Alla fine dello scorso mese di settembre la Redazione di VxL proponeva a tutti i blogger di affrettarsi a scrivere gli ultimi articoli per poter scalare la classifica ed entrare nel podio dei premiati elargendo come stimolo un bonus pari a mezzo punto in più nella valutazione del pezzo, del resto in questo periodo tra monopattini e biciclette i bonus risultano di gran moda. Il sottoscritto, avendo ormai da decenni assunto le sembianze di un salmone contro corrente, s'inventava una controproposta partorendo l'idea di creare una sorta di Amarcord mensile con un altalena tra i fatti più salienti della squadra del cuore e gli accadimenti belli o tristi del suo passato. E così... Redazione e Dott.ssa Jea permettendo... torno a sfogliare il mio almanacco in questo nuovo mese di Novembre con la speranza di non annoiarvi ed auspicando che le nostre Autorità riescano a frenare l'insidiosa ondata di ritorno, flagello di tutta la penisola, dovuta all'avanzamento inarrestabile di questo ancora sconosciuto ma letale virus.

IL MIRACOLO 
Oggi è il 1mo Novembre, festa di Ognissanti, praticamente è l'onomastico di ciascuno di noi, citato o meno sui giorni del calendario Gregoriano, e allora mi è gradito rivolgere gli auguri a tutti quanti.  
Ogni anno nella mia Parrocchia dopo la Messa vespertina di questo giorno il Parroco invita tutti i fedeli a recarsi negli spazi aperti di fianco alla Chiesa per partecipare alla "castagnata" in onore di Don Bosco, e trattandosi di una Parrocchia Salesiana l'evento è molto sentito. Nella realtà questo incontro tra la gente e le castagne vuole commemorare il "Miracolo delle castagne" risalente al 1849 e accaduto a Torino, quartiere Valdocco, quando al termine di una Messa in onore dei defunti, Don Bosco condusse tutti i giovani dell'Oratorio a visitare il Camposanto per pregare i poveri defunti, promettendo loro, al ritorno, di regalare delle castagne cotte. 
Mamma Margherita ne aveva acquistato al mercato solo tre sacchi, pensando bastassero ma Giuseppe Buzzetti (uno dei primissimi ragazzi dell'Oratorio di Don bosco) che aveva preceduto gli altri al ritorno rimproverò la Signora Margherita, da quella visita al Camposanto erano di rientro più di 600 ragazzi e dunque quei soli tre sacchi non sarebbero bastati. Don Bosco cominciò con un mestolo a riempire i berretti dei ragazzi di fumanti castagne quando il Buzzetti lo interruppe dicendo: "Don bosco ..che fa!?...non ne abbiamo per tutti.." ma rispondeva Don Bosco: "...tranquillo!..ne abbiamo comperati tre sacchi..."  "...no..no...le altre castagne non sono cotte!!" 
Ma Don Bosco non volle diminuire la razione per gli altri e mentre Buzzetti scrollava dimessamente il capo andò personalmente in cucina pensando che sua madre, per ragioni di economia avesse riposto le altre castagne e non si sgomentò, prese un grosso mestolo bucherellato ed in cominciò a rimestare nel pentolone le castagne... e seguirono innumerevoli ramaiolate di castagne che Buzzetti si adoperava senza sosta a distribuire nei berretti tesi dei ragazzi... ce ne fu per tutti i 600 e quando tornò in cucina dopo aver rifornito tutti quanti notò che era rimasta una sola porzione, era quella per Don Bosco, forse la Madonna SS. gli aveva serbato la sua parte in onore al suo miracoloso gesto. La voce del prodigio si divulgò istantaneamente tra i giovani e si propagò prima nel quartiere Valdocco, poi in tutta Torino per pian piano attraversare il Piemonte e tutte le altre regioni di una Italia che di lì a pochi anni sarebbe stata proclamata "unita".  In memoria di quel fatto, Don Bosco volle che la sera di Ognissanti si distribuissero le castagne in tutti gli Oratori e la tradizione anche a distanza di 171 anni verrà sempre rispettata.


