Siamo solamente alla vigilia della quarta partita di campionato eppure non c'è un allenatore che può dormire sonni tranquilli. Sembra strano ed esagerato, ma invece è così.

Partiamo da Allegri, nonostante le sue vittorie i sui quattro double consecutivi, l'allenatore toscano è costantemente criticato per la qualità del gioco espresso dalla sua Juve, addirittura sono molti gli juventini che ne chiedono l'esonero. Massimiliano sembra rovinare tutto ciò che è classe e tecnica, ora ha l'accusa di stare a rovinare Dybala oltre che essere fissato con Kedira. Insomma pure Allegri è sotto l'occhio del ciclone e neppure le vittorie sembrano servire.

Spalletti, fresco di rinnovo e all'inizio della sua seconda stagione con l'Inter, anche su di lui sono piovute critiche a causa delle prime due partite dove ha ottenuto un solo punto e o tre gol di Bologna non hanno ancora calmato le acque e non avrà vita facile visto che c'è già qualche fantasma che si aggira per Appiano. 

Gattuso, lui poverino a dire il vero è già dal ritiro estivo che è in bilico, e la sua agitazione è stata abbastanza palese, poi la sconfitta di Napoli hanno messo nuvole cupe su di lui e la vittoria al 93 esimo con la Roma gli ha solo dato un po' di  malox per lo stomaco. Anche qui i tifosi non gli perdonano il poco coraggio e i nuovi ancora in panchina.

Ancelotti ha sicuramente ancora margini con ADL gode di una certa fiducia del presidente, ma il 3 a 0 di Genova ha fatto alzare le antenne partenopee percependo i primi sussulti dei siamo grafi del Vesuvio.

Infine Eusebio e la Roma, anche qui tante speranze nonostante un mercato di cessioni e pochi rimpiazzi, c'era euforia a Trigoria, ma ahimé un punto in due partite non è stato preso benissimo dalla piazza. 

Insomma, paese che vai allenatore in bilico che trovi. 
Chi sarà il primo a saltare? Io dico Gattuso.