Da qualche settimana circola una voce abbastanza clamorosa: Andrea Agnelli lascerebbe la presidenza della Juventus per diventare il nuovo Amministratore Delegato della Ferrari. Un'indiscrezione lanciata dal noto giornalista, vicino alle vicende della famiglia Agnelli da tantissimi anni, Gigi Moncalvo sul quotidiano la Verità. Un ruolo di assoluto prestigio lasciato libero, a sorpresa, dal dimissionario Louis Camilleri e occupato ad interim da Jhon Elkann. Il giornalista addirittura rincara la dose affermando, come si può vedere nel suo articolo, che si tratterebbe di una vera e propria “fuga” del presidente bianconero dalla Juventus per via di una gestione ormai diventata difficilissima a causa dell’enorme rosso di bilancio con debiti finanziari fino a 600 milioni di euro.
Semplice indiscrezione o verità nascosta? L'unica cosa certa al momento e che non risultano conferme ne tantomeno smentite, su questa incredibile “bomba”, da nessun esponente dei vertici della famiglia Elkan-Agnelli. Il futuro della Juventus si intreccia incredibilmente con quello della Ferrari, almeno fino a quando non verrà nominato ufficialmente il nuovo Amministratore delegato del Cavallino Rampante. Ma andiamo a vedere nel dettaglio perché Andrea Agnelli potrebbe preferire una nuova sfida rilanciando una Ferrari in crisi anziché continuare a far sviluppare e crescere il progetto Juventus iniziato, quasi undici anni fa, da quando egli stesso ne ha assunto la Presidenza.

AGNELLI IN FERRARI: I MOTIVI DI UN SUO POSSIBILE TRASFERIMENTO
Andrea Agnelli è un grande Manager, giovane, intraprendente e soprattutto lungimirante,
nell'ultimo decennio l'ha ampiamente dimostrato prendendo in mano le redini di una Juventus in pieno dissesto economico, con scarsi risultati calcistici, provocati da una gestione post - calciopoli alquanto discutibile. La sua lungimiranza e il suo modo di essere sempre un passo avanti nel futuro hanno permesso alla Juventus di diventare una delle realtà più importanti del calcio Europeo e soprattutto una delle più solide in Italia, non solo per via dei grandissimi traguardi raggiunti dalla squadra sul campo ma grazie anche agli importanti investimenti strutturali che hanno rappresentato una vera e propria svolta "epocale" per il calcio italiano. La Juventus è stata la prima squadra italiana, infatti, ad inaugurare nel 2011 uno stadio di proprietà, lo Juventus Stadium (oggi ribattezzato con il nome di Allianz Stadium). Un vero e proprio "gioiello" di architettura in cui la squadra bianconera ha saputo costruirsi i suoi più grandi successi grazie al caloroso pubblico sugli spalti, più vicino ai propri campioni rispetto al vecchio "Delle Alpi" sul quale lo Stadium e stato costruito. Come dicevamo un visionario, un uomo proiettato al futuro, ha dimostrato come le idee e i progetti a lungo termine possono concretizzarsi se alla base si opera con serietà, ambizione e voglia sempre di rinnovarsi, aggiornarsi e mettersi in gioco con la giusta dose di "rischi" che ogni uomo di successo deve essere sempre in grado di assumersi.
Alla luce di quanto detto, Andrea Agnelli sarebbe l'uomo giusto per rilanciare la Ferrari e riportarla alla vittoria? Assolutamente sì, è giovane, con esperienza e sopratutto è un manager di successo! Conosce già l’ambiente infatti il suo primo incarico professionale gli venne affidato proprio in Ferrari nel 1999 come responsabile marketing per il settore non automotive, non avrebbe grosse difficoltà ad integrarsi e porterebbe una ventata di entusiasmo e voglia di vincere caratteristiche perse da fin troppo tempo dal team di Maranello. Chiaramente anche lui, come i suoi predecessori e come ha già fatto alla Juventus quando ne ha assunto la presidenza, vorrà assumere in determinati ruoli dei "suoi" uomini chiave come ad esempio il ritorno di Maurizio Arrivabene come team principal al posto dell'attuale Mattia Binotto. Ci vorrebbe del tempo ma la Ferrari con Andrea Agnelli al comando potrebbe davvero rilanciarsi perché è un amante di sport e delle cose fatte per bene e con stile. La Ferrari avrebbe finalmente dopo tantissimi anni un uomo in grado di cambiare in meglio le dinamiche del cavallino rampante dopo i continui disastri e figuracce rimediate negli ultimi campionati mondiali.

