Ettore e Achille furono due storici eroi greci, protagonisti dell’Iliade di Omero, entrambi ardimentosi guerrieri, ma con un carattere molto diverso.

Kylian Mbappe' e Lionel Messi, un frizzante Transalpino ed un inarrestabile Gaucho, sono gli indiscussi calciatori eroi della 22ma edizione della Coppa del Mondo Fifa 2022  la cui finale, sicuramente la più combattuta ed affascinante alla quale da che esista la TV si sia mai assistito, è stata disputata nell'iconico Lusail Stadium a 15 km da Doha capitale del Qatar, dove i due valenti attaccanti nonché indivisibili compagni di squadra nel medesimo club, il Paris Saint Germain, separati soltanto dall'anagrafe che vede il francese più giovane dell'argentino di ben 11 anni, si sono affrontati a viso aperto duellando e pugnando fino ad arrivare all'estremo sacrificio di uno di loro due!... esattamente come accadde molti secoli prima nei pressi delle mura di Troia dove venne ingaggiato un epico duello, divinamente narrato da Omero in quello che risulta il passo più famoso del suo capolavoro: l'Iliade!
Ebbene, la storia narrata nel poema epico sarebbe secondo gli studiosi frammista ad una logora e tramandata leggenda nella quale Ettore, il più nobile dei guerrieri troiani, venne ucciso dalla mano armata di Achille per vendicare la morte del suo compagno nonché amante Patroclo. Ed inoltre il tragico evento sarebbe avvenuto dopo oltre due ore di strenuo e logorante duello al quale assistettero migliaia di Troiani da un lato ed Ateniesi dall'altro, proprio come nelle affollate e calorose tribune di una finale di calcio e soltanto al termine della tenzone quando i due contendenti ormai esausti abbandoneranno daghe e lance per terminare la loro mortale disfida a colpi di ascia si saprà chi dei due ne uscirà vincitore (la lotteria dei rigori...si direbbe oggi!). 
E fu così che Achille, soprannominato "piè veloce" nella leggendaria mitologia greca, riusci' ad inferire con violenza mortale un colpo micidiale nell'unico punto scoperto dell'armatura indossata dal prode Ettore: la gola! (come l'ultimo e fatale penalty!).

Achille, verosimilmente in questa mia metaforica trasposizione, calatosi nelle vesti del sette volte Pallone d'Oro Lionel Messi che, oltre ai 35 trofei vinti con il Barcellona risulta il calciatore più decorato nella storia del calcio spagnolo, e rappresentante assoluto del calcio mondiale dal talento equiparabile soltanto a quello del grande Maradona essendo riuscito a riportare in Argentina la prestigiosa Coppa dopo 36 anni...da quella storica "Mano de Dios " di Diego all'altrettanto e recente celebre " Pede de Dios " di Leo!  Messi come Achille, un grande eroe classico che i Greci posero accanto agli Dei dell'Olimpo, Achille calciatore senza uguali e divoratore di Palloni d'Oro, uomo virtuoso e valoroso, tanto da essere ritenuto, al pari di Achille, semplicemente immortale!
Come, a giudicare dalla enorme folla che sta tutt'ora festeggiando per le vie di Buenos Aires osannante i propri campioni di Argentina con Leo Messi che innalza il prestigioso trofeo, l'unico mancante nel suo stellare Palmares, e ad oggi un esaltante viatico atto a riportare l'intera nazione sudamericana sul tetto del mondo rivivendo così i fasti del grande Maradona. 
Ebbene, parrebbe che anche la figura e la grandezza di Leo, al pari del mitologico Achille, sconfini dalla terrena immanenza alla paradisiaca immortalità! Per il popolo argentino la terza vittoria in questo mondiale equivale di certo ad uno straordinario balzo in avanti, sicuramente foriero di immediate prospettive di lavoro e di benessere. 
Dunque un più che meritato trono sull' Olimpo del calcio dove il nostro Messi, sguazzando nel suo habitat naturale, riesce a fare con il pallone quello che vuole... esattamente come riusciva a fare nella leggiadria della sua abilità bellica il nostro Achille... con la sua spada!

Per contro Ettore (il nostro Mbappe') è uomo coraggioso, generoso, responsabile, pronto a qualunque sacrificio per la causa della sua patria (ben 4 reti realizzate ma purtroppo inutili) tanto che la mitologia ne volle vedere la sua vita sacrificata per mano di Achille (sempre il nostro Messi) forte della sua maestria fusasi inconsciamente nella sua natura da semiDio! Rimane un guascone orgoglioso e combattivo, anche se a volte un po' ombroso, per conquistare sempre maggiori traguardi e rimanere così, anche lui, un eterno eroe, anche se, ma solo per ora, nella terra della sua amata Francia.

Il duello tra Ettore ed Achille è forse il passo più famoso dell'Iliade di Omero.
Altresì il duello tra Messi e Mbappe' ha sicuramente rappresentato una delle pagine del calcio mondiale meglio scritte fino ad ora... e restiamo così nella trepida attesa di poterne leggere delle altre fra quattro anni...e magari con l'augurio che possano essere ancor più belle, avvincenti, uniche, dal batticuore sempre più adrenalinico e possibilmente  tinte...con un pizzico del nostro colore preferito: l'Azzurro!!

Massimo 48 Amarcord