Rieccoci qui, alla fine della via Emilia, con un altro risultato utile in tasca! Forse siamo usciti dalla crisi esistenziale che ci attanagliava alle caviglie e non permetteva ai giocatori di esprimersi attraverso le loro qualità.

Che dire, è sembrato di stare al lunapark quando si prova a vincere il pesce rosso: la palla sbatteva da tutte le parti, ma di entrare non ne aveva proprio voglia. Ci hanno provato un po' tutto, il nostro bomber Hernandez l'aveva anche vinto il pesce rosso, ma Kessié aveva barato. 

Ora ci tocca giocare contro la Dea, capace di grandi imprese in Europa e di grande solidità in Italia.
Mancheranno pedine importanti, Suso ha bisogno di un caffè molto forte per tornare a servire qualche assist e Piatek necessita di quel pizzico di fortuna di cui tutti i bomber godono.
Sono convinto che la strada sia quella giusta, quindi non ci resta che scendere in campo, e anche se la strada davanti ai nostri occhi, quella che porta all'Europa dei grandi, è in salita che nemmeno al Giro d'Italia, dobbiamo provarci.

I ragazzi devono dimostrare una volta per tutte che San Siro è il Nostro stadio, e che anche se la Dea lo sta onorando alla grande, è il Nostro stadio, e dobbiamo riprendercelo.

Dai ragazzi, in bocca al lupo!