AGNELLI IN FERRARI: I MOTIVI DI UN SUO IMPROBABILE TRASFERIMENTO.
Andrea è un uomo molto impegnato, non ricopre soltanto la carica di presidente della Juventus, ma chiaramente ha diverse funzioni in molti altri settori, al di fuori del calcio, in cui non è una semplice comparsa, ma un uomo che prende "decisioni".
La sua presenza è assolutamente necessaria per i ruoli assunti essendo un membro di un certo peso all'interno dei diversi consigli di amministrazione di cui fa parte. Andrea Agnelli per chi non lo sapesse è presidente della Juventus dal 2011 (primo presidente della storia bianconera a vincere 17 trofei), membro del Cda del gruppo Fiat-Fca, Presidente dell'European Club Association e molto presto sarà anche membro del board della nuova società della Fiat, nata dalla fusione con la Peugeot, Stellantis. Ho elencato solo quelle più importanti ma il numero uno bianconero ricopre molte altre cariche in diverse aziende che di fatto lo rendono un uomo impegnatissimo anche al di fuori del sistema calcio. La concomitanza con i suoi tantissimi impegni potrebbe rappresentare un ostacolo alla rincorsa per la carica di nuovo Ad della Ferrari perché dovrebbe di fatto lasciare dei ruoli di prestigio e soprattutto la presidenza della Juventus La Ferrari richiederebbe un impegno enorme e rilanciarla non è compito affatto semplice soprattutto per chi come lui negli ultimi dieci anni si è occupato della gestione di una società di calcio e non certo di "auto da corsa".
Un ulteriore ostacolo alla sua nomina potrebbe derivare dal veto di John Elkann. Non sarebbe di fatto la prima volta, infatti giá il presidente della Exor si era opposto nel 2015 alla nomina di suo cugino Andrea Agnelli come membro del consiglio di amministrazione della Ferrari preferendo suo fratello Lapo, poi rivelatasi non proprio una scelta azzeccata. Un rifiuto maturato da Elkann in quanto il suo nome preferito sarebbe quello di Alessandro Nasi, uomo di fiducia e lontano parente già possessore tra l’altro del 27% delle quote della Giovanni Agnelli e C. S.a.p.az., un ulteriore società, controllante la Exor, in cui sia Nasi che Agnelli sono comproprietari. Una frattura esistente tra i due cugini già da diversi anni e ancora non risanata soprattutto per dissidi famigliari non del tutto risolti ma anche relativamente a delle scelte fatte (l'acquisto di Cristiano Ronaldo) dal presidente bianconero che non lo hanno particolarmente convinto a causa delle pesanti e gravi perdite (già presenti prima del covid) fatte registrare dalla Juventus nell'ultimo bilancio approvato. Tutti questi fattori potrebbero incidere su una mancata nomina di Agnelli come Ad della Ferrari ma le mancate smentite ufficiali lasciano aperti a tutti gli scenari possibili.

