Allegri o Dybala, Dybala o Allegri, la telenovela continua.
Non ci siamo, il tempo passa e il rapporto (tattico) tra i due è al minimo storico.

L'arrivo di Ronaldo non c'entra, i problemi sono iniziati la scorsa stagione con continui cambi di modulo ruolo per l'attaccante argentino.

Allegri ha deciso di schierare Dybala titolare stasera in una partita che sapeva che sarebbe stata chiusa con dieci giocatori frusinati chiusi in area di rigore, pronti alla morte, e che sarebbe stata una partita da palloni buttati in area a caso con cross dalle fascie. E poi come aggravante lo ha messo rilegato da esterno destro. Diciamo che se doveva trovare una partita per cercare di rilanciare la Joya non era certo quella di stasera.

Chiariamo che personalmente io ho spesso attaccato Dybala, reo a mio avviso di non essere mentalmente un campione pronto per una squadra come la Juve, dove il lavoro il sacrificio sono i primi comandamenti da seguire. Lui vorrebbe essere libero di svolazzare per il campo senza ordini di pressing o copertura, ma non funziona così. Giusto o sbagliato che sia alla Juve non funziona così. Ma stasera non c'erano le possibilità di fare di meglio o diversamente da ciò che ha fatto. Nessuno stasera ha potuto fare diversamente. Solo Bernardeschi ha dimostrato tutta la sua crescita.

Alla fine di questa stagione credo che uno dei due se ne andrà, ma chi? 
Allegri è muscolare e pratico, giocatori come Dybala non fanno parte del suo modo di intendere il calcio. Al di là delle dichiarazioni ufficiali, Allegri non vuole fare molto per ritrovare la Joya, i fatti parlano chiaro, molto più delle parole.