Molti dicono che quando un presidente di una squadra di calcio non è presente, le cose non possono funzionare. Alcuni sostengono che, non essendoci il patron, i calciatori fanno un po' quel che vogliono, ma la realtà è ben altra. A passar più tempo con i calciatori è il tecnico, non di certo il presidente, ed è sempre il tecnico che guida i suoi calciatori. Inoltre a certi livelli i giocatori, considerando i loro ingaggi, nemmeno devono pensare di poter battere la fiacca perché non c'è chi li stipendia. Sinceramente, dal mio punto di vista le cose sono esttamente opposte. Penso che sia più deleterio per una squadra un presidente troppo presente, piuttosto che il contrario.

Il caso del Napoli ne è la prova lampante. Qui non si tratta di mancanza di giocatori con esperienza o di mancanza di qualità, perché se in squadra c'è gente come Callejon, Insigne, Koulibaly, Manolas e tanti altri, non è certo la materia prima che ti manca. Molti, tra cui anche giornalisti molto affermati, accusano Ancelotti, per non aver saputo dare un'idea di gioco a questa squadra. Certo, ci può stare che un tecnico, per quanto bravo sia, non riesca ad affermarsi su un gruppo, ma questo può accadere quando il tecnico è alla sua prima esperienza su quella panchina, o se nella squadra ci sono stati molti cambi. Nel Napoli di Ancelotti non c'è né l'una né l'altra ipotesi. Il problema principale di questa squadra, purtroppo, è De Laurentis, che con il suo carattere molto "cinematografico", finisce per essere il peggior nemico della sua stessa squadra.

De Laurentis, anche in occasione del calciomercato, vuole sempre avere l'ultima parola, sia in uscita che in entrata, e la cosa peggiore sta nella giustificazione che dà: lui mette i soldi, quindi lui decide. Nel calcio attuale, dove ci sono diverse figure di riferimento, non funziona in questo modo: se hai persone assunte per fare quel tipo di lavoro devi anche fidarti. Molte volte il patron partenopeo ha voluto scavalcare il suo stesso tecnico e questo ha fatto perdere ad Ancelotti la stima e la fiducia dei suoi giocatori. Per un tecnico la cosa peggiore che gli può capitare non sono gli infortuni, ma la mancanza di fiducia dei suoi ragazzi. I risultati di tutto questo si stanno vedendo benissimo in questo Napoli. Se Ancelotti riuscirà a riprendersi la squadra in poco tempo bene, altrimenti per il bene del Napoli meglio che vada via, ma non per sua colpa.