QUALI SCENARI POSSIBILI PER LA JUVENTUS SENZA AGNELLI PRESIDENTE?
Immaginiamo per puro caso che Agnelli venisse nominato "ufficialmente" come nuovo Ad della Ferrari, quali sarebbero i nuovi scenari per il futuro della Juventus? È veramente difficile poter dare una risposta ma proverò comunque a farlo. La Juventus nell'ultimo decennio è diventata una delle realtà più importanti d'Italia ma anche d'Europa, grazie al suo stare al passo con i tempi, ciò gli ha permesso di anticipare, negli ultimi nove anni, i suoi avversari monopolizzando ,di fatto, il campionato italiano. Tuttavia nonostante la crescita esponenziale enfatizzata con l'acquisto di uno dei calciatori più forti del mondo come Cristiano Ronaldo, non è ancora riuscita a trionfare in Champions League (l’ultima vinta nel 1996) arrivando soltanto a sfiorare la vittoria in due occasioni (nell'ultimo decennio) purtroppo sprecate malamente. Quest'anno ha iniziato un percorso di rinnovamento profondo nella speranza di gettare le basi di un nuovo futuro per affrontare le prossime importanti sfide consistenti non soltanto nella vittoria del titolo nazionale ma soprattutto di quella Champions League di cui insistentemente va alla ricerca Andrea Agnelli da qualche anno a questa parte. Una Juventus proiettata sul futuro anche da un punto di vista impiantistico e architettonico sono stati imponenti gli investimenti fatti in strutture negli ultimi anni infatti oltre allo Juventus Stadium la Juventus ha inaugurato il Jmedical (una struttura medica nel centro di Torino aperto anche al pubblico) e sopratutto il progetto più ambizioso è la creazione del Jvillage, una vera e propria cittadella Juventina (nella superficie della Continassa) dove esiste già il quartiere generale della Juventus, il centro sportivo per gli allenamenti della prima squadra (il Jtraining Center), il Jhotel e la World International School Accademy, una scuola per tutti i giovani calciatori juventini.
Questa premessa per dire che la Juventus nel caso in cui Agnelli passasse in Ferrari avrebbe comunque una grande attrattiva sui potenziali investitori. Con questa ipotesi, si potrebbe prevedere l'acquisizione di un importante pacchetto azionario da parte di Fondi di investimento esteri come ad esempio viene attualmente gestito il Milan. Chiaramente Elkann e la Exor detengono già il 66,7% delle quote azionarie della Juventus ragion per cui i potenziali investitori non avrebbero il controllo totale del club. E’ certo però che i futuri partners oltre ad occuparsi in parte della gestione della squadra dovrebbero anche dare supporto in termini di liquidità visto la presenza nell'ultimo bilancio approvato nel 2020 di debiti finanziari netti per 385 milioni di euro. Questa l'ipotesi più probabile nel caso di addio di Agnelli, non ci sarebbero altre alternative a mio modo di vedere poiché difficilmente Elkann cederebbe la maggioranza del pacchetto azionario e lo farebbe solo in casi di estrema necessità.

IL MIO PUNTO DI VISTA
Bè per come la vedo io essendo un tifoso ed appassionato di Formula 1, e in maniera particolare della Ferrari, un eventuale approdo di Andrea Agnelli in sella al cavallino rampante lo vedrei molto bene. Il nostro presidente è uno che ci sa fare, il suo curriculum parla per lui, sono assolutamente sicuro, riuscirebbe a riportare la Ferrari in alto dopo le grandi delusioni degli ultimi anni. Ci riuscirebbe proprio come ha già fatto con la Juventus anche se il mondo della Formula 1 è cosa ben diversa dal calcio, con le sue idee, con la sua costanza e con le sue intuizioni sono convinto che avrebbe successo dove altri, in passato, hanno fallito. Però se devo essere sincero non credo ad un suo addio alla Juventus per la Ferrari, certo le mancate smentite e il silenzio dell'ultimo periodo su determinate questioni "delicate" (caso Suarez, sentenza del Napoli) potrebbero far presagire anche ad un possibile allontanamento ma la Juventus è una “creatura” plasmata a sua immagine e somiglianza difficilmente la cederebbe in mano ad altri. L'ha fatta risorgere dalle ceneri di calciopoli, l'ha riportata in alto dopo tantissimi anni e adesso ha iniziato un processo di profondo rinnovamento già avviato nel 2010 da quando ne ha assunto la presidenza.
Per questo motivo Agnelli rimarrà alla Juventus, anche perché il suo lavoro risulta ancora incompleto finché non riuscirà a riportare la squadra bianconera sul tetto d'Europa forse solo dopo potrebbe decidere di lasciare per dedicarsi ad altro. Già una volta la Juventus è stata gestita da uomini lontani dalla famiglia Agnelli ed hanno miseramente fallito non credo sinceramente al fatto che lascerebbe la squadra bianconera con il rischio di vedere in frantumi tutto il grande lavoro fatto in questi anni.
Il futuro è certamente dalla sua parte, ma spero da tifoso di vederlo ancora saldamente al timone della Juventus per condividere insieme ai suoi tifosi tanti altri successi.

Ciccio