Torniamo indietro nel tempo: Ajax corsaro all'Allianz, Juve fuori dalla Champions.
Ricordo l'accorata difesa a spada tratta di Agnelli nei confronti del proprio allenatore, il quale sarebbe rimasto alla sua corte anche per la stagione successiva. Mutismo nelle settimane che seguirono, si aspettava la fine del Campionato ormai vinto, e poi l'incontro, il primo rinvio, e poi il secondo, il ghigno tra il faceto e lo smarrito di Allegri, che si affannava a ricordare che era manfrina di ogni mese di giugno passato incontrarsi per pianificare.

Infine le prime crepe subentrarono alle certezze, fino alla conferenza di pace e addio, con lacrime incluse. In quell'occasione altri complimenti per Allegri, il quale col nodo in gola sembrava incredulo. Ma ciò che per lui era l'imponderabile è accaduto. Facile per il Presidente scaricare sulla coppia Paratici-Nedved, soprattutto sul Ceco, che già aveva inviato strali guerreggianti.

Credo che Max ci stia ancora rimuginando, certo non l'ha digerita bene, e come me sta pensando che forse tutta quella attestazione d'amicizia, che sconfinava nei rapporti personali oltre che professionali, non aveva per niente scalfito l'indole imprenditoriale di Andrea il "Decisionista", come più volte l'aveva apostrofato sempre in conferenza. A ben guardare, anche se Nedved conta eccome sotto l'aspetto dirigenziale, in quanto Vicepresidente con portafoglio azionario, non me lo vedo tirare per la giacchetta e persuadere il Decisionista. E' sembrato invece un affiatato duetto che si prendeva a turno la scena per recitare il copione del buono che per Ragion di Stato cede al burbero burattinaio.

Non c'è nulla di male, in fondo è stato un espediente per salvare il rapporto tra i due e nello stesso tempo l'impresa sportiva, che lucidamente interpretava l'esperienza del livornese in parabola discendente, ennesima soluzione per tentare di vincere la Coppa dalle orecchie dopo l'ingaggio della Superstar CR7, che però non aveva sortito.

The Show Must Go On, e per sancire il distacco da quella decisione, Andrea ha scaricato sulla coppia di attendenti anche la Presa di Sarri, condotta un po' in modo goffo, ma si sa, non è facile migliorare la Juventus attuale.
Vedremo poi chi sarà salito sull'eventuale Carro dei Vincitori.
Nel frattempo, mi congratulo per la sagacia con cui Agnelli sia riuscito ad edulcorare una posizione personale che lo vedeva spalle al muro, uscendone indenne.