La Juventus nell'ultima partita del 2021 vince 2-0 nei confronti del Cagliari, una squadra ormai alla deriva, proveniente da due sconfitte di fila per 4-0, contro l'Inter a San Siro e l'ultima più grave in casa contro l'Udinese. Il Cagliari arriva a Torino con delle assenze pesanti, come gli infortunati Nandez e Strootman, lo squalificato Marin e i due difensori, Godin e Caceres, esclusi dalla convocazione per scelta tecnica e a questo punto fuori dal progetto. La Juve mantiene il controllo della partita anche se fa fatica a sbloccarla, cosa che avviene al 40' del primo tempo con Moise Kean che segna di testa su cross di Bernardeschi. Tuttavia, il cross è stato deviato da Carboni che ha cambiato la traiettoria del pallone e quindi non è considerato assist per Bernardeschi. I bianconeri hanno difficoltà a chiudere la partita e i sardi si rendono pericolosi in due occasioni, la prima al 61' con Dalbert che a pochi metri dalla porta non riesce centrare lo specchio e la seconda pochi minuti dopo, con Joao Pedro a cui viene negato il gol di testa grazie all'ottimo intervento di Szczesny. I padroni di casa chiudono il match soltanto all'83' grazie al tiro di sinistro a incrociare di Bernardeschi.

Il 20 bianconero riesce finalmente a spezzare la "maledizione" durata ben 513 giorni, nei quali non ha trovato il gol con la maglia della Juve. L'ultima volta risale al 26 luglio 2020, giorno in cui la Juve di Sarri vinse in casa 2-0 contro la Samp e si aggiudicò il titolo di Campione d'Italia.
Bernardeschi approdò alla Juve nella stagione 2017-18 sotto la guida tecnica di Allegri, un'operazione costata 40 milioni di euro alla Vecchia Signora, e da allora l'esterno non ha mai brillato come ci si aspettava. Degna di nota rimane la prestazione contro l'Atletico Madrid nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League, partita in cui servì l'assist per l'uno a zero di Ronaldo e si procurò il rigore decisivo del 3-0. Con il cambio in panchina e l'arrivo prima di Sarri e poi di Pirlo, l'ex Fiorentina non ha trovato continuità e nemmeno una giusta posizione all'interno del campo. Durante le due annate colleziona 77 presenze e soltanto 2 gol e si ritrova sempre al centro delle critiche dei tifosi e della stampa. Però, nella scorsa estate arriva quella che potrebbe essere la svolta per il calciatore di Carrara, ovvero la convocazione da Mancini per l'Europeo e la successiva vittoria finale. Bernardeschi gioca da titolare contro il Galles nei gironi e subentra in altre tre partite, specialmente in semifinale e in finale, dove si dimostra anche decisivo prendendosi la responsabilità di calciare il penalty ai calci di rigore.
Alla Juve, invece, con il ritorno di Allegri sembra ritornare nei piani della società e il momento cruciale della stagione arriva con l'infortunio di Chiesa contro l'Atalanta. Bernardeschi prende il suo posto e da quel momento gioca titolare per 6 partite consecutive grazie a delle buone prestazioni, in cui ha realizzato 3 assist ( uno contro il Genoa, uno contro il Malmo in Champions e l'ultimo contro il Bologna con un passaggio filtrante per Morata) e un gol. Il reparto offensivo della Juve presenta molte lacune (è soltanto l'undicesimo attacco in Serie A, con Morata e Dybala entrambi a 5 gol) anche a causa dell'assenza per infortunio per varie partite di Chiesa e Dybala, i due giocatori da cui si pretende di più. Quindi serviva qualcuno che prendesse in mano la situazione e Allegri ci è riuscito riscoprendo e rivitalizzando proprio Bernardeschi, l'uomo che non ti aspetti e che potrebbe rappresentare una "carta" in più per la formazione bianconera. Forse il problema del ragazzo era di tipo caratteriale e una mancanza di fiducia nei suoi confronti, e nonostante tutto ha saputo accettare le critiche, continuando a lavorare e a impegnarsi.

Nel frattempo, Bernardeschi ha cambiato il proprio agente, passando da Raiola a Pastorello e presto ci si concentrerà sulla sua situazione contrattuale, visto che il suo contratto scade a giugno 2022 e da gennaio sarà libero di firmare con qualsiasi squadra. Entrambe le parti desiderano rinnovare il contratto, con la Juve che vorrebbe abbassare il suo stipendio rispetto ai 4 milioni annuali che percepisce ora.
Dunque, al momento la situazione non preoccupa i bianconeri e in seguito vedremo cosa accadrà, se il calciatore classe 1994 saprà dare continuità alle sue prestazioni anche nelle partite importanti e con il ritorno di Chiesa.