Novantesimo di Juve-Benfica, 1-2 in rimonta come al solito e tanta amarezza per l'ennesima prestazione indecente della squadra bianconera. Non sono mai stato un fan di #AllegriOut, ma di fronte all'evidenza è impossibile stare in silenzio.
Andiamo ad analizzare questo inizio di stagione cercando di capire il motivo dietro al mio pensiero.

Mercato - Acquisti: Pogba, Di Maria, Kostic, Bremer, Milik, Paredes. Punti forte su Pogba e Di Maria, nelle prime 7 partite della stagione sono entrambi più fuori che dentro. Nota interessante, Pogba è diventato addetto all'accoglienza ospiti illustri, dopo Paredes anche Leclerc accolto dal francese. Imbarazzante
Preparazione atletica - Giustifichi un umiliante 4-0 contro l'Atletico Madrid in amichevole come figlio di ultimi carichi di lavoro. Nelle prime giornate, qualsiasi squadra sfidasse la Juventus prevaleva fisicamente. Per non dimenticare la quantità indecente di infortuni, ovvia e diretta conseguenza di scarsa preparazione atletica. Incompetenza e sufficienza.
Strategia di gioco - Stagione 21/22 all'insegna di una riacquisita solidità difensiva. Un tifoso medio si aspetta che questa stagione si lavori sulla fase offensiva, per evitare di rivivere partite da 0 tiri in porta. Dalle dichiarazioni è parso che in tal senso si facesse un passo avanti. Dalle prime partite ufficiale è chiaro che non è stato fatto nulla. Doppiafaccia.
Mentalità - Che dire, venisse il Pordenone o una qualsiasi squadra di serie inferiori, passerebbe almeno 60 minuti nella nostra metà campo. Con tutto il rispetto per tali categorie, ma non stiamo parlando della Juventus (squadra più titolata in Italia e partecipante alla Champions)? Vergogna.
Comunicazione con l'esterno - Non c'è stata prestazione negativa che abbia fatto registrare un mea culpa dell'allenatore. Colui che dovrebbe ergersi come scudo per proteggere il gruppo non ha fatto altro che puntare (a volte anche ingiustamente) il dito contro i propri ragazzi. Impossibile restare indifferenti a farneticazioni di dubbio gusto sul come si gioca a calcio. Arroganza e saccenza. Pogba Paragrafo dedicato, che dire... si infortuna, uomo chiave, tenta di guarire scegliendo il percorso più rischioso e fallisce dovendo ricorrere alla chirurgia. Inizialmente c'erano due opzioni per quanto riguarda l'operazione, alla fine viene costretto a quella con più controindicazioni a lungo termine. Attaccamento, ma alla maglia sbagliata.

A mente calda questo è quanto, per quanto il momento e il calendario non permetta cambi di guida senza conseguenze, la pazienza è finita, le seconde possibilità pure, come sono nulle le cose buone che escono da questa "decisiva ma non decisiva" partita di champions. Io, come tifoso, mi sento preso in giro e sono stanco di questa situazione.
È ora di cambiare.