paulino argentino percepisce ad oggi, quindi potrebbero esserci dei risvolti catastrofici. Andrea Agnelli, in questo caso, potrebbe anche tentare di metterci la faccia, andare incontro a Dybala, e capire se c'è margine d'accordo alle sue condizioni, se questi non sembra accettare l'offerta, allora che le strade si dividano, visto che se Cristiano Ronaldo, non decidesse di andare via alla fine della stagione corrente, allora la situazione si farebbe ancora più pesante, con un Dybala che si troverebbe con un solo anno di contratto (2022), e un possibile accordo in Gennaio 2022 con un altro club a costo zero. Quindi morale della favola, se il 'fieno' buono gli si deve dare, che glie lo si dia fin da subito, perchè se davvero questi si accorge che tutto è un pò buono e un pò meno, allora potrebbe davvero finire molto, ma molto male.
Chi avrà la meglio?