Amarcord Milan: Milan-Sampdoria 0-3  -  2 Novembre 1997
Campionato '97/'98 sarà un'annata negativa per il nostro Milan nonostante Berlusconi avesse richiamato in panchina Fabio Capello reduce della fresca conquista del 27°titolo nella Liga alla guida del Real Madrid, ma  i Rossoneri dopo 7 gare avranno soltanto 8 punti in classifica avendo totalizzate 3 sconfitte con Udinese, Vicenza  e Lecce  e due iniziali pareggi ambedue a San Siro contro Piacenza e Livorno. A dir poco  imbarazzante... ed in panchina c'era un certo Sig. Capello... ma non certo quello del decennio precedente che in 5 anni conquistò 1 Champions, 1 Supercoppa Uefa e 4 scudetti !!  La prima vittoria arriverà soltanto alla 5a di campionato a spese dell'Empoli con l'unica rete realizzata da Andersson, mentre la seconda vittoria per 3 a 0, arriverà al Marassi battendo la Sampdoria di Vujadin Boskov che succedette in panchina all'argentino Luis Menotti. Le marcature saranno tutte realizzate nel secondo tempo con una doppietta di George Weah ed un gol nel finale ad opera del tedesco Christian Ziege, quando la Samp ridotta in 9 data l'espulsione di Mihajlovic e di un altro difensore negli ultimi minuti, crollò letteralmente sotto le martellanti incursioni di Patrick Kluivert, George Weah ed il neoacquisto senegalese Ibrahim Ba. Ma nonostante quella spumeggiante vittoria il Milan riuscirà a raggiungere, in quel campionato, soltanto un misero 10° posto, a ben 30 punti di distacco dalla Juventus (25° titolo)  rimanendo così fuori dalle competizioni europee. La cosa indusse il nostro summit Berlusconi-Galliani a pensare per l'anno venturo all'ingaggio di un tecnico emergente che portasse aria nuova nell'ambiente rossonero. Si optò per Alberto Zaccheroni, ex tecnico dell'Udinese, che nel campionato '98/'99, quello del centenario della fondazione del Milan, porterà la squadra alla conquista del suo 16° scudetto nel famoso rush finale a Perugia dove soffiò sul filo di lana il titolo alla Lazio, mentre sugli spalti del Curi il nostro A.D. Adriano Galliani si sbracciava ad immortalare una comimimica mondiale che farà il giro di tutti i palcoscenici di mezza Europa grazie alla maestria del nostro grande tifoso Teo Teocoli. 

Amarcord Massimo 48: 22 Novembre 1975
Era la festa di San Gennaro,
Quanta folla per la via... Con Zazà, compagna mia,
Me ne andai a passeggià.
Dove sta Zazà?! Uh, Madonna mia...  
......Isaia sta ccà!...Isaia sta ccà!...Isaia sta ccà! 

