Il calendario, già al 6° turno, ci propone la sfida che tutti aspettavamo: i campioni in carica della Juventus accolgono all'Allianz Stadium il Napoli di Carlo Ancelotti, la squadra più accreditata per contendere lo scudetto ai bianconeri. Sì, perchè le milanesi, come le romane, hanno già perso terreno e evidenziato carenze tecniche e caratteriali.  L'attesa per la gara si sente nell'aria, facendo passare in secondo piano persino l'affascinante derby della capitale. I plurititolati tecnici delle due compagini, nelle dichiarazioni della vigilia, si sono scambiati attestati di stima ma entrambi hanno palesato la voglia di prevalere. Addirittura l'allenatore partenopeo ha affermato di non sentirsi ancora appagato per i successi conseguiti in carriera e di non essere venuto a pettinare le bambole perchè il Napoli ha le carte in regola per vincere. Aziendalismo, tecnica per caricare l'ambiente o reale pensiero?

Spero che, dal punto di vista dello spettacolo, le attese non verranno tradite, perchè le premesse per un confronto avvincente ci sono tutte, ma a livello di peso specifico sul campionato, purtroppo non credo che sarà una sfida determinante. Non dico ciò per la precocità con cui si presenta la gara ma per il gap che scorgo tra le 2 rivali. Infatti, sebbene da interista non nascondo che mi piacerebbe assistere all'abbandono dello scettro da parte dei piemontesi, da sportivo non credo che ci siano le condizioni affinchè questo possa accadere. Già ai nastri di partenza il paragone tra i due club mi sembrava impietoso ma, adesso che i torinesi hanno vinto tutte le gare ufficiali, la disparità mi appare ancora più lampante. Se nello scorso torneo il divario è stato di soli 4 punti, il mercato estivo non ha di certo assottigliato quella distanza, anzi, non ha fatto altro che aumentare il divario tra i team. Il Napoli, al netto dei trasferimenti meno eclatanti, ha perso un portiere affidabile ed esperto come Reina ed un regista del calibro di Jorginho, acquistando 3 portieri nuovi e 2 buoni giocatori di movimento: Verdi e Fabian Ruiz. Non ha alzato di fatto l'asticella rispetto alla scorsa stagione ma ha preferito cambiare guida tecnica piuttosto che migliorare la qualità della rosa. La Juventus, invece, è riuscita a trattenere i suoi campioni, ha acquistato il calciatore da molti considerato più forte al mondo, uno dei laterali destri migliori sulla piazza, un centrocampista del valore di Emre Can ed ha accolto il figliol prodigo Bonucci, pilastro difensivo ed impostatore di gioco. Se attualmente vi proponessi di schierare un 11 titolare, avendo a disposizione tutti i tesserati di ambo le sfidanti, quanti atleti azzurri scegliereste? Ad ognuno le proprie riflessioni ma personalmente opterei solamente per 3: Koulibaly al centro della difesa, Allan da affiancare a Pjanic ed uno tra Mertens e Insigne largo in attacco.

Per questa disuguaglianza di organico, nonostante il bel gioco espresso ed un allenatore di primissimo piano, non penso che i campani possano essere attrezzati per vincere il titolo, neppure se oggi riuscissero ad ottenere gli agognati 3 punti. Il mio timore è che grazie all'immenso valore tecnico della rosa, alla differenza di fatturato (brand, tifosi, merchandising, stadio di proprietà) e la programmazione intelligente, non solo il Napoli ma anche le altre squadre non possano impensierire minimamente la Juventus per la vittoria finale...
Spero di sbagliarmi, per ovvie ragioni di tifo e per l'interesse che ancora suscita la Serie A.