Ad ogni vittoria i media si scatenano per il miglior titolo, la tifoseria va in estasi e il duo Mira/Fassino annuisce orgoglioso tranne lui: mister Gattuso. È innegabile che le vittorie, come più volte sottolineato dall allenatore, portano fiducia e permettono un lavoro più efficace durante la settimana ma è anche vero che si è  affrontata una delle ultime della lega.
Anche in questo tipo di incontro dove per forza di cose il pallino del gioco è stato rossonero, non sono mancati gli errori ed i soliti limiti. Problema di lettura del match comportando una gestione spesse volte deficitaria (gli ultimi 20 minuti senza controllo), gli attaccanti che faticano a segnare (colpa anche di un assetto tattico che lascia in aerea spesse volte un uomo contro l intera difesa) e il solito errorino difensivo (Bonucci).

Premesso che, in relazione alla gestione montelliana, mister Gattuso ha dato un identità alla squadra con trame offensive chiare: preferenza asse destra con suso/Calabria/kessie,  il turco ha svariato sulla parte sinistra gestendo la palla e dando vita ad alcune cavalcate interessanti, l ostinato nonché intule possesso palla montelliano ha lasciato spazio ad una più bilanciata gestione che prevede oltre al possesso palla da dietro le verticalizzazioni. Insomma il Milan ha risolto alcune lacune ma ancora c'è tanto da lavorare, per questo risultano curiose le parole nel post gara da parte dell allenatore che ha parlato di un eventuale cambio di modulo a due punte.
Che centri il buon Berlusca in tutto ciò?