Mazzabubù era un programma televisivo trasmesso in quel periodo dalla Rai condotto da Gabriella Ferri ed in cui parteciparono Pippo Franco, Oreste Lionello, Enrico Montesano... e quel sabato sera verso le 22.30 mentre Gabriella Ferri ci deliziava con la sua inconfondibile voce con gli stornelli di "Dove sta Zazà" ....mentre ero in cucina... sento mia moglie Angela in poltrona a vedere il programma ...chiamarmi: "...Massimo!..Massimo!!!...ci siamo....mi si stanno rompendo le acque!!!....corri!!...vai a prendere l'auto!!...oddio!!..mi sa che...che non faccio in tempo!!....dai!!...Massi...sbrigati!!!" "...Ma sei sicura Angela...non sarà meglio chiamare il Professore..." "...Massi!!...a quest'ora!?!...di sabato!!...dai spicciati....prendi la borsa e voliamo...!" 
Di corsa spostai dal parcheggio la 500 fino all'ingresso del portone di casa, piano piano Angela toccandosi il pancione e con il mio aiuto riuscì a stento ad entrare in macchina... misi in moto e cercai di volare...evitando sussulti...ogni tanto Angela alternava...." ..Massi...sbrigati...vai più forte!!... con il refrain della canzone della Ferri rimastole in testa...e allora tutti e due...con le mani sul pancione...a cantare.."...Isaia sta ccà...Isaia sta ccà!"...ma che per caso...se fosse maschio lo chiameremo Isaia!?!" 
Da casa nostra alla clinica situata alle porte di Roma sulla Via Tiberina la distanza era di una dozzina di Km e verso le 23.30 entrammo nella hall dove due Suore filippine operanti nella struttura si presero cura di Angela. Io le strinsi fortemente le sue mani dicendole che avrei chiamato il Professore, ma venni subito tacitato dalla suora che ci disse che il Professore non avrebbe fatto in tempo ad arrivare ed assistere al parto perchè questo di fatto... era già aperto!
Io non sono mai stato un fumatore, ma quella sera mi pentii di non esserlo... passai forse la più lunga mezz'ora della mia vita in un attesa frenetica... sarei diventato per la prima volta padre... di un bimbo od una bimba...a quei tempi non lo sapevamo ancora!....Io avevo 27 anni...Angela 23... eravamo ancora due bambinoni in balia del mare della vita! Una suora mi vide girare come una mosca dentro ad un bicchiere nella sala di attesa mentre Angela veniva portata direttamente in sala parto...io feci il gesto di entrare ...ma fui bloccato!...e vedendomi sempre più agitato mi offrì una tazza di camomilla, era bollente e per stemperarla un po' uscii nella balconata. 
Era una notte freddissima, il cielo era completamente blu illuminato da una luna piena splendente che si rifletteva sulle acque del vicino fiume Tevere, lo spettacolo era semplicemente da notte del Presepe!
A mezzanotte in punto si aprì la porta della sala parto... e la Suora filippina togliendosi la mascherina mi disse: "..Massimo!...è diventato padre di un bel maschietto!!...Angela sta bene, fra poco potrà vedere tutti e due!".
Seguirono minuti in cui provai di tutto, dal pianto al riso, mille pensieri mi transitarono in testa... dalla gioia di avere un bimbo ai veri pensieri della vita futura... Angela dovrà lasciare per un po' il suo lavoro... i rispettivi genitori abitano dall'altra parte della città dunque non potremo mai contare su di un aiuto continuo, e poi dovrò cambiare auto, troppo piccola la 500 per ospitare un bimbo, la carrozzina e tutto il necessaire...e infine anche casa, vivevamo in un monolocale in affitto. Insomma, alla gioia si contrapponevano subito le varie preoccupazioni, ma tornai in me e mi precipitai al piano terra della clinica dove c'era un telefono a gettoni e fortunatamente ne avevo due in tasca, sufficienti per buttare giù dal letto i miei genitori ed i miei suoceri. I rispettivi amministratori dei due condomini ricevettero la mattina seguente varie lamentele relative a diffusi e poco urbani schiamazzi notturni. E la nostra vita continuò...non più in due...ma felicemente in tre!

