La Juventus e Massimiliano Allegri tornano così a riunirsi dopo due anni, nella quale la Juventus alla fine ha portato a casa, anche se in modo staccato, un triplete tutto italiano; Scudetto 2019-2020 con Maurizio Sarri, Coppa Italia e Supercoppa italiana 2020-2021 con Andrea Pirlo. Questo ha fatto tornare il presidente Andrea Agnelli su i suoi passi, cacciando l'artefice dell'addio, Fabio Paratici, e il ritorno del tecnico delle 5 stagioni degli 11 trofei nazionali; 5 Scudetti, 4 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane, con due finali di Champions League. La società in  questa nuova stagione ha già fatto il primo cambio dirigenziale, come detto, via il direttore sportivo Fabio Paratici e al suo posto la promozione di Federico Cherubini, che passa da Football Director a Direttore Sportivo, ed ha aggiunto un nuovo Amministratore Delegato, Maurizio Arrivabene, che dal 2014 al 2019 è stato direttore della scuderia Ferrari, che fa capo a John Elkann, che l'ha voluto fortemente nella dirigenza bianconera.

Ora però passiamo a quel che Allegri vorrebbe nella sua nuova Juventus, il primo e unico nome chiesto, appena varcati i cancelli della Continassa, èstato quello di Miralem Pjanic, trentunenne centrocampista, passato al Barcelona nello scambio con Arthur più 10 milioni di aggiunta in favore dei blaugrana. Pjanic fù reinventato proprio dal tecnico livornese mediano di centrocampo, quando quella Juventus abituata  a i piedi di Andrea Pirlo, al suo addio, non riusciva a trovare un degno sostituto, l'arrivo nel 2016 del bosniaco ha rimesso le cose alla pari, con il centrocampista che pian piano viene spostato a mediano basso nel tempo e diviene il punto cardine di quel centrocampo, anche per i suoi piedi da regista. Ora Allegri torna e trova la Juve senza un giocatore che sa dare quelle palle in profondità, mentre trova un sostituto, Arthur, bravo nel tenere il pallone, ma non latrettanto nello smistare palloni per esterni e attaccanti. Si lavora per un ritorno del bosniaco, ma non ci sarà l nuovo scambio tra lui e Arthur, non ci sarà un esborso da 70 milioni di Euro, mentre sembra sempre più probabile un prestito oneroso, forse di 10 milioni di Euro per una stagione. La Juventus pre-Allegri era incentrata su Manuel Locatelli, centrocampista del Sassuolo, ma l'addio di Paratici e quello di Pirlo hanno scombinato i piani, Locatelli può essere utile, ma il primo passo è quello di riportare Pjanic, il resto verrà dopo. Miralem Pjanic, nello scacchiere di Allegri è sempre stato un punto di forza, nelle sue Juventus Pjanic è sceso in campo 139 volte, con 19 reti e 29 assist in tre anni, per questo il suo ritorno riporterebbe la mediana bianconera a riformarsi da una sicurezza per il tecnico, sul quale poi verrà formato il nuovo centrocampo bianconero. Pjanic nell'ultima stagione in blaugrana ha giocato per 30 volte, ma nel contesto è stata un fallimento, contando che dopo l'uscita Champions contro il PSG, reduce anche da un infortunio alla caviglia, il bosniaco ha totalizzato la bellezza di 10 panchine consecutive senza giocare un solo minuto più una non convocazione, e ricordiamo che è arrivato non certo per fare panchina, ma il tecnico Koeman gli ha preferito altro, questo non può che far capire che sembra non volerci puntare su un'altra stagione. Pjanic con il ritorno di Allegri, si è risentito nominare in ambito Juventus, questo non ha fatto che arricchire la sua voglia di tornare dal quel tecnico che ne ha valorizzato le sue doti da mediano, spostandolo da quella trequarti per il quale la dirigenza l'aveva preso nella stagione 2015-2016. Quindi con il possibile ritorno del bosniaco, Allegri è pronto a ridisegnare il suo centrocampo, con il Barcelona, che nel frattempo ha riconfermato Koeman sulla panchina, pronta a cederlo in prestito oneroso. Basteranno una decina di milioni?