Da oggi Carlo Ancelotti è ufficialmente il nuovo allenatore del Napoli, sostituirà Maurizio Sarri.
Come in ogni settore lavorativo, anche nel calcio il tuo predecessore sarà il primo nemico e punto di confronto. Il Sarrismo ha sfiorato il titolo con il record di punti della squadra, 91 meno facile il cammino europeo. Questo vuol dire che Ancelotti dovrà battere quel numero altrimenti sarà un fallimento.

La sua esperienza dovrà far raggiungere al Napoli almeno gli ottavi per considerare un miglioramento. Tutti calcoli che il presidente e il neo tecnico hanno fatto. Ancelotti ama le sfide come il presidente ma forse questa volta si è esagerato. Il curriculum con numeri straordinari non porta automaticamente alla vittoria.

Sulla testa di Ancellotti ci sarà un confronto nel gioco e nei risultati che Sarri ha portato quasi all'apoteosi, solo lo scudetto varrebbe il cambiamento è la storia, un altro risultato non sarebbe sufficiente per salvare la stagione. De Laurentiis vuole dimostrare che il Napoli di Ancellotti sarà migliore, Sarri è stato solo una parentesi, si poteva e doveva fare meglio.

Ha scelto il meglio, ma non si tratta di matematica, ma di calcio Carlo ha spalle larghe e robuste, esperienza ed è  maestro nel gestire il gruppo. Ci vorrà molto coraggio, il rischio di avete fatto la scelta sbagliata sembra concreto. Di sicuro una sfida grande, con ingaggio da top, foglio e cognato al seguito. Il modo migliore per sistemare altre generazioni.

Mi verrebbe da dire chi glielo ha fatto fare, ma potrei essere smentito. Essere allenatore vuol dire anche cogliere al volo quella sfida che ti sembra impossibile e realizzarla. Per non essere uno qualunque ma una leggenda.

Ancellotti già lo è gli manca solo il titolo mondiale con una nazionale, che ha tutto il tempo per raggiungerlo.
Da rivale, un grande in bocca al lupo al coraggio, che vinca il migliore.