Amarcord Milan: Bari-Milan 2-3  -  7 Novembre 2010
La decima giornata del Campionato 2010/'11 fu fondamentale per quel Milan allenato da Massimiliano Allegri.     
I Rossoneri, ospiti del Bari, erano reduci della sconfitta patita una settimana prima a San Siro ad opera della Juventus che riuscì a batterli con reti di Quagliarella e Del Piero mentre Ibrahimovic accorcerà solo nei minuti finali di un bello e combattuto match. Nella settimana successiva seguì un'accesa riunione tra il nostro staff dirigenziale e l'allenatore livornese che nella trasferta pugliese varerà un'innovazione tattica consistente nella variazione del modulo di gioco passando da un iniziale 4-3-3 ad un 4-3-1-2 con un centro campo muscolare affidato prevalentemente ai mediani ed un trequartista (Seedorf, Boateng) a supportare le due punte Ibrahimovic e Robinho. Da quella gara che il Milan vincerà a Bari per 3 a 2 con i gol del capitano Ambrosini (4') su azione personale, di Flamini ( 31') su precisa imbeccata di Ibrahimovic e di Alexander Pato al 72' che dopo una serpentina al fulmicotone sui difensori Biancorossi piazzerà una rasoiata di sinistro dal limite dell'area fulminando l'incolpevole Gillet, mentre per il Bari segneranno Kutuzov (75') e Barreto (90'). Dopo quella rete capolavoro di Pato, che risulterà in quell'anno il miglior marcatore Rossonero assieme a Ibrahimovic e Robinho con 14 gol, il Milan anche grazie al cambio di modulo, una ritrovata condizione fisica ed un giusto equilibrio con tanto di autostima conquisterà la testa della classifica e praticamente solitario s'involerà alla conquista del suo 18° scudetto, staccando di 6 punti l'Inter seconda, di 12 il Napoli terzo, e di 16 la sorprendente Udinese quarta che con il suo bomber, il 33nne Antonio Di Natale conquistò il titolo di capocannoniere con 28 reti.  La Juventus si piazzerà soltanto al 7mo posto a ben 24 punti di distacco dal Milan.

Amarcord Milan - 12 Novembre 1973
Nasce in Senegal a Dakar Ibrahim Ba e dopo pochi anni la sua famiglia si trasferirà in Francia. Il piccolo Ibrahim studia e gioca a pallone nel corridoio di casa con palloni improvvisati di pezza, ma la sua testardaggine con il gioco venne notata da alcuni osservatori del Le Havre che lo inserirono nel settore giovanile e lo fecero debuttare nella squadra in League 1 all'età di 19 anni. Il ragazzo prediligeva giocare sulla fascia destra del campo sgroppandola dall'alto in basso, impreziosendo i suoi movimenti col pallone in alcuni dribbling e cross emuli delle grandi ali del passato.  Questo talento gli valse la chiamata del Bordeaux nel '96 dove segnerà 6 reti e numerosi assist. Queste sue ottime prestazioni non sfuggirono agli scout delle più titolate squadre europee, tra le quali il taccuino del nostro Milan. Il nostro Presidente Berlusconi vista la squadra reduce da un campionato complicato e concluso con l'insignificante 11° posto non badò a spese, richiamò Fabio Capello di ritorno dal Real Madrid con il suo 27° titolo, (scoprirà solo più tardi che alcuni giocatori senatori quali Albertini, Maldini, Costacurta e Desally erano contrari al suo ritorno nella convinzione che avrebbe ritrovato di fronte a sé un gruppo già ampiamente spremuto per un quinquennio e che ora, invece, necessiterebbe di idee diverse e metodi innovativi) ed acquistò Kluivert, Ziege, Bogarde, Leonardo ed infine Ibrahim Ba dal Bordeaux per la non indifferente cifra di 12 miliardi di lire. Capello era molto soddisfatto dell'acquisto, secondo lui era un'ottimo tornante di destra per il suo centrocampo nel suo classico modulo 4-4-2.  Il senegalese farà subito colpo per la sua acconciatura (molto simile a quella attuale di Leao) e durante una partita amichevole di precampionato giocata dal Milan contro il Monza al Brianteo, era presente sugli spalti Silvio Berlusconi che vedendo le sue spumeggianti folate col pallone così si esprimerà ai microfoni nei confronti del senegalese: "...Ba mi è piaciuto molto... è frizzante come un vino francese...direi un Beaujolais Nouveau!" 


