Andrea Agnelli ieri 25 ottobre all'assemblea degli azionisti della Juventus ha affrontato vari argomenti tra cui alcuni emersi nella puntata di Report, purtroppo denunciando il tipico modo di fare, ormai mutuato dalla peggiore politica garantista, che vuole che si aspetti la cassazione prima di pronunciarsi.

Caro A.A. non è questo il comportamento da tenere in un paese civile. In un paese civile non si aspetta solo il giudizio della magistratura ma ci si attiene prima di tutto a quello della società civile. Nel processo penale è richiesto un grado elevatissimo della prova, non può essere invece così per mandare a casa certi personaggi per sempre. Dovrebbe bastare un po' di fumus bonis iuris e qua ce n'e' tanto di cattivo odore. Non so lei, ma gli Elkann hanno studiato negli Stati Uniti. Ecco, se una vicenda simile fosse avvenuta lì avremmo avuto lo stesso modo di fare e le stesse risposte? Non credo proprio! Certe persone sarebbero state spedite a casa per lo scandalo.

Caso Bagarinaggio: lei si difende dicendo che la Juventus ha sempre rispettato alla regola le norme sulla vendita dei biglietti. Strano però che vari pentiti dicano di aver comprato case, auto addirittura ville attraverso proprio il bagarinaggio. Tutti mitomani? Come spiega i biglietti di lotto oltre che gratta e vinci vincenti trovati in casa del defunto Bucci suicidatosi, tipico modo di riciclare denaro sporco? Non ci si può difendere facendo riferimento al fatto che la magistratura abbia sentenziato o la procura federale abbia deciso questo o quello e basta. Qualsiasi persona non stupida, se in buona fede, capisce che c'è qualcosa di marcio nella catena di comando che gestisce i biglietti della Juve ed INDIPENDENTEMENTE da ciò che dicono magistratura od altri, dovrebbe mettere alla porta rapidamente tutti coloro che nella Juventus gestiscono la cosa. Così si fa nel mondo anglosassone, si fa un bel ripulisti generale sulla base di sospetti fondati.

Caso dei striscioni odiosi su Superga esposti nel 2014 nella curva Juve durante il derby: lei ha detto che si deve restare ai fatti, bene i fatti dicono che c'è un'intercettazione tra Raffello Bucci e Alessandro D'Angelo a dir poco sconcertante. D'Angelo viene informato dal Bucci e si sente chiaramente il tipo di rapporto che intercorre fra i due di connivenza.

Ora la domanda è sempre la stessa: In un paese anglosassone tipo Inghilterra o USA D'angelo sarebbe o non sarebbe un soggetto IMPRESENTABILE? Indipendentemente da qualsiasi valutazione sanzionatoria, uno così sarebbe cacciato seduta stante e non troverebbe lavoro se non come tassista. Perché questo è ancora al suo posto? ANDREA AGNELLI LEI DEVE LICENZIARE ALESSANDRO D'ANGELO; Seriamente ma davvero qua si vuol diventare una società a livello di Manchester Barcellona Bayern Real e mantenere dinamiche gattopardesche?

Mi spiace ma il suo atteggiamento è molto pericoloso.
Manda un chiaro messaggio: la società difende coloro che hanno rapporti con la tifoseria poco chiari e lo fa sia a mezzo stampa e a mezzo avvocati. Così si inducono anche le altre società di A e B, che immaginiamo abbiano problemi simili, a fare lo stesso.

Così si favorisce un clima omertoso. In un paese civile invece si dovrebbero subito mandare a casa personaggi sospetti e premiare chi denuncia situazioni poco chiare. Da sottolineare anche la stampa che ancora una volta rinuncia al suo ruolo di watchdog e non chiede a gran voce la testa di chi ha sbagliato ma è ancora al suo posto.

Meglio un pochino di caccia alle streghe che questo ipergarantismo.