Siamo arrivati più o meno poco più di metà stagione e il momento clou si sta avvicinando, ma per il Napoli è rimasto un unico obiettivo da raggiungere, non semplice e nemmeno primario, anche se importante, l'Europa League. 

Eliminato dalla Champions e "retrocesso" in Europa League, undici punti di distacco dalla Juve capolista in campionato e da stasera fuori anche dalla coppa Italia per merito della banda di Gattuso e del nuovo gioiellino Piatek. Non si può certo dire che la stagione napoletana e di Ancelotti sia positiva fino a qua. Sicuramente l'addio di Sarri aveva fatto preoccupare qualche tifoso partenopeo, ma l'arrivo di Carletto aveva tranquillizzato tutti, e obbiettivamente non è una bestemmia dire che ci si aspettava di più.

Se la vittoria in campionato è sempre stata una questione senza discussioni, in quanto la Juve non avrebbe avuto rivali, undici punti di distacco a questo punto della stagione sono un po' troppi e assomigliano molto alla classica "lesa maestà". Anche se comunque c'è da considerare che in Italia, ormai nessuno parte per vincere lo scudetto, il quarto posto è il nuovo scudetto per le società italiane, tanto da essere un obiettivo da festeggiare una volta raggiunto.
In Champions è stato, a dire il vero, un po' sfortunato. Il girone con Liverpool e PSG è stato davvero duro, ma... il passaggio del turno era nelle corde di questo Napoli e di Ancelotti. 

Stasera è arrivata pure l'eliminazione ai quarti di finale ad opera del Milan. Un Milan che ha approfittato del ciclone Piatek per chiudere la questione già nei primi minuti della gara, con un, uno due da ko. Reazione poco lucida e debole, quella del Napoli, che in tre giorni torna a casa da Milano con un misero pareggio in due partite, tra campionato e coppa Italia, nella doppia sfida con il Milan dell'allievo Gattuso. Ora, anche se non era un obiettivo di inizio stagione, per Ancelotti, rimane solo l'ambizioso obiettivo di vincere l'Europa Legue. Unico obiettivo rimasto per non far precipitare il Napoli nell'ennesima stagione da "zero tituli" (Mourinho cit.)

Quello di non aver mai centrato un obiettivo stagionale è sempre stato il tallone d'Achille di Maurizio Sarri, che sì aveva dato un gioco piacevole, sì era, il Napoli, una squadra apprezzata da tutti, ma alla fine le continue eliminazioni premature in Europa e in Italia avevano iniziato a far storcere il naso si tifosi. Tifosi che speravamo in Carletto e nella sua esperienza oltre che bravura, ma che ad oggi è attaccato solamente al sogno europeo della Europa League. Sarebbe una vittoria importante e prestigiosa, che sicuramente darebbe a tutta la stagione partenopea una lettura totalmente diversa, e sposterebbe l'ago della bilancia in modo significativo nella zona del positivo. Se non sarà così, sarà fallimento.