Un calcio di rigore è un evento importante, è quasi un gol, può determinare le sorti di una gara. La decisione di assegnarlo oppure no merita una valutazione attenta e precisa e  le regole per assegnare la massima punizione ci sono e sono molto chiare... Non è bello ne sportivo che un pallone calciato alla "mò ci provo..." e che prima di finire sul fondo va a sfiorare il gomito di un di un dìfensore, possa essere premiato con  un calcio di rigore, cioè possa concedere un probabilissimo vantaggio immeritato alla squadra che ne usufruisce. Un calcio di rigore dovrebbe essere assegnato per una chiara occasione da gol, interrotta irregolarmente dall'avversario. Difficile e opinabile però valutare obiettivamemente le varie situazioni e cioè riuscire a stabilire con certezza se un fallo commesso in area sia più giusto punirlo con una punizione oppure con un calcio di rigore. E allora si taglia la testa al toro e si va dritti a rispettare il regolamento base: tutti i falli e le irregolarità riscontrate in area di rigore devono essere puniti con la massima punizione.

Perché allora continuano ad esserci polemiche tutte le volte che viene assegnata la massima puninìzione? Spesso sentiamo dire "la trattenuta non era evidente...", "il giocatore non ha protestato tanto...", "falli del genere se ne vedono tanti su tutti i campi", "un rigore che poteva essere dato oppure no", "lo ha solo spinto", "lo ha solo trattenuto un po'...". Ecco, l'errore sta proprio qui, nell'interptetazione, che sfocia in cazzimma e confusione quando i tifosi ed i media discutono con addosso la propria maglia del cuore. E le regole? Perché l'arbitro non le mette in atto in toto? Perché non attenersi scrupolosamente e insindacabilmente alle regole del gioco? Il calcio per regolamento va giocato esclusivamente con i piedi! Il calcio non è rugby! Qualsiasi fallo di mano volontario e non accidentale, commesso in area di rigore, va punito con la massima punizione. Qualsiasi fallo accidentale, ad esempio un difensore che tiene le braccia larghe, anche involontariamente, e il pallone scagliato in porta dall'avversario le va a colpire, andrebbe  punito anch'esso e senza dubbio con la massima punizione...

Le mani nel calcio non sono ammesse, neanche per toccare l'aversario, spingerlo, cinturarlo, impedirne la corsa, il movimento. Il difensore puo contrastare l'avversario con il corpo, le spalle, guadagnare la posizione o difenderla allargando le gambe, spostando il proprio corpo sovrapponendolo a quello dell'antagonista, ma non deve utilizzare ne le mani né le braccia! Qualsiasi trattenuta, cintura, spinta effettuata con mani e braccia va punita con la punizìzione se avviene fuori area e con il rigore se avviene in area.... Perché tanti dubbi? Perché anche e sopratutto in occasione di calci d'angolo, tra attaccanti e difensori in area di rigore, si assiste ad abbracci, trattenute, colletti, a mosse di lotta greco-romana che l'arbitro non punisce a meno che non risultino troppo plateali? Se l'arbitro si attenesse davvero al regolamento e smettesse di interpretarlo troppo, quei falli pian piano non si commetterebbero più, le mani si manterrebbero sempre più al loro posto. Il calcio ne guadagnerebbe, ritornando ad essere uno spettacolo vero, non sarebbe più rugby come ora. Tornerebbero a fiorire i grandi campioni che ce l'hanno fatto amare. Di discussioni tra l'altro, e non sarebbe cosa di poco conto, credo ce ne sarebbero di meno, molto meno...