L'ULTIMA CASTAGNATA
Ieri sera ci siamo recati in Parrocchia per assistere, come consuetudine radicata dal lontano '78, alla S.Messa vespertina di Ognissanti. Ma non sarà officiata da Don Carlo, bensì dal nuovo Parroco. Quest'anno, per la prima volta a causa della pandemia in corso che vieta gli assembramenti, non ci sarà la castagnata nell'Oratorio in memoria del miracolo di Don Bosco, un vero peccato, era un bel momento per scambiare all'aperto, di fronte a un bel braciere ardente con le caldarroste scoppiettanti ed un buon bicchiere di vin brulé in mano... qualche discorsetto e far due chiacchiere tra parrocchiani con quelle battute scherzose che Don Carlo amava sempre fare... ma quel maledetto Virus quest'anno si è portato via le castagne... ed anche il nostro Don Carlo, ex rettore dell'Università Pontificia Salesiana. Nei primi giorni di Settembre, già sofferente da un paio di mesi, ha voluto tornare alla casa del "Padre".
Questa sera, privati della sua presenza, delle sue toccanti omelie, ed in questo momento senza poterlo più vedere a distribuire le castagne calde, esattamente come fece Don Bosco nel suo miracolo, i nostri occhi tendono ad inumidirsi....e torniamo, camminando mestamente, a casa nostra. 
Ma la nostalgia delle castagne in questo giorno è troppo forte... ed allora preparo in balcone fornellino a gas da campeggio, trespolo reggipadella bucherellata, passo a tagliare una chilata di marroni e dopo una mezz'oretta mangiamo le nostre caldarroste in una serata mite, senza vento e con una splendente luna piena. Moglie e figli sbucciano le castagne e le gustano con mezzo bicchiere di vino rosso...anche io...le sbuccio... ma le avvolgo in un fazzoletto di stoffa...e me le metto in tasca leggermente defilato per non farmi accorgere...ma quella volpe di mia figlia Sofia se ne accorge..."...Papà...papà!!...ma che fai?!?...ti nascondi le castagne...e poi nel fazzoletto!!...ma non s'è mai vista 'na roba simile!!"   "...ehh...figiola...non puoi capire!...mi ricorda tua nonna Ofelia...nei mesi autunnali...ma parlo di sessantanni fa... soleva spesso far così...e mi metteva quel fazzoletto caldo nella tasca del grembiule.... alla ricreazione quando le mangiavo erano ancora tiepide... e a tanta distanza di tempo.... mi piace ricordarle così...!!"  "...ahh...maledetto tempo che passa!!!...nella vita si butta molto spesso la roba che dà noia...ma i ricordi non riesci proprio a buttarli...a meno che le moderne tecnologie non inventino la raccolta differenziata dei ricordi...t'immagini ..Sofia!? ....ricordi brutti bidone "Organico"...ricordi meno brutti...bidone "Indifferenziata"..!"  "...e i ricordi belli!!...papà!?"   "....behhh...per quelli...son talmente tanti...che ci vorrebbe...almeno per me...una scheda memoria con una capacità di qualche tera...tera...tera!!!"

P.S. Mentre concludo la scrittura di questo articolo apprendo, affranto, della morte di Gigi Proietti, oggi 2 Novembre nel giorno del suo 80° compleanno. Per l'immensità, la comicità, la gioia che ha saputo trasmetterci in 50 anni di spettacolo desidero ricordarlo con una sua frase espressiva e toccante: 
"Ringraziamo Iddio, noi attori, che abbiamo il privilegio di poter continuare i nostri giochi d'infanzia fino alla morte, che nel teatro si replica tutte le sere".
Caro Gigi, sono un tuo conterraneo e ti ringrazio per averci donato tanta, tanta ilarità.
Resterai per sempre nei nostri cuori. 

Massimo 48