E niente, alla fine quel che pensavo continua a verificarsi. Le squadre italiane vanno a comprare all'estero giovani, quando nelle Primavere si stanno fracicando o vengono girati in prestito. Ma basta! Puntiamo sui giovani italiani, basta farli andare in B o in C, lanciamoli definitivamente in A anche a costo di fare quattro partite a campionato, ma facciamoli arrivare in prima squadra. Non è possibile che in questi ultimi tre anni delle big solo la Roma e il Milan abbiano portato dei giovani a giocare in A in tre anni. Infatti dalla Primavera o di ritorno da prestiti sono arrivati: Arturo Calabresi, classe 1996, Elio Capradossi, 1996, Mirko Antonucci, classe 1999, Marco Tumminello, 1999, Daniele Verde, 1996. Il Milan anche in questo lasso di tempo ha portato ad esordire Gianluigi Donnarumma, 1999, Alessandro Plizzari, 2000, Manuel Locatelli, 1998, Niccolò Zanellato, 1998, Patrick Cutrone, 1998. Altri club al massimo portano un giovane. Il record è sempre dell'Atalanta, che ogni anno lancia due o tre giovani, quindi la colloco al primo posto dell'italianità: forse un giorno sarà la nuova squadra che avrà più giocatori in Nazionale italiana. Come dicevo prima, se guardo le altre big non vedo esordi di giocatori nati in Italia e non naturalizzati italiani, ma italiani di nascita. Vediamo oltre a Roma e Milan le sei prime posizioni in campionato e facciamo il conto di quanti giovani italiani hanno esordito o sono entrati nelle rose nel 2017/2018. Partiamo dalla Juventus: Mattia Del Favero. 1998, Leonardo Loria. 1999, Ferdinando Del Sole. 1998, Simone Muratore. 1998, Leonardo Merio. 1999. Di questi nessuno ha mai messo piede in campo in maglia bianconera questa stagione, mentre alcuni sono stati in prestito in B o in C. Vediamo il Napoli: soltanto Michael Scarf ,1999 nato e cresciuto in Italia, non ha mai messo piede in campo. Ora l'Inter: Marco Pissardo, 1998, Manuel Lombardoni, 1998, Nicolò Zaniolo, 1999, Andrea Pinamonti, 1999 (che ha giocato qualche spezzone tra la scorsa e la stagione presente tra Europa League, Campionato e Coppa Italia). Passiamo alla Lazio: Guido Guerrieri, 1996, Nicolò Armini, 2001, Alessio Miceli, 1999. Diciamo anche che la Lazio in questi ultimi anni ha lanciato Luca Crecco, 1995, Alessandro Murgia, 1996, Antonio Rozzi, 1994, Cristiano Lombard,i 1995, Danilo Cataldi, 1994.

Ecco, i giovani ci sono, ma perché non puntare su di loro come fanno nei campionati esteri? Guardiamo il Monaco, guardiamo anche il Tottenham con Kyle Walker-Peters, 1997. O il PSG, visto che hanno tanti soldi ma anche gente come Adrien Rabiot, classe 1995: esordiente all'età di 17 anni, dopo aver passato mezza stagione al Tolosa è ritornato all'ovile e da lì non è più uscito dalla rosa dei parigini. Oggi è uno dei giovani più forti al mondo nel suo ruolo. Per non parlare di Barcellona e Real Madrid, che ogni anno tirano fuori dalle loro cantere giocatori che diventano fenomenali. Impariamo da queste squadre e non sprechiamo tempo a cercare in giro per l'Europa il giocatore per quel ruolo mancante; affidiamoci alle nostre Primavere, diamo ai giovani la loro possibilità di farsi vedere in campo e non trascuriamoli girandoli in prestito per poi perdersi tra la B e la C diventando nel tempo anonimi.