23 Maggio 2018, Carlo Ancelotti diventa il nuovo allenatore del Napoli firmando un triennale da 6,5 milioni di euro a stagione. Con questa mossa Aurelio De Laurentiis ha dato non solo un segnale di forza al campionato ma una chiara dichiarazione d'intenti su quello che sarà il futuro della società partenopea. 

Il patron azzuro non si era mai spinto a cifre simili per l'ingaggio di un tecnico prima d'ora (Benitez, 3,5 milioni; Sarri 1,4 milioni) e anche l'accordo di tre anni è una novità viste le formule utilizzate con gli ultimi due tecnici passati per il Vesuvio.

Ancelotti dal canto suo ha subito parlato di obbiettivi come la lotta per il titolo e un buon cammino in Europa, segnale di garanzie ricevute dallo stesso presidente su quelli che saranno gli investimenti. Il Napoli non smobilita, anzi ricostruisce e chiaramente per chi non lo avesse ancora capito è un Top Club, almeno in Italia e punta a diventarlo anche in campo europeo.

Però dal mio canto direi ai tifosi partenopei di scordarsi profili come David Luiz, Fabregas, Vidal, Di Maria e Benzema, ma nemmeno gli Ounas e i Machach di turno, per quanto possano essere giovani e di belle speranze, la verità alla fine sta nel mezzo. Il Napoli è una società sana e con una filosofia forte, non si andrà su giocatori sul viale del tramonto a meno di affari a costo zero o quasi nullo, e stipendi alla portata, si punterà a giocatori giovani e di qualità messi alla finestra dai grandi club, come lo erano ai tempi di Benitez i vari Albiol, Callejon e Higuain. 

Nomi del genere potrebbero essere quelli di Ceballos (Real Madrid), Renato Sanches (Bayern Monaco) e magari Darmian (Manchester United), se il Napoli avesse voglia di andare a disturbare la Juventus nella trattativa, o giocatori da rilanciare come Seri e Balotelli (Nizza).

Di certo il solo nome di Ancelotti ha dato una scossa a quello che sarebbe potuto essere il calciomercato del club, ora toccherà al DS Giuntoli e a De Laurentis mettere insieme un puzzle adatto a un tecnico di primo piano, con l'obbiettivo di rilanciare il brand a livello mondiale, alla ricerca di migliori sponsorizzazioni e chissà, trofei da aggiungere a una bacheca fin qui troppo scarna per una città delle dimensioni di Napoli.