Dopo il 2-1 del Franchi, la Fiorentina era chiamata ad una prestazione importante in casa del Twente per accedere dopo 6 anni a una fase a gironi di una competizione europea.
Era una trasferta piena di insidie, come aveva annunciato il tecnico della formazione olandese, parlando addirittura di "inferno di Dante", mostrando a pieno tutte le sue incompetenze in materia (Dante l'inferno è riuscito a superarlo, come la Fiorentina). Sicuramente è stato un inferno per i 700 tifosi viola a causa degli scontri della vigilia, così come è stato tutt'altro che tranquillo l'ambiente durante la partita (certe scene erano veramente di bassa categoria).  

È stata sicuramente una partita complicata, ma credo che l'inferno minore sia stato proprio per la squadra nell'affrontare questa partita. Non sono mancati i momenti di sofferenza, non sono mancati i pericoli, non è mancata la ferocia dell'avversario nel cercare il goal, ma la Fiorentina dal 1º minuto al 90º ha giocato con una concentrazione e con una personalità da grandissima squadra. "Mentalità", la parola che aveva sottolineato mister Italiano alla vigilia di questa partita, il vero punto di forza che avrebbe dovuto dimostrare in campo la squadra. La Fiorentina ha saputo leggere i momenti della partita, ha saputo soffrire, ha saputo giocare, ha saputo gestire e avrebbe meritato anche di segnare qualche goal. Non è mancata la concentrazione da parte di tutti, non è mancato l'impegno da parte di tutti. Non hanno sentito il peso dell'importanza della partita, ma hanno sentito il dovere di portare a termine un lavoro per consacrare la passata stagione e dare un significato maggiore a quella che è appena iniziata.

La Fiorentina ha veramente giocato una grandissima partita sotto il punto di vista temperamentale, e sono rimasto sorpreso soprattutto dalla concentrazione e dalla lucidità della squadra nel difendere il risultato, soprattutto nei minuti iniziali quando i ritmi erano veramente quelli di una partita europea(e da questo punto di vista la coppia "Milenkovic-Igor" ha dato totale affidamento). Continuiamo ancora a peccare sotto porta dato che anche stasera avremmo dovuto e potuto segnare qualche goal.
Nonostante ciò però mi sento di esaltare la prova di tutti, perché c'è stato impegno veramente da parte di tutti. Bisogna sottolineare la prova di diverse individualità: Milenkovic-Igor sono stati un muro, Biraghi e Venuti sono stati molto attenti. Il centrocampo ha lottato molto, gli esterni hanno dato grande aiuto in fase di recupero e hanno creato pericoli importanti. Buonissima invece la prestazione di Arthur Cabral, che ha salvato sulla linea un goal e ha aiutato molto la squadra; fra andata e ritorno il brasiliano ha dato risposte molto importanti. Stasera a differenza delle precedenti gare è stato importante anche l'approccio del calciatori subentrati.
Ma il vero salvatore della serata è stato "San Pietro" Terraciano, autore di un intervento che ha ricordato la grandissima parata storica di Zoff nel mondiale del 1982. 
C'è veramente poco da dire, la Fiorentina ha veramente giocato un ottimo playoff, dimostrando di essere una squadra vera. 

PAGELLE (personali)
Terraciano 8; un intervento incredibile! La consacrazione di un ragazzo che nella passata stagione ha raggiunto dei risultati importanti partendo come 2º portiere e arrivando a prendersi il posto da titolare. L'alternanza con Gollini ci sarà, ma Pietro sta veramente toccando l'apice della sua carriera. Ed è la riposta alle critiche!
Venuti 6,5; gara molto attenta e di grande personalità. Commette qualche errore, ma la prestazione c'è stata.
Milenkovic 8; gara spettacolare.
Igor 8-; gara spettacolare, con lui la difesa è di un altro livello. Quel meno però è l'errore ingenuo fatto nel finale.
Biraghi 7,5; gara molto attenta, perfetto. È un vero leader. Sono fiero sia il nostro capitano.
Bonaventura 6; gara più di contenimento e di ordine che di qualità. Ma si fa sentire!
Amrabat 7; all'andata è stato dominante, stasera è stato dominante ma anche utile. Sta tornando quell'Amrabat che convinse la Fiorentina a investire 20 milioni su di lui.
Maleh 5; tanto impegno, ma troppi errori. Ma il ragazzo le ha fatte tutte, significa che piace all'allenatore.
Ikonè 6,5; gara positiva. È stato presente costantemente nella partita. Ha sbagliato un altro goal abbastanza semplice, in questo deve migliorare... però aspettiamo a mettere da parte questo ragazzo.
Cabral 7; all'andata ha segnato un goal importante, mentre stasera ne ha salvato uno e ha giocato una gara di grande sacrificio. Fra andata e ritorno ha dato risposte importanti. Questo Cabral mi piace.
Sottil 6,5; buona partita, si è acceso con il passare dei minuti. Non incide come all'andata, ma ha dato comunque un buon contributo. Soprattutto all'andata!

Subentrati:
Mandragora 6,5; buon approccio. È mancato pochissimo al grande goal... 
Jovic 6,5; buonissimo approccio alla partita. Alla fine però lui DEVE fare goal.
Gonzalez 6,5; anche lui approccia bene la partita.
Benassi SV
Quarta SV

Italiano 9; in questi giorni ne abbiamo lette di cotte e di crude... ognuno la pensi come vuole, dica che è un talebano del modulo, dica che è troppo concettuale, dica tutto ciò che vuole. Io dico solo che... è un grande allenatore. Ed è tutto merito suo se Firenze dopo anni di inferno vero (altroché questa gara!) è tornata ad essere fiera della sua squadra, ed è tornata ad essere rappresentata da un VERO gruppo. Sicuramente non è perfetto, sicuramente deve migliorare su alcuni aspetti... ma è un grandissimo allenatore. E i risultati (non solo quelli del tabellone) sono sotto gli occhi di tutti.

2-1 al Franchi, 0-0 in trasferta ed ecco fatto, la Fiorentina torna in Europa! Giocherà il girone di Conference League.
Un risultato che chiude un cerchio iniziato un anno fa e che ha dato il via alla rinascita della Fiorentina, trascinata da una identità sempre più marcata e sempre più nella propria pelle. Ciò che ha permesso tutto ciò è stato il gioco, il vero punto di forza di questa squadra. Con l'arrivo di Italiano il gioco è stato messo al centro di tutto, e da lì sono state aggiunte diverse sfumature che stanno trasformando questa squadra in una di grande qualità ma soprattutto di grande personalità.
È anche un risultato importante per la dirigenza, soprattutto per Rocco Commisso (i sacrifici fatti dal nostro presidente iniziano a portare frutti).
È una vittoria da dedicare a Davide: lui è sempre con noi, sarà sempre con noi.
Non so quello che ci aspetterà un domani, ma voglio pensare che ad aiutare Cabral e Igor a togliere quei palloni dalla linea di porta e ad aiutare Terraciano in quella parata ci fosse anche lui in campo. 
Adesso, chiuso un cerchio, bisogna dare inizio a quello nuovo: la stagione della Fiorentina è iniziata con 4 punti in due partite.
Domenica al Franchi è atteso il Napoli di Luciano Spalletti, poi tre giorni dopo toccherà all'Udinese di Sottil (Andrea...) e poi alla Juventus. Sarà una stagione strana con in mezzo un mondiale e si giocherà ogni tre giorni.
La Fiorentina sarà la squadra a giocare più partite da qui alla sosta di novembre. Quasi sempre si giocherà ogni tre giorni... per rendere al massimo, visto anche l'impegno europeo, servirà l'impegno da parte di tutti (e per Italiano rendere tutti partecipi è un dogma). Vedremo se in questa settimana verranno fatte modifiche alla rosa a disposizione (intanto domani arriva un altro grande innesto, Barak), ma noi dobbiamo a prescindere essere fieri di questa squadra, che ha grande personalità e che avrà grandi margini di miglioramento.

L'obiettivo è chiaro per tutti: confermarsi e provarsi a migliorare in campionato e fare un percorso molto importante nelle coppe. Questa squadra ha la stoffa per riuscirci, ma bisognerà affrontare un impegno alla volta, a cominciare da quello di domenica difficile contro il Napoli. Ma adesso Firenze può dirlo forte e chiaro: la Fiorentina è tornata in Europa, dopo 5 anni, è tornata a casa sua.

L'inferno è passato, il purgatorio è finito... adesso puntiamo al paradiso! 
AVANTI FIORENTINA!