E' solo la settima giornata di campionato e pure allo Juventus Stadium sta per andare in scena una delle partite più attese del campionato, la sfida tra chi negli ultimi anni ha dato vita alla lotta scudetto, Juventus-Napoli.

Sono passati solo pochi mesi da quel 22 di Aprile quando il Napoli di Sarri riuscì nell'impresa di riaprire la lotta scudetto vincendo allo Stadium grazie ad un goal di Koulibaly a tempo scaduto. Goal che ebbe un'effetto incredibile sulla città di Napoli con la gente riversata nelle strade per festeggiare una vittoria attesa da anni e che grazie ad un calendario sulla carta favorevole avvicinava i partenopei al sogno di diventare campioni d'Italia.
L'effetto festa però svani sette giorni dopo con la controversa vittoria della Juventus a Milano con l'Inter ed il Napoli che il giorno dopo uscì sconfitto per tre a zero dal Franchi di Firenze dopo una prestazione opaca figlia del ricordo di ciò che era accaduto la sera prima a San Siro.

L'estate appena conclusa è stata vissuta in maniera diversa dalle due città: mentre a Torino si festeggiava l'arrivo di Cristiano Ronaldo a Napoli è tornata la contestazione da parte della tifoseria verso il presidente De Laurentiis reo di non rinforzre adeguatamente la rosa in modo da fargli fare un ulteriore salto di qualità per provare ad agguantare lo Scudetto. Contestazioni che non si sono fermate nonostante l'arrivo in panchina di Carlo Ancelotti, uno dei tecnici più vincenti nella storia del calcio,anzi sono aumentate per via dell'acquisto del Bari da parte del presidente.

L'inizio di stagione è stato un sali scendi di emozioni: dalla nascita del  Napoli da rimonta delle prime due giornate capace di ribaltare anche un doppio svantaggio al Milan grazie alle mosse di Ancelotti passando per l'orribile prestazione di Genova , quando con la  Sampdoria i partenopei sono stati sconfitti per tre a zero e il tecnico di Reggiolo è finito sul banco degli imputati per il troppo turnover e la latitanza di gioco.

Il cambio di rotta è arrivato dopo la sosta per le nazionali quando Ancelotti ha varato il cambio di modulo passando dal collaudato 4-3-3 al 4-4-2. La mossa del tecnico si è rivelata vincente creando un Napoli bello e vincente come negli anni passati: la fase difensiva è tornata agli antichi splendori, infatti dopo i 6 goal subiti nelle prime tre giornate la retroguardia partenopea ne ha subito solo uno, per giunta su rigore, nelle successive tre.

La mancanza di esterni puri di centrocampo ha portato il tecnico ad utilizzare il quel ruolo Zielinski (mezzala) e Callejon (esterno si ma offensivo) che in fase d'attacco tendono ad entrare dentro il campo lasciando spazio sulle fasce ai terzini in modo da rendere ancora più offensiva la manovra della squadra. Il fiore all'occhiello dei cambiamenti di Ancelotti è Insigne che da esterno offensivo si è trasformato in un dieci puro capace di spaziare su tutto il fronte offensivo senza dare punti di riferimento alle difese avversarie. In più l'attaccante napoletano è andato in goal già in cinque occasioni nelle prime 6 giornate.

E' inutile nascondere che la partita di questa sera per il Napoli e i napoletani è piena di significati e anche se siamo solo alla settima giornata una vittoria da parte degli uomini di Ancelotti potrebbe rendere il campionato ancora più combattuto rispetto alla passata stagione.