Voglio iniziare il mio primo articolo di VXL citando un pezzo di un testo che amo molto:

"E ti abbiamo scelto forse non si sa piu quando ma è successo. Per seguire un padre o un fratello maggiore, per spirito di ribellione, per una simpatia irrazionale che non sappiamo spiegare, per un giocatore che ci faceva sognare oppure per i colori della maglia, hanno scelto per noi i colori del cielo e della notte.
Non si può più tornare indietro abbiamo scelto: INTER. Dopo il primo impercettibile batticuore davanti al verde perfetto del prato vuoto, dopo il primo sudore ghiacciato sulla fronte prima di un calcio di rigore, dopo aver conosciuto la prima volta in tribuna la gioia feroce del goal, attaccato alla radio in attesa del fischio finale.Magari non si sa più quando ma è nato il nostro secondo cuore, un cuore speciale, che batte parallelo, un cuore nerazzurro. Ha un ritmo diverso da quello della vita normale, è un cuore destinato a rimanere come quello di un bambino, vive di sogni e di passioni piu forti e non importa chiedersi se ha un senso, non ha senso chiedersi perché, può esplodere di rabbia o impazzire di gioia, può trasformare l'urlo di centomila persone in uno sterminato piacere silenzioso da tenere dentro, la magia del calcio ci ha dato questo secondo cuore ma può chiedere un prezzo molto alto."

Questo pezzo sicuramente lo conoscerete in tanti però rileggerlo fa bene al cuore, ai non tifosi nerazzurri questo forse può essere un pezzo che serve a far capire cosa c'è davvero dietro ad ogni tifoso interista, perché magari dietro ad un tifoso juventino ci sono 34 scudetti, dietro un tifoso milanista ci sono ben 7 Champions League, dietro un romanista c'è Totti, dietro un Napoletano c'è Maradona e la difesa di un territorio, e dietro un interista? Dietro un interista c'è tanta sofferenza, tanti sfottò del lunedì, tanti tantissimi anni senza vittorie importanti.

L'interismo è qualcosa che non si può spiegare, va vissuto, voglio però provare a farvelo capire con una paragone, essere affetto da interismo vuol dire essere pronti a prendere un calcio nelle gengive subito dopo un bel bacio, e viceversa. 

In tanti siamo cresciuti nel periodo più triste per la squadra nerazzurra, 45 anni senza la coppa più importante del mondo, 18 anni senza uno scudetto, ma nonostante tutto noi tifosi siamo rimasti attaccati a questi colori perché siamo pazzi proprio come la nostra squadra, siamo scoppiati in un pianto disperato il 5 maggio 2002 quando i nostri sogni di gloria si sono infranti all'Olimpico di Roma e siamo esplosi come una bomba atomica quando quel 22 maggio 2010 Diego Milito ha marcato il secondo gol in quella serata magica (perché al primo eravamo ancora scettici) e nonostante tutto dopo altri 8 anni di insoddisfazioni quest'anno per la seconda volta consecutiva abbiamo vinto lo scudetto delle tifoserie, sempre presenti a supportare questi colori perché l'Inter è fatta così si ama incondizionatamente.