Fra pochi giorni, con il raduno del Milan a Milanello, prenderà il via ufficialmente la stagione calcistica 2021/22. Fra gli impegni delle nazionali, per gli Europei che volgono alla conclusione e le Olimpiadi di Tokio, ad agosto, non faranno parte del gruppo, Maignan, Kjaer, Rebic, Kalulu e Kessie, mentre gli infortuni ancora da smaltire di Ibra, Gabbia e Calabria e le carenze dovute alle partenze, volute o impreviste, a cui aggiungere gli acquisti necessari, non ancora concretizzatesi, non consentiranno certamente a Mister Pioli e al suo Staff di potersi preparare nel modo migliore all'inizio del prossimo campionato. Un limite che non va sottovalutato, specialmente se come appare evidente gli acquisti preventivati potranno aggregarsi al gruppo verso la fase finale del mercato.                             

Se consideriamo che la cessione del giovane Colombo, per quanto in prestito, è stata bloccata per assenza di attaccanti, avendo il solo Leao a disposizione, il quadro è sufficientemente chiaro. Qualora Mister Pioli, dopo pochi giorni dall'inizio del ritiro, volesse allestire una amichevole dovrebbe affidarsi a questa probabile formazione: Tatarusanu, Conti, Romagnoli, Tomori, Theo, Bennacer, Tonali, Sealemaker, Diaz, Leao, Colombo, ben diversa da quella che ci auguriamo di vedere in campo alla prima giornata di campionato. Cessioni, acquisti, scelte tecniche e tattiche, fino alla conclusione del mercato tutto ruoterà attorno a questi punti, nella consapevolezza che, essendo il tempo e gli allenamenti a rafforzare la squadra e concretizzare tutto ciò che viene predisposto, più ne viene perso, meno ne resterà a disposizione per migliorare meccanismi e automatismi importantissimi per potersi esprimere a certi livelli. Non dobbiamo infatti dimenticare che gran parte dei risultati positivi ottenuti dal Milan hanno avuto inizio dopo la lunga sosta causata dal Covid, che ha permesso a Mister Pioli e al suo Staff sia di riproporre una preparazione fisica che era insoddisfacente, sia di attuare quei cambiamenti tattici, rilevatesi funzionali. La lunga serie di vittorie e una crescita nell'autostima, dimenticata da anni, hanno portato successivamente fino al secondo posto.

Il capitolo cessioni non è certamente scorporato da quello degli acquisti. Se alcuni giocatori non rientrano nei programmi e in alcuni ruoli, come al centro della difesa, gli esuberi sono fin troppo evidenti, più urgenti ed importanti dovrebbero essere gli acquisti in quei ruoli dove si è in totale emergenza. Quando si sottolinea l'importanza di Ibra, anche se ha giocato solo metà delle partite a disposizione, si mette in  risalto tutto il lavoro tattico che, grazie a lui, è stato predisposto ed assimilato dalla squadra, che ha continuato a proporlo anche se con giocatori diversi e minori risultati. Se sarà Giroud la sua alternativa, il gioco potrà svilupparsi con gli stessi presupposti, ma se invece non fosse il 35 enne francese e si virasse su Lukas Jovic, talentoso attaccante serbo, di proprietà del Real Madrid, reduce da due stagioni non particolarmente brillanti, siamo poi così sicuri che saprebbe sostenere la fase offensiva? Oppure sarebbe opportuno un cambio tattico a centrocampo? Il riscatto di Diaz è importante a tal proposito.              
L'ottimo finale di stagione aveva indotto Mister Pioli a fare scelte per molti rischiose, ma rilevatesi decisive. Calha spostato sulla fascia sinistra e il giovane spagnolo posizionato dietro l'unica punta, ma in propensione offensiva. Ed è in quest'ottica che vanno valutate le scelte Societarie. Se Hauge e Castilleco sono inseriti sulla lista dei possibili cedibili è perchè non vengono ritenuti funzionali nel modo di giocare che vorrà essere proposto, la mia sensazione è che il primo sia poco utile in fase di non possesso palla e di copertura, mentre il secondo non garantisca gol e sia poco ordinato in fase difensiva, tendendo ad accentrarsi troppo e tenendo troppo la palla. Logico che le eventuali cessioni e l'entrata di 20/25 milioni, consentirebbe di andare sul mercato alla ricerca di giocatori, non dico più forti, ma almeno funzionali al gioco che vuole essere proposto. Quello che lo scorso anno in diverse occasioni, specialmente in Europa, mi ha entusiasmato. 

Anche Pobega merita una considerazione dettagliata. La scelta fra tenerlo e cederlo, non dipende dalla sua bravura, che nessuno credo possa mettere in discussione, è giovane, è un nazionale Under 21, è italiano e segna tanti gol, ma esclusivamente tattica. Se il Milan continua a giocare con due centrocampisti, che poi sono prevalentemente Bennacer e Kessie, Pobega sarebbe destinato alla panchina e nelle rare occasioni che verrebbe schierato si troverebbe a giocare fuori ruolo, ripetendo probabilmente ciò che è successo a Tonali, che è più interditore di lui. Totalmente diverso sarebbe il discorso se si decidesse di passare ad un centrocampo a tre, dove sia lui che Tonali si troverebbero benissimo. Una scelta funzionale, che non credo piaccia all'allenatore e che porterebbe Salamandra totalmente fuori da questo progetto. Come vedete tutte scelte che sono vincolate al tipo di mercato che verrà attuato e poichè i soldi a disposizioni dipendono dalle cessioni, tutto sarà correlato, cercando le soluzioni migliori, i possibili affari, ma anche accontentandosi e specialmente sacrificando il tempo utilissimo per allenarsi, nella speranza che nei giorni finali del mercato si possano avere in prestito, o in svendita, i giocatori desiderati, ma oggi irrangiungibili.  Quindi in questo "andamento lento", che è particolarmente dannoso per il Milan che ha tante operazioni da fare, almeno è quello che speriamo noi tifosi, qualche segnale che ci sia il desiderio di invertire la rotta e che essere costantemente in perdita economica non sia più cosa sostenibile e gradita, incomincia ad intravvedersi. Se il Barcellona svincola Pianic, per alleggerirsi del suo stipendio, consapevole di mettere a bilancio una perdita "sontuosa" e la stessa operazione può coinvolgere altri giocatori, è perchè anche lo stipendio di Messi, il giocatore più importante e famoso, della squadra Catalana, dal 30 giugno svincolato, va modulato ad una sostenibilità oggi a rischio anche per una delle squadre più famose al Mondo. Abbattere il monte ingaggi del 15/20 per cento, sta diventando un passaparola fra tutti i club mondiali, così il Real Madrid, rinuncia a rinnovare al suo capitano e la Juventus valuta se prolungare di un anno, riducendo l'importo, il contratto di CR7, che nessuna big Europea può acquistare. Solo il Paris Sant Germain, grazie all'Emiro, spende e spande senza preoccuparsi di perdite o vincoli e specialmente senza che l'UEFA ne verifichi le poco congrue operazioni economiche, ma anche questo probabilmente cesserà dopo i Mondiali in Qatar.

La nota positiva è che nella consapevolezza che ci saranno meno soldi per acquistare giocatore "forti" o Campioni acclamati, molte Società del nostro campionato si sono affidate ad allenatori bravi, nella ricerca di costruire attraverso il gioco il raggiungimento degli obiettivi sportivi. All'appello mancano solo Conte e Ancellotti, tutti gli altri sono pronti a mostrare le loro qualità e le idee. Meno saranno i movimenti e più ci sarà da affidarsi alle loro capacità.