Le parole di ieri di Sabatini a mio avviso risultano gravi, e vi spiego il perché. È ovvio che Sabatini deve difendere il suo datore di lavoro e non può criticarlo in quanto il rischio sarebbe il licenziamento in tronco. Io reputo Sabatini un uomo navigato del mondo del calcio, un uomo troppo esperto, che sa bene che le giustificazioni da lui utilizzate in difesa di Suning sono vere solo in parte. Sono io il primo ad ammettere che Suning hai messo tanti soldi nella società, dando all'Inter numerosi benefici: basti pensare che seppur sia mancata la qualificazione in Champions il fatturato dell'ultimo anno è aumentato di oltre il 30%, questo sta a significare che il lavoro fatto sul bilancio sta portando benefici importanti, e di questo Suning  è l'artefice e va ringraziata. Va però bacchettata in quanto aveva fatto delle promesse che non sono state mantenute. Ad esempio nomi di alto livello promessi, da Nainggolan a Vidal, per poi ripiegare su Borja Valero e Vecino; per carità, buoni giocatori, ma giocatori che hanno formato il centrocampo della Fiorentina, squadra che è arrivata alle spalle di un'Inter deludente dell'annata precedente. Skriniar è stato un acquisto validissimo, ma come giustamente pensavano Sabatini e Ausilio doveva essere il terzo centrale da far crescere con calma alle spalle di Miranda e un altro top per aumentare il livello qualitativo della rosa e garantire così una crescita sul campo alla squadra. Purtroppo invece ci si è ritrovati a partire in stagione con solo tre centrali più un giovane, seppur promettente, della Primavera. Ora ditemi voi, criticare è facile, ma io penso di scoprire l'acqua calda quando dico che una squadra che deve essere competitiva per la Champions deve avere 17-18 giocatori validi che possono garantire cambi, soluzioni tattiche diverse e che possono far rifiatare alcuni giocatori quando non sono palesemente in condizione, vedi Borja Valero e Perisic  che ormai da più di un mese sono in condizioni pessime e dovrebbero tirare il fiato, ma non possono in quanto non ci sono dei sostituti all'altezza.

Spalletti avrà le sue colpe perché ha dimostrato di non saper tenere unito il gruppo nei momenti difficili, però ha anche delle attenuanti: se quando arrivi ti promettono un'auto da corsa competitiva e poi sulla griglia di partenza ti ritrovi con un'utilitaria tu potrei anche essere un buon pilota, ma alla lunga, giro dopo giro, le differenze dei mezzi tecnici inevitabilmente vengono fuori. Quello che Suning deve ancora imparare e che la gestione di una squadra di calcio deve essere giornaliera, 365 giorni l'anno, e deve essere costante: bisogna far sentire il peso di una società forte, con dirigenti che però non siano di facciata e solo iscritti all'organigramma ma che abbiano peso e potere, che possano agire e agire seriamente. Non c'è fair play finanziario che tenga. Io penso che qualsiasi dirigente di buon livello fosse in grado di capire che a gennaio al link servivano uno o due buoni innesti, quindi una quarantina di milioni per garantirsi la qualificazione in Champions League e garantirsi così un aumento della competitività della squadra attirando a sé giocatori di qualità. Oggi invece c'è il rischio quinto posto, e lo stanno facendo capire i mugugni di Icardi e le prestazioni dello stesso Perisic; se Suning non crea una squadra veramente competitiva, all'altezza, l'Inter verrà salutata dai pochi buoni calciatori che avrà perché a queste condizioni non si va da nessuna parte.

La questione Ramires rispecchia perfettamente l'idea che Suning ha dell'Inter: l'Inter deve essere al servizio di Suning e non il contrario. L'Inter avrà una crescita lenta e costante, ma le aspettative erano ben altre, e la pazienza ha un limite. Se però Sabatini e Ausilio pensano che le colpe siano dei dirigenti, la soluzione è molto semplice: rimettano al mandato sulla scrivania di Zhang e amici come prima, anche perché Ausilio di campagne acquisti inizia ad averne sbagliate abbastanza. Non è che oltre alla squadra scarsa anche alcuni dirigenti siano scarsi?