Ormai le partite della Juve sono diventate uno standard. 
Gol del vantaggio, rilassamento, pareggio subito, un po' di pressione e tre punti portati a casa, ma niente più. 

Come sostengo da un po' di tempo, il peggior nemico, anzi, l'unico nemico che la Juve deve affrontare quest'anno in Italia, è se stessa nelle gare non di cartello, ma contro le cosiddette "piccole" o "provinciali".
In Italia queste squadre sono ben allenate, ben organizzate, e quando giocano contro di noi danno il massimo non avendo niente da perdere. Ti pressano a tutto campo, ti chiudono ogni spazio e raddoppiano le marcature, non disegnando giocate di qualità.

Mentalmente non è sempre semplice mantenere la concentrazione giocando partite ogni tre giorni e alternando trasferte all'Old Trafford e a Empoli.  I punti arrivano comunque, senza brillare senza incantare il pubblico, ma arrivano. C'è qualche infortunato, qualcuno da fare riposare e il compitino viene svolto con cinismo e praticità. 

Mai come in queste partite il motto, vincere é l'unica cosa che conta torna alla mente e trova la sua massima applicazione. 
Tenere alto il livello di concentrazione sempre e comunque, questo è l'avversario più duro quest'anno.