Trenta ottobre. Allo stadio San Paolo va in scena una possibile sfida per la lotta Champions, Napoli-Atalanta. La squadra partenopea arriva da qualche pareggio di troppo ma è ancora in lotta per tutto e la squadra orobica è in zona Europa. Il Napoli passa subito in vantaggio con il gol di Maksimovic su cross pennellato di Callejon e nel primo tempo sembra dominare la squadra di Ancelotti, ma per una disattenzione difensiva l'Atalanta pareggia con Freuler e il primo tempo finisce 1-1. Nel secondo tempo il copione è lo stesso con il Napoli che torna in vantaggio con Milik ma nel finale di partita avviene un episodio che poi sarà fatale per il Napoli e Ancelotti: Kjaer abbraccia Llorente e lo porta terra, gli azzurri chiedono il rigore ma l’azione continua e l'Atalanta va in gol con Ilicic.

La partita si conclude 2-2 tra le polemiche del Napoli e l'espulsione di Ancelotti, non di certo un habituè del cartellino rosso. Da quel momento il Napoli andrà incontro a una discesa senza fine, infatti perderà tre giorni dopo un altro scontro diretto, questa volta con la Roma, e da lì inizierà il ritiro imposto dal presidente De Laurentiis che verrà concluso autonomamente dalla squadre dopo la partita di Champions contro il Salisburgo, così disattendendo le direttive del club. Si andrà così incontro a una spaccatura tra la squadra, il club e Ancelotti che si sarebbe poi riversata sul campo dove il Napoli dopo il celeberrimo ammutinamento post-ritiro non riuscirà più a vincere perdendo molti punti e andando a -17 dalla capolista Inter. Ci sono diversi fattori nella crisi del Napoli, come la mancanza di serenità, lo spogliatoio diviso in più fazioni (dai rivoltosi ai moderati), le multe di AdL e le soluzioni tecniche e tattiche di Ancelotti coadiuvate dalla mancanza di polso per gestire questa situazione critica.

Sette dicembre. Il Napoli incontra l'Udinese alla Dacia Arena, la squadra partenopea arriva dalla sconfitta casalinga con il Bologna, mentre i friulani arrivano dalla netta sconfitta con la Lazio, quindi entrambe hanno bisogno di punti. L'Udinese va in vantaggio con Lasagna in un primo tempo dove il Napoli praticamente non scende in campo; una piccola scossa c'è nel secondo tempo con il pareggio di Zielinski che porta l'1-1 finale, emblematico però è il video in cui Mario Rui parte in contropiede, ma i compagni non lo seguono tra chi sta fermo e chi passeggia.

Dieci dicembre. La squadra partenopea affronta il Genk in Champions dove basta un punto per qualificarsi agli ottavi ma già prima dell'inizio della partita circolano voci sul possibile esonero di Ancelotti a prescindere dal risultato,per far posto a Gattuso, rimasto libero dopo l'esperienza milanista. Gli azzurri comunque vanno in campo e vincono 4-0 centrando la qualificazione alla fase finale della Champions dopo qualche anno di assenza, qualificandosi come seconda dietro al Liverpool. La bella prestazione sembra possa dare un'ultima possibilità a Ancelotti e nel post-partita lo stesso mister dichiara di non dimettersi e di voler continuare sulla panchina del Napoli. Ore 23.40. Ancelotti viene ufficialmente esonerato e finisce così la sua avventura azzurra dopo poco più di un anno dove ha portato a casa un secondo posto e un quarto di finale di EL. Ha pagato sicuramente la mancanza di un Jorginho (ha provato Hamsik in quel ruolo, ma con risultati non ottimi) e sottovalutato la cessione di Albiol oltre alla cattiva gestione di casi come Insigne. Al suo posto andrà Gattuso, tornando al 4-3-3 e cercando di dare una scossa emotiva alla squadra.

Finisce così il ritorno in Italia di Carletto, con evidentemente colpe sue ma soprattutto di quel maledetto gol di